“Alpha.” film di Jan-Willem van Ewijk: una duplice lotta

Il viaggio itinerante nel mondo della 81ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia, tramite MyMoviesOne, è giunto quasi al termine.

Alpha film Biennale di Venezia
Alpha film Biennale di Venezia

Tra le ultime pellicole in calendario troviamo il film “Alpha.” di Jan-Willem van Ewijk. Un viaggio nel viaggio, un racconto di un padre e un figlio che stravolti dagli eventi durante un’escursione con gli sci dovranno affrontare una difficile e ardua prova di sopravvivenza.

Nel cast troviamo: Reinout Scholten van Aschat, Gijs Scholten van Aschat, Kaija Ledergerber.

Siamo trasportati su un manto di neve candido. Cullati dal gong tibetano e da una voce che guida nel training autogeno: “pensa di essere la montagna, la montagna è dentro di te, tu sei montagna”.

Il protagonista di “Alpha.” è disteso sulla neve, cullato tra i monti quando riceve una telefonata, l’equilibrio è ormai interrotto, da quel momento tutto cambierà. Una visita inaspettata e non voluta, quella del padre, che si impone senza preavviso. Uno scontro sulle piste da sci evidenzia il carattere del protagonista, perché nonostante cerchi di imporre una nota di giustizia nei confronti di atteggiamenti di arroganza e maleducazione di un padre e figlio, agli attacchi verbali di quest’ultimo non ha reazione, lascia correre, trattiene ogni emozione e pensiero.

È ormai sera, padre e figlio si ritrovano uno di fronte all’altro, ma lo scambio di parole è come quello di due estranei; Rein tenta di vederne un lato emotivamente familiare, ma risulta molto complicato. Tentano ripartendo dal momento della fuga di Rein, subito dopo il funerale della madre, sono solo trascorsi tre mesi, ma il ragazzo ha drasticamente cambiato vita e abitudini, tagliando ogni collegamento con il passato, anche la sua passione per la musica. Piccoli momenti in cui il padre impone la sua figura dominante, piccoli atteggiamenti che lo fanno sentire forte, imbattibile, anche l’intromissione dei legami del figlio, si appropria del ruolo del ragazzo rilegandolo ad un ruolo emarginale e umiliandolo con i suoi amici.

Un conflitto generazionale e ancestrale, forse con sfumature più contemporanee, in cui il padre attraverso i suoi comportamenti irresponsabili e superficiali blocca il figlio in una gabbia emotiva da cui non riesce a liberarsi, creando così un conflitto tra amore e odio che sopraffà il ragazzo rendendolo insicuro.

Un padre assente che quando decide di esserci distrugge la vita circoscritta del figlio come un elefante in una cristalleria, inconsapevole dei danni provocati, un padre che si impone con autorità irrispettosa, considerando il figlio una sua proprietà, anche se nessuno appartiene ad altri.

Si innesca una relazione basata sulla paura, timore che indebolisce il figlio e accresce il senso di potere effimero del padre. Non si può obbligare a scelte o relazioni, la vita deve fluire per la sua natura così come ben rappresentata nel film “Alpha.” di Jan-Willem van Ewijk.

La montagna è forza, è il punto di congiunzione tra cielo e terra, il luogo incontaminato per le sue avversità, che accoglie ma scompiglia repentinamente il tutto con la forza scatenante della natura stessa; rappresenta anche il luogo dell’anima per la fusione delle forze vitali e sempre per la vicinanza al cielo.

Per molti è sfida: sfida con sé stessi, i propri limiti, fisici emotivi, un’esperienza di ricerca in un viaggio itinerante di sé stessi, nella solitudine e silenzio che offre la stessa natura, lontani da ogni tipo di confusione, socio culturale. Tra le varie riprese suggestive più volte ci si può soffermare sull’evidente contrasto della candida neve bianca, che riflette luce, contro le pareti rocciose nere, come la dualità che accompagna ogni essere vivente. L’opposto, il contrasto che tende alla reciproca esclusione, un’alternanza di luce e ombra, vuoto pieno che scandisce i ritmi della vita e delle scelte che si attuano.

Alpha film di Jan-Willem van Ewijk
Alpha film di Jan-Willem van Ewijk

Giorno e notte, chiaro scuro: bene e male. Questa l’incompletezza dell’essere umano che si manifesta in parole e azioni, in un’alternanza nella ricerca dell’equilibrio, in un continuo cambiamento, un’ambivalenza velata e svelata da scelte e azioni che scatenano momenti di non ritorno, una causa effetto che non si può più controllare, così come per il giovane Rein che dopo tanta implosione emotiva esplode senza controllo, così come può avvenire in natura quando si scatenano eventi al di fuori di ogni previsione.

L’avventura disavventura dei due protagonisti in escursione in montagna è collegata a un percorso introspettivo personale di entrambi, alla ricerca di una nuova visione che li avvicini a una conoscenza maggiore di sé stessi e della vita, una ricerca che riesca a rompere i confini, in un’ambientazione che può essere di tutti e in ogni luogo, perché tutti lottano per una affermazione identitaria e affettiva.

 

“Alpha.” è stato selezionato dalla giuria competente come Miglior Film Europeo alle Giornate degli Autori nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia.

 

Written by Simona Trunzo

 

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