“Pasqua” poesia di Ada Negri: uomini della penna e della guerra

Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “Pasqua” di Ada Negri ed una breve biografia della poetessa.

“Pasqua”

Ada Negri - Pasqua - Poesia
Ada Negri – Pasqua – Poesia

E con un ramo di mandorlo in fiore,

a le finestre batto e dico: «Aprite!

Cristo è risorto e germinan le vite

nuove e ritorna con l’april l’amore

Amatevi tra voi pei dolci e belli

sogni ch’oggi fioriscon sulla terra,

uomini della penna e della guerra,

uomini della vanga e dei martelli.

Aprite i cuori. In essi irrompa intera

di questo dì l’eterna giovinezza».

lo passo e canto che la vita è bellezza.

Passa e canta con me la primavera.

 

Ada Negri poesia Pasqua
Ada Negri poesia Pasqua

La poetessa e scrittrice Ada Negri nasce a Lodi il 3 febbraio 1870 e muore a Milano l’11 gennaio del 1945.

Ada Negri è stata la prima ed unica donna ad essere stata ammessa all’Accademia d’Italia (istituzione culturale attiva dal 1929 al 1944 che annovera nomi quali Filippo Tommaso Marinetti, Luigi Pirandello, Enrico Fermi e tra i presidenti Guglielmo Marconi, Gabriele D’Annunzio e Giovanni Gentile).

Di famiglia umile trascorse molto tempo nella portineria del palazzo nel quale la nonna lavorava come custode, la giovane osservava il continuo passaggio delle persone. Frequentò la Scuola Normale femminile di Lodi divenendo insegnante, ed iniziò a pubblicare le sue poesie nel giornale lombardo il Fanfulla.

Entrò in contatto con il Partito socialista italiano, conobbe Anna Kuliscioff, Filippo Turati e Benito Mussolini.

Fondò l’Unione femminile nazionale (organizzazione per l’emancipazione delle donne) nel 1899 assieme ad Ersilia Majno.

 

Info

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4 pensieri su ““Pasqua” poesia di Ada Negri: uomini della penna e della guerra

  1. Bellissima poesia, di questa straordinaria poetessa che dovremmo riscoprire e annoverare
    il suo nome fra gli altri illustri poeti.

