“Il gatto e la falena” di Maria Pina Ciancio: ciò che più urge

“Anche questa volta pochi e brevi versi. Ho urgenza di spiegare, di significare le cose, prima che la pioggia scavi il cuore dell’argilla rendendolo sterile. Essenza e sintesi.”

Il gatto e la falena Maria Pina Ciancio
Il gatto e la falena Maria Pina Ciancio

Con queste parole l’autrice lucana Maria Pina Ciancio descrive una delle sue prime pubblicazioni, “Il gatto e la falena”. La brevìtas resterà una cifra stilistica anche nei lavori successivi così come i topos poetici ‒ fisici e metafisici ‒ che la caratterizzano, in primis, la volontà di recuperare ‒ perlomeno nella memoria ‒ quei riti antichi della sua terra, la Lucania, che ha potuto scorgere non solo con gli occhi ma anche con i numerosi racconti della sua gente.

L’intensità dei versi tende a riempire un vuoto creatosi negli anni; l’urgenza con la quale scrive è simile al pervenire di una visione nella mente ‒ non solo in veste di ricordo della propria vita ma anche come forma manifestata dalla facoltà dell’immaginazione, tanto cara ai poeti ‒ e la similitudine della pioggia che scava e rende sterile l’argilla, descritta nella Nota dell’autrice presente ne “Il gatto e la falena”, risulta chiarificatrice proprio di questa urgenza che determina in secondo luogo la brevìtas.

“Una fuga/ (incognita e banale)/ per non scivolare/ ancora dentro parole/ consumate e ambigue// chiuse in un transfert/ divorante all’indietro” ‒ “La coda del serpente”

Le immagini si trasmutano in parole, ci si affretta ad annotarle per non lasciare la mente libera di commettere censura o di incidere con la conoscenza estetica pregressa. Ed è questa la temuta sterilità: il conscio che interviene nell’ispirazione del poeta.

“Nubi minacciose/ avanzano all’orizzonte// resisto fino allo smarrimento/ del giorno”“Il canto delle cicale”

Il vuoto, nella poetica di Maria Pina Ciancio, non è da intendersi in modo negativo, non è mai una sorta di lamentazione per la mancanza bensì si tinge di positività perché supportato dalla volontà di creazione tramite l’evocazione. L’atto del tramandare riesce a colmare le voragini ‒ i calanchi argillosi del tempo lineare ‒ dei “luoghi discreti e imperfetti”.

“È d’argilla/ questa mia malinconia/ che si asciuga/ in fondo al cuore/ dove ogni notte/ traccio stelle di sabbia/ sull’orlo (incerto)/ dei calanchi” ‒ “Stelle di sabbia”

“Il gatto e la falena” è una selezione di poesie scritte dal 1996 al 1999. Stampato in 500 esemplari, la silloge è risultata vincitrice del Premio Parola di Donna 2003; al suo interno ed in copertina spiccano i disegni di Cosimo Budetta; la presentazione dal titolo “Parole tra silenzi” vede la firma di Lorenza Colicigno; in chiusura oltre alla già citata Nota dell’autrice è presente una breve critica letteraria dal titolo “Ero per sbaglio in un vagone fumeurs…” di Gina Labriola che, oltre alla lode per la silloge ivi presentata, menziona altri tre lavori giovanili definendoli “le mie lucanerie più interessanti o più care”: “La danza del silenzio”, “Itinerari” e “Legionari di frontiera”.

“I calanchi si ornavano di ‘stelle di sabbia’. E non solo cose, paesaggi, ma personaggi di carne, nella vita e nella morte: Eleonora, Luisa, Mario, creature non a caso armate di lorica e di picca per bruciarsi come falene al fuoco della più nobile delle passioni…” ‒ dalla critica di Gina Labriola

Maria Pina Ciancio dedica la poesia “Eredità della storia” alla patriota e giornalista Eleonora de Fonseca Pimentel (1752 ‒ 1799) che morì sul patibolo, a Napoli, a causa della sua pulsione alla libertà che la portò ad essere una personalità di spicco nella nascita della breve Repubblica Napoletana.

“In una cassa di pioppo/ ‘due lenzuola/ di canapa usate’/ Speranze e illusioni/ amore e morte/ Tracce leggere/ tra l’inchiostro rosso/ di una svolta”

I versi si chiudono con una citazione di Eleonora: “E forse un giorno gioverà ricordare tutto questo”. E noi lettori ci chiediamo: è forse arrivato quel giorno? Il coraggio e la passione di Eleonora ci porterà giovamento? Maria Pina Ciancio ne è certa e lo sottolinea ne “L’eco di chi resta”, versi dedicati ad Eleonora ma anche a Luisa, Vincenzo, Mario di cui non abbiamo riferimenti, semplici nomi di “personaggi di carne” stimati dalla nostra poetessa lucana.

“Il nostro grido ancora/ su questo linguaggio muto/ che ci fa martiri alle sponde/ senza chiasso// Vene salmastre inghiottite/ lungo terre d’argilla senza mare// Un grido ancora/ L’eco di chi resta”

“Anche questa volta pochi e brevi versi.” Nella memoria non solo l’eco di chi resta ma anche quella presentazione iniziale “pochi e brevi versi” alla quale ritengo sia pertinente aggiungere: densi.

“Ho gli occhi freddi/ di parole riscritte/ fino all’astrazione/ dell’incomprensione” ‒ “La parola assente”

 

Il gatto e la falena Maria Pina Ciancio
Il gatto e la falena Maria Pina Ciancio

Maria Pina Ciancio è nata a Winterthur in Svizzera nel 1965. Ha lavorato per svariati anni come insegnante a Chiaramonte in Basilicata, recentemente si è trasferita a Roma nella zona dei Castelli Romani. Ha pubblicato testi che spaziano dalla poesia alla narrativa e saggistica, vincendo importanti premi letterari. Ha fatto parte di diverse giurie letterarie ed è Presidente in svariati cataloghi e riviste di settore; dal 2007 è presidente dell’Associazione Culturale LucaniArt. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo “Il gatto e la falena” (Premio Parola di Donna, 2003), “La ragazza con la valigia” (Ed. LietoColle, 2008), “Storie minime e una poesia per Rocco Scotellaro” (Fara Editore 2009), “Assolo per mia madre” (Edizioni L’Arca Felice, 2014), “Tre fili d’attesa” (Associazione Culturale LucaniArt, 2022 con stampa dell’artista Stefania Lubatti), “D’Argilla e neve” (Ladolfi, 2023).

 

Written by Alessia Mocci

 

Info

Leggi la recensione de “La ragazza con la valigia”

Leggi la recensione de “Storie minime”

Leggi la recensione de “Tre fili d’attesa”

Leggi la recensione de “Assolo per mia madre”

Leggi la recensione de “D’argilla e neve”

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.