“L’uomo e il mare” poesia di Charles Baudelaire: sondare il fondo dell’abisso
Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “L’uomo e il mare” del poeta e saggista francese Charles Baudelaire, chiude una breve biografia.
“L’uomo e il mare”

“Uomo libero, amerai sempre il mare!
il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima
nel volgersi infinito dell’onda che rotola
e il tuo spirito è un baratro altrettanto amaro.
Ti piace sprofondare nella tua stessa immagine;
l’abbracci con gli occhi e con le braccia, e il tuo cuore
si distrae qualche volta dal suo proprio rumore
al suono di quel lamento selvaggio e indomabile.
Siete ambedue tenebrosi e discreti:
uomo, nessuno ha sondato il fondo dei tuoi abissi;
o mare, nessuno sa le tue ricchezze intime,
tanto siete gelosi dei vostri segreti!
Pure, da un numero incalcolabile di secoli
voi due vi combattete senza pietà né rimorso,
talmente amate la carneficina e la morte,
o lottatori eterni, fratelli implacabili!”
“L’uomo e il mare” è la quattordicesima poesia della sezione “Spleen e ideale” della fortunata raccolta “I fiori del male“, scritta nell’ottobre del 1852. Per comprendere il rapporto di Baudelaire con il mare bisogna sempre tenere a mente che a soli vent’anni, nel 1841, il poeta su forte pressione della famiglia si dovette imbarcare su una nave in direzione di Calcutta, ma dopo l’approdo sulle isole di Bourbon (La Riunione) e Maurice (Mauritius) decise di rientrare in Francia. Il tentativo della famiglia di allontanare il giovane dalle “cattive” frequentazioni fallì, ne risultò una forte passione per l’esotismo conosciuto nelle isole e per una diversa “forma” di donna che ricercherà poi anche in età adulta.
Charles Pierre Baudelaire nasce a Parigi il 9 aprile del 1821 ivi muore il 31 agosto del 1867.
Poeta, scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista, filosofo, aforista, saggista e traduttore francese è ritenuto uno dei più importanti poeti del XIX secolo e non solo perché ancora oggi resta principe indiscusso del verso.
Esponente chiave del simbolismo, affiliato del parnassianesimo e grande innovatore del genere lirico, nonché anticipatore del decadentismo. I fiori del male, la sua opera maggiore, è considerata uno dei classici della letteratura francese e mondiale.
Il pensiero letterario e la vita biografica di Baudelaire hanno influenzato tanti autori che l’hanno succeduto (caso emblematico i cosiddetti “poeti maledetti” come Verlaine, Mallarmé e Rimbaud, ma anche gli scapigliati italiani come Emilio Praga, lo scrittore Marcel Proust, Edmund Wilson, Dino Campana, e, in particolar modo, Paul Valéry), appartenenti a correnti letterarie e vissuti in periodi storici differenti.
Info
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Mi permetto di pubblicare a commento la mia traduzione:
XIV – L’UOMO E IL MARE
Uomo libero, sempre amerai il mare!
È il tuo specchio il mare: ti contempli l’anima
nell’ infinito muoversi della sua lama.
E il tuo spirito non è abisso meno amaro.
Divertito ti tuffi in seno alla tua immagine,
l’abbracci con lo sguardo, con le braccia e il cuore
a volte si distrae dal proprio palpitare
al bombo di quel pianto indomabile e selvaggio.
Siete discreti entrambi, entrambi tenebrosi:
inesplorato, uomo, il fondo dei tuoi abissi,
sconosciute, mare, le tue ricchezze intime,
tanto gelosamente custodite i segreti!
Eppure ecco da infiniti secoli
vi combattete senza pietà e rimorso,
a tal punto amate le stragi e la morte,
o lottatori eterni, o fratelli implacabili!
©traduzione di Marcello Comitini
Grazie Marcello, splendida questa tua intraprendenza. Mi piace. Ci piace.
E’ interessante aver altre traduzioni, altri modi di sentire la poesia e la lingua francese.
Spero di leggere altre tue traduzioni :)
Grazie dell’apprezzamento. Ho tradotto l’intera opera poetica di Baudelaire. Così come ho tradotto molte poesie di autori francesi. Accetto volentieri il vostro invito.
Marcello, se clicchi sul nome Baudelaire, potrai vedere quali opere sono presenti su Oubliette Magazine :)
Se siete d’accordo invierei la traduzione della poesia Les petites vieilles che può definirsi la sintesi del pensiero baudelairiano sulla modernità (La modernité, c’est le transitoire, le fugitif, le contingent, la moitié de l’art, dont l’autre moitié est l’éternel et l’immuable.) e dove vibrano tutti i sentimenti di orrore e di pietà che il poeta nutre nei confronti della vita.
Certo che siamo in accordo
Avete ricevuto la mia mail con la poesia di Baudelaire? Grazie
Marcello, non ancora, risponderemo via email.