  2. ELETTRODOMESTICI IN SCONTO

    L’autobus rallentò, ormai in vicinanza della periferia di Sassari, mentre lui pensava Sono proprio fortunato.
    E questo pensiero, formulato nella sua mente, la mente di Tore Floris, o se volete Salvatore Floris, divenne una frase che le sue labbra si lasciarono sfuggire.
    “Perché è fortunato?” gli chiese allora a bruciapelo l’autista, intento a maneggiare la leva del cambio.
    “Beh, pensavo che sono nato e vivo in Sardegna, in uno dei pochi luoghi dove si vive molto più a lungo della media e l’incidenza delle malattie croniche è bassa. Lo sa che le cosiddette zone blu del mondo sono solo cinque?”
    “Ah, sì?”
    “Già. La penisola di Nicoya in Costa Rica, l’isola greca di Ikaria, quella di Okinawa in Giappone, il villaggio di Loma Linda in California e appunto la nostra Sardegna? Questi sono i luoghi dei centenari. Forse è merito della dieta, simile od uguale al modello mediterraneo, o l’abitudine a svolgere attività fisica quotidiana, o l’atteggiamento positivo nei confronti della vita.
    Ma io credo sia una questione genetica, di cromosomi”
    “Anche io. Ora capisco, Lei pensava a quanto è fortunato a poter diventare, con tutta probabilità, un arzillo vecchietto dal cervello lucido che vivrà a lungo, forse molto a lungo!”
    “Oh, beh, io non ambisco a morire a 122 anni, come la francese Jeanne Calment, che detiene questo tipo di record. Ah, ecco, stiamo arrivando: vedo laggiù il centro commerciale dove ci deve portare. Venga con noi, così vedrà perché oggi la fortuna è dalla mia parte”
    Il pullman si fermò in uno degli appositi spazi a lui dedicati.
    I 52 vecchietti scesero dall’automezzo vivi e vegeti, persin fin troppo vegeti, pieni di energia ed entusiasmo, e si diressero guidati da Floris verso l’entrata del negozio di elettrodomestici “ZORZI”, ospitato nel vasto centro commerciale “Le cicogne”.
    Proprio all’entrata del negozio c’era una scritta che recitava:
    I TELEVISORI DELLE MIGLIORI MARCHE,
    LE LAVATRICI PIU’ LONGEVE,
    GLI ASPIRAPOLVERE PIU’ RESISTENTI.
    VIENI DA ZORZI
    FORTI SCONTI IN BASE ALLA TUA ETA’.
    HAI 35 ANNI? NOI TI SCONTIAMO IL 35%
    HAI 60 ANNI? LO SCONTO E’ DEL 60%
    OCCASIONE IRRIPETIBILE.
    ENTRA DA ZORZI, NON TE NE PENTIRAI!
    I 52 nuovi clienti entrarono e si dispersero fra i vari reparti.
    Floris raggiunse Marras vicino ad un forno a microonde e, quando il commesso terminò di tessere le lodi dell’apparecchio, Aristeu Marras, un pensionato di 104 anni di Osilo, paesino a 13 chilometri da Sassari, disse:
    “E’ molto bello, mia moglie non ha mai usato un forno così, glielo voglio regalare. Lo compro!”
    “Oggi Lei può approfittare della promozione speciale, quanti anni ha?”
    “104”
    “Ah. Complimenti!! Allora…”
    “Allora” si intromise Tore Floris ”il qui presente Aristeu Marras ha diritto al 104 per cento dello sconto sul prezzo. Quanto costa?”
    “600 euro”
    “Bene; il 4 per cento di 600 è … 24 euro. Dunque Lei deve dare al signor Marras il forno ed anche 24 euro”
    “Ma…ma…”
    “Niente ma! Il cartello all’entrata parla chiaro: lo sconto è pari all’età del compratore. Il signor Aristeu ha diritto al 104 per cento di sconto.
    Quindi Voi dovete dargli dei soldi. Lui supera i cento anni, il 100% di sconto, quindi non paga niente ed è ancora in credito di 24 euro. Mio cugino è commercialista e mio zio avvocato: dovete pagare!”
    Al commesso, costernato, non restò che chiamare il suo superiore, ma l’ineccepibile logica di Floris ebbe la meglio. All’ultracentenario, dopo aver esibito la carta di identità, furono consegnati un forno a microonde ed un assegno di 24 euro.
    Ed al signor Angiulu Melis, di 106 anni, che abitava a Sennori, fu dato un televisore da 2000 euro ed un assegno di 120 euro, così come a Bennardu Murgia, che di annate ne aveva trascorse 102, fu consegnato un condizionatore da 800 euro accompagnato da un assegno di euro 16. Ed il signor Sandru Carta uscì dal negozio accompagnato da un aspirapolvere da 80 euro, 2 euro e 40 in contanti ed i suoi 103 anni.
    E così capitò alla signora Colosedda Cossu, ed anche al signor Zeleste Serra, e alla signora Fiderica Mura e così via a tutti i 52 clienti arrivati in autobus, tutti che superavano la soglia delle 100 primavere. Il più felice fu Pineddu Puddu, che a 108 anni aveva comprato una tv con schermo da 3.200 euro.
    Quando i 52 furono risistemati sul bus, questo partì imboccando la via del ritorno con 52 tra frigoriferi, lavatrici, cucine elettriche, asciugacapelli stipati nella sua stiva.
    “Accipicchia, che idea!” commentò l’autista, rivolto a Floris.
    “Già, mi è venuta una settimana fa, la promozione scade domani; ho contattato tutti i vecchi delle vicinanze, con l’accordo che loro avrebbero avuto gratis un elettrodomestico ed io avrei incamerato il surplus, il bonus percentuale.
    Il noleggio giornaliero del pullman viene un centinaio di euro, ma io ne avrò ricavati circa tremila e duecento o tremila e tre.
    Dunque un bel guadagno: ecco perché prima pensavo che per me sarebbe stata una giornata baciata dalla fortuna!!”
    “Certo, molto più che fortunata. A spese di quel negozio che avete proprio svaligiato. A proposito di negozi di apparecchi elettrici per la casa, mi è venuta in mente questa barzelletta, senta”
    “Metta in funzione il microfono, così la sentiranno tutti, anche in fondo al bus”
    “Giusto. Ecco fatto. Allora, un signore entra in un negozio dove si vendono apparecchi televisivi. IL tizio si rivolge al commesso, prontamente accorso, e gli dice: “Vorrei acquistare un televisore Pilco”
    Il commesso risponde: “Ehm.. non è per essere pignoli, ma si dice Filco: si scrive Philco, ma si pronuncia Filco. Comunque ne siamo momentaneamente sprovvisti”
    “Ah, allora ne compro uno di marca Pillips”
    “Non abbiamo neppure quelli. In ogni caso si chiamano Fillips. Si scrive Phillips, con la p e con la h, ma si dice Fillips”
    “Beh, mi dia allora un Ponola”
    “Ehm…., si dice Fonola, si scrive Phonola, ma la pronuncia è Fonola.
    Sono desolato, non abbiamo neppure quelli”
    Allora il cliente, esasperato, sbotta: “Ma Forca Futtana! Non avete niente in questo negozio!!”

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