“Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare”: storiella yiddish sull’ingratitudine

“I chassidim cominciarono a scherzare con lui e a ridere delle sue battute, ma non lo invitarono a unirsi a loro. Solo verso la fine del loro banchetto gli offrirono gli avanzi.”  ‒  “Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare”

Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare storiella yiddish
Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare storiella yiddish

“Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare” è la cento sessantottesima storiella yiddish sita nel Capitolo VI intitolato Motteggiatori e mattacchioni presente nel volume “Racconti e storielle degli Ebrei” edito in Italia da Bompiani, curato da Elena Kostioukovitch e tradotto dal russo da Benedetta Sforza.

“Racconti e storielle degli Ebrei” è suddiviso in dieci capitoli a loro volta suddivisi in sottocapitoli: “Favole magiche” (Avventure magiche; Personaggi magici: il profeta Elia; Personaggi magici: i giusti segreti; Personaggi magici: il Besht); “Storie credibili e incredibili” (Racconti su sinagoghe; Racconti sul maligno; Storielle di tesori; Racconti di buoni spiriti domestici; Racconti di diavoletti); “Apologhi, racconti e favole pie”; “Favole per bambini”; “Novelle popolari di come il mondo gira” (Maymonide; I potenti dell’universo; Ladri astuti; Briganti e malfattori); “Motteggiatori e mattacchioni” (Hershele Ostropoler; Shmerl Snitkover; Motka Khabad; Leyb Gotsvinder; Shayne Fayfer; Kolev Letz; Binka Dibek; Yosl Marshalik; Shloyme Ludmirer; Buffonate e furbe invenzioni); “Stolti, sempliciotti, pazzerelli e picchiatelli” (Storie sugli stolti abitanti di Chelm, di Tupshishok e di Kulikov; Quel furbacchione di Benya; Il rabbino di Derazhnya; Racconti su Yekele lo sciocco, su Peysya e sullo scemo Khoyze; Racconti sull’arguto Melamed; Racconti di altri gonzi; Racconti di altri matti); “Poveri o ricchi”; Religiosi o empi” (Racconti di Zaddikim; Racconti di rabbini; Racconti dei predicatori, dell’inferno e del paradiso; Racconti di quelli che non credono in Dio); “Ogni sorta di genere” (Artigiani e vetturini; Racconti di mezzani; Mercanti e bottegai; Ladri; Ebrei e i signori; Altri).

Più volte si è ribadita la scarsità di notizie sul web di Efim Samojlovič Rajze, autore di questo splendido volume che raccoglie la tradizione yiddish dell’Europa dell’Est.

Dopo aver presentato “Il peccato venduto”, “La calunnia del sangue”, “Lo sposo promesso nell’altro mondo”, “Lo zar e l’ebreo”, “La verità viene a galla come olio sull’acqua”, “Il principe stupido”, “Arguzia da musicante”, “Come un rabbino si accordò con Dio”, “La domanda di matrimonio di uno sciocco”, “Il cucchiaio e l’oca” è la volta de “Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare” nel quale si incontra un altro celebre mattacchione: Leybele Gotsyinder. La professione che esercitò durante la vita fu proprio quella del bàdken, una vera e propria professione nota dai tempi biblici. Il bàdken, traducibile con “buffone” rallegrava le feste di matrimonio con canzoni, indovinelli, scherzi anche pungenti ed osceni.

***

“Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare”

“Un giorno in una taverna si radunò un gruppo di chassidim.[1]

Mangiarono, bevvero e se la spassarono. Entrò Leybele Gotsvinder.

I chassidim cominciarono a scherzare con lui e a ridere delle sue battute, ma non lo invitarono a unirsi a loro. Solo verso la fine del loro banchetto gli offrirono gli avanzi.

Benché affamato, Leybele dignitosamente rifiutò.

«Leybele», gli dissero, «non bisogna essere schizzinosi nel mangiare!»

«È vero», convenne Leybele, «ma comunque non mangerò gli avanzi anche se sono affamato tanto da mangiarmi un intero pud[2] di patate col grasso d’oca.»

«Ti mangeresti un intero pud tutto da solo?» si meravigliarono gli astanti.

«Beh, forse non da solo, ma con un compare sì che me lo mangerei.»

«Comunque non è fattibile. O pensi sia possibile che qualcuno di noi accetterebbe di farti da compare?»

«Scommettiamoci dieci rubli», disse Leybele, «che io, insieme a un compare, mi mangerò un intero pud di patate. Quanto al compare, voi non preoccupatevene, me lo trovo io.»

Detto, fatto. Fecero bollire un intero pud di patate, vi versarono sopra un’abbondante quantità di grasso d’oca e lo piazzarono di fronte a Leybele.

Il quale dopo essersene messa una porzione nel piatto, depositò il pentolone con il resto delle patate sul pavimento andando poi in cerca del suo compare.

Dieci minuti più tardi fece la sua comparsa trascinandosi dietro un grande maiale, che in un battibaleno divorò tutte le patate.

Dissero a Leybele:

«Ma non ti vergogni a prenderti un porco come compare?»

«Non bisogna essere schizzinosi nel mangiare!» rispose Leybele.

***

Similmente a Hershele Ostropoler che si è incontrato nella storiella “Il cucchiaio e l’oca” anche Leybele Gotsynder è a metà strada tra la stupidità e la saggezza, l’inganno e la verità: queste figure mostrano una straordinaria intelligenza utilizzata però per cose semplici, la loro arguzia nel parlare e la loro velocità nel trovare soluzioni ha prodotto una letteratura tradizionale di forte vivacità che presenta anche un appiglio di insegnamento etico.

Nel caso della storiella ivi presentata, infatti, i chassidim avrebbero dovuto invitare a mangiare Leybele perché allietati dagli scherzi pronunciati a favore del loro divertimento ed invece si sono mostrati ingrati. Ed è proprio questa ingratitudine che Leybele ha voluto punire non solo con il pasto caldo ma anche con il guadagno dei dieci rubli.

 

Note

[1] Il chassidismo è un movimento mistico popolare nato all’inizio del XVII secolo nella Polonia meridionale. Fu abbracciato da una parte consistente del mondo ebraico dell’Europa Orientale e ha lasciato forti influenze nel pensiero ebraico moderno. Il padre spirituale del chassidismo fu Israel ben Eliezer (1698-1760), protagonista di molte favole del volume “Racconti e storielle degli Ebrei”, soprannominato Baal Shem Tov con il significato di “Il maestro del Nome Buono”. Al giorno d’oggi molte correnti ortodosse dell’ebraismo sono di ispirazione ed osservanza chassidica.

[2] Pud è una parola che proviene dal russo. Antica misura di peso che corrisponde a 16 kg caduno.

 

Info

Rubrica Storielle yiddish

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *