Donne contro il Femminicidio #58: le parole che cambiano il mondo con Diana Palomba

Le parole cambiano il mondo. Attraversano spazio e tempo, sedimentandosi e divenendo cemento sterile o campo arato e fertile.

Femminicidio

Ho scelto di contattare, per una serie di interviste, varie Donne che si sono distinte nella lotta contro la discriminazione e la violenza di genere e nella promozione della parità fra i sessi.

Nelle loro parole, in risposta a mie specifiche domande o nella libertà di definire alcuni lemmi, tutte si sono espresse in una pluralità di voci e sfumature d’opinione, senza mai tradire l’obiettivo primo, ossia una lotta coesa contro la degenerazione della cultura patriarcale che può sfociare nel femminicidio.

Insieme si cambia il mondo. Insieme donne e uomini. Insieme, partendo anche da assunti diversi, ma che condividono il medesimo fine, nell’accoglienza di ogni forma di alterità.

Abbiamo incontrato, per Donne contro il Femminicio, Diana Palomba nel 2018 con la richiesta di definire i 4 lemmi della nostra inchiesta linguistica, oggi vi proponiamo nuovamente la presidente di Feminin Pluriel Italia con una serie di domande che presentano un evento che si è svolto lo scorso 11 ottobre a Milano “InPiediPerTutte”, un evento per raccogliere fondi per chi è rimasto orfano in seguito a un omicidio di genere.

Feminin Pluriel Italia è un’associazione no profit che, a livello mondiale, si impegna nel sociale e in progetti concreti per potenziare l’affermazione in ambito professionale e personale di tutte le generazioni di donne.

 

 E.F.: Cosa ha messo in moto in vostro evento?

Diana Palomba: La necessità di fare qualcosa di più concreto per donne e bambini in difficoltà, che hanno subito violenza materiale o morale. 

 

E.F.: Quale messaggio vi preme veicolare?

Diana Palomba
Diana Palomba

Diana Palomba: Bisogna prevenire. Prevenire per noi significa educare da piccoli, lavorare sui giovani, anzi sui bambini, a partire dalle scuole, educare al rispetto dell’altro, del diverso, abbattere gli stereotipi di linguaggio, far sì che i giovani acquisiscano consapevolezza di sé, di quello che valgono e quali sono i parametri cui fare riferimento.

 

E.F.: Cosa vi spaventa e cosa vi dà la forza di costruire un mondo migliore?

Diana Palomba: Ci spaventano l’ignoranza e l’indifferenza! E ci sono di stimolo la voglia di fare, di agire e di non arrendersi mai che è di tanti, molti più di quello che si possa pensare, basta parlarne, coinvolgere, dare esempio!

 

E.F.: Le parole possono avere forza rivoluzionaria e distruggere antichi retaggi?

Diana Palomba: Le parole sono fondamentali, il linguaggio sessista, gli stereotipi, come dicevo su, vanno contrastati, il linguaggio utilizzato dai media quando si parla di femminicidio va cambiato, anche quello dei giudici quando scrivono le sentenze relative a violenze sulle donne, stupri, stalking e così via. Le parole veicolano messaggi e se sono equivoche, allusive, evocative, possono essere interpretate male, con effetti devastanti specie per le menti dei più giovani.

 

E.F.: Che relazione c’è fra femminicidio, cultura patriarcale e femminismo?

Diana Palomba: Tra femminicidio e cultura patriarcale la connessione è pressoché immediata, la donna, considerata come una proprietà, non ha diritto di lasciare, di dire no, di esprimere la propria autonomia, quasi compisse un reato di lesa Maestà, e quindi va punita nei modi peggiori. Il femminismo è servito senza dubbio a noi donne di oggi per aprire e spianarci la strada, ma dobbiamo perseguire i nostri obiettivi in maniera diversa e combattere le nostre battaglie con gli uomini, non contro di loro!

 

Written by Emma Fenu

 

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Rubrica Donne contro il Femminicidio

Rubrica Uomini contro il Femminicidio

 

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