“Dall’uovo di Pasqua” poesia di Gianni Rodari: viva la pace, abbasso lo guerra
Di seguito si potrà leggere la poesia di Pasqua intitolata “Dall’uovo di Pasqua” di Gianni Rodari ed una breve biografia dello scrittore.
“Dall’uovo di Pasqua”

Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: ‘Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio’.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
‘Viva la pace,
abbasso la guerra’.

Giovanni Rodari, detto Gian Franco, in arte Gianni nasce ad Omegna il 23 ottobre del 1920 e muore a Roma il 14 aprile del 1980. Scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano si è specializzato in letteratura per l’infanzia. I suoi libri sono stati tradotti in svariate lingue e, nel 1970, è stato insignito del Premio Hans Christian Andersen.
Si può affermare che con la sua opera principale intitolata Grammatica della fantasia abbia mostrato la sua capacità di teorico nell’arte dell’inventare storie.
È il 1960 quando inizia a pubblicare per la casa editrice Einaudi ed è in questo momento che la sua fama si diffonde in tutta Italia. Il primo libro pubblicato è Filastrocca in cielo ed in terra nel 1959. Solo nel 1962-63 raggiunge una certa tranquillità economica grazie alla collaborazione a La via migliore e a I quindici.
Dopo una breve esperienza di insegnamento elementare, ha lavorato come giornalista all’2Unità” e a “Paese Sera” con lo pseudonimo “Benelux”. Ha scritto per l’infanzia, curando anche alcuni programmi per bambini della Rai.
Si recò più volte in Unione Sovietica, dove i suoi libri erano diffusi in tutte le scuole delle repubbliche. Intraprese viaggi anche in Cina e in Bulgaria.
Al ritorno da un viaggio in Urss Gianni Rodari nel 1979 comincia ad accusare i primi problemi circolatori che lo porteranno alla morte dopo un intervento chirurgico il 14 aprile del 1980.
Info
Approfondisci la biografia di Rodari su Wikipedia
Un pensiero su ““Dall’uovo di Pasqua” poesia di Gianni Rodari: viva la pace, abbasso lo guerra”