“Primavera 1938” poesia di Bertolt Brecht: stanno preparando una guerra

Di seguito si potrà leggere la poesia di Pasqua intitolata “Primavera 1938” di Bertolt Brecht ed una breve biografia del poeta ed alcune citazioni.

“Primavera 1938” 

Bertolt Brecht - poesia Primavera 1938
Bertolt Brecht – poesia Primavera 1938

Oggi, domenica di Pasqua, presto

un’improvvisa tempesta di neve

si è abbattuta sull’isola.

Tra i cespugli verdeggianti c’era neve. Il mio ragazzo

mi ha portato verso un piccolo albicocco attaccato alla casa

strappandomi ad un verso in cui puntavo il dito contro coloro

che stanno preparando una guerra che

può cancellare

il continente, quest’isola, il mio popolo,

la mia famiglia e me stesso. In silenzio

abbiamo messo un sacco

sopra all’albero tremante di freddo.

 

 

Bertolt Brecht poesia Pasqua Primavera 1938
Bertolt Brecht poesia Pasqua Primavera 1938

Bertolt Brecht, il cui vero nome è Eugen Berthold Friedrich Brecht, nasce ad Augusta il 10 febbraio del 1898 e muore a Berlino Est il 14 agosto del 1956.

Drammaturgo, poeta, regista teatrale e saggista Brecht è tedesco naturalizzato austriaco. Iniziò a scrivere le prime poesie nel 1913, si menziona L’albero in fiamme.

“La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.”

Il 1914 e il 1915 furono gli anni del patriottismo e di entusiasmo per la guerra e per tutto ciò che è tedesco. Componimenti come Der Freiwillige in cui la popolazione getta rose a un volontario di guerra, oppure a Der belgische Acker, i cui versi esaltano il lavoro dei militari tedeschi in Belgio durante la Grande Guerra.

“La storia è orrenda senza humour.”

Nel 1953 compose le poesie Elegie di Buckow e assistette all’insurrezione degli operai di Berlino: da qui scrisse una lettera in cui difendeva l’ideale comunista, anche se in realtà ne furono pubblicati solo i passaggi relativi all’appoggio dato al Partito e la propria dichiarazione di lealtà mentre nella sostanza il documento era fortemente critico nei confronti della repressione del movimento operaio.

“Tutti a dire della rabbia del fiume in piena e nessuno della violenza degli argini che lo costringono.”

Gli anni successivi lo videro impegnarsi molto per il teatro.

“Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.”

Secondo la sua volontà, il funerale di Brecht fu eseguito senza cerimonie nel Cimitero di Dorotheenstadt in Chausseestrasse. Dalle finestre della sua abitazione scorgeva il cimitero e là giace in un angolo adiacente la strada, di fronte alle tombe di Hegel e di Fichte, sotto una pietra dai contorni irregolari, che porta incise soltanto le lettere del suo nome: Bertolt Brecht.

“Sventurata la terra che ha bisogno d’eroi.”

 

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