Selfie & Told: Are You Real? racconta il singolo “Elephant Serenade”

“I am myself and maybe something else” – “Elephant Serenade”

 

Are You Real?

Are You Real? è il progetto solista di Andrea Liuzza, musicista e produttore veneziano.

Le sue canzoni uniscono un songwriting molto personale, una brillante attitudine melodica e vibrazioni psichedeliche e sognanti.

Nel 2012 pubblica Songs Of Innocence (Face Like A Frog Records) e nel 2017 il suo ideale seguito, Songs From My Imaginary Youth (Sisma/Dischi Soviet).

Fonda anche l’etichetta Beautiful Losers, con cui pubblica artisti da lui prodotti, come An Early Bird e A Red Idea.

È uscito questo mese il suo nuovo singolo, Elephant Serenade.

Di seguito la sua partecipazione alla rubrica Selfie & Told!

 

A.Y.R.: Quando hai iniziato a suonare e quando hai capito che la musica sarebbe diventata fondamentale nella tua vita?

Are You Real?: Da bambino ho iniziato a suonare la tastiera e registrarmi col mangianastri. Inventavo piccole melodie. La musica era un mondo che non mi stancavo mai di esplorare, l’unico in cui mi sentissi a casa. La mia prima canzone l’ho scritta al liceo.

 

A.Y.R.: Parliamo del progetto Are You Real?… quando hai deciso di abbandonare il tuo nome reale, con cui sono uscite le prime canzoni, e perché?

Are You Real?: Ho deciso di abbandonare il mio nome facendo il Cammino di Santiago. Are You Real? è una domanda che si pone al cospetto di un’entità sconosciuta, metafisica. Volevo aprire la mia musica ad una dimensione del genere.

 

A.Y.R.: La tua “canzone biglietto da visita”, il verso che ti racconta meglio…

Elephant Serenade

Are You Real?: Il mio ultimo singolo, Elephant Serenade, sintetizza molte delle cose che ho cercato di fare e contiene anche un verso che mi racconta: “I am myself and maybe something else”.

 

A.Y.R.: Qual è il tuo background musicale, gli artisti e musicisti che ti hanno influenzato e quale genere attuale consideri invece lontano?

Are You Real?: Mi piace la musica che ha qualcosa di incantato, visionario. Oppure cose molto intime, confessionali. Amo i Pink Floyd in tutte le loro vesti, i Radiohead, Mount Eerie, fra i gruppi più recenti i Daughter. Sono abbastanza allergico invece all’indie italiano.

 

A.Y.R.: Quali sono a tuo avviso le caratteristiche fondamentali che deve possedere un musicista?

Are You Real?: Immaginazione, onestà.

 

A.Y.R.: Oltre che musicista sei anche video-maker. Dai tuoi lavori emerge come il rapporto tra musica e immagine sia essenziale, sono complementari. Come nascono le idee dei tuoi video? Qual’è l’estetica di AYR?

Are You Real?: Sono appassionato di cinema e ho studiato arte. Mi nutro di immagini. Per me le canzoni sono film. Tento di girare videoclip, coi mezzi che ho, per mostrare le immagini che ho in mente. Esteticamente, amo la sintesi e l’astrazione unite ad una certa spontaneità.

 

A.Y.R.: Puoi parlarci dell’immaginario che abita le tue canzoni? Sembra sospeso tra la realtà e un altro mondo, interiore o dell’anima o forse un’altra dimensione?

Are You Real?: Senz’altro con la musica tento di dipingere paesaggi interiori. Cerco suoni che abbiano la consistenza delle cose viste in sogno, o sentite sulla pelle a occhi chiusi. Non sono necessariamente eteree e delicate. A volte puoi vedere in sogno un fuoco che brucia.

 

A.Y.R.: Il tuo ultimo album, Songs from my Imaginary Youth, l’hai promosso anche attraverso numerosi concerti con formazioni diverse. Qual è la tua dimensione ideale, il lavoro in studio o i live?

Are You Real?: Ho tentato di riproporre il sound di quel disco con una formazione a tre: due chitarre, tastiere e computer. Altri concerti li ho fatti in acustico con Alessandro Ragazzo alle chitarre. Ma la mia dimensione è lo studio, amo fare musica più che esibirmi.

 

A.Y.R.: C’è stato un inizio, c’è un percorso intrapreso. Ora stai ora lavorando a qualcosa di nuovo?

Are You Real?: Voglio fare un disco elettronico. Mi sto mettendo alla prova: tento di partire dai suoni invece che dalla melodia e gli accordi. In pratica è il contrario di quello che ho fatto finora.

 

A.Y.R.: Sei anche il creatore di una nuova etichetta, Beautiful Losers. Parlaci di questo tuo nuovo progetto, che ti vede dall’altra parte, quella del produttore.

Are You Real?

Are You Real?: Ho arrangiato e mixato il disco di An Early Bird e di A Red Idea, due artisti in cui credo molto. È stato naturale pensare di seguire quei dischi anche nella pubblicazione. L’etichetta è piccola ma sta attirando altri artisti, abbiamo diverse uscite in programma, ne sono molto felice.

 

A.Y.R.: Dove possiamo ascoltare e trovare la tua musica?

Are You Real?: Su Spotify e su Bandcamp. Uso anche parecchio Instagram.

 

I am myself and maybe something else– “Elephant Serenade”

 

Written by Are You Real?

 

 

Info

Sito Are You Real?

Sito Beautiful Losers

Spotify

Instagram

 

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