“Il segreto dell’ultima estate” di John Harding: una storia piena di umanità

La cosa che più ci accomuna è questa capacità di nasconderci dietro alle battute scherzose.

Il segreto dell'ultima estate di John Harding
Il segreto dell’ultima estate di John Harding

Ci sono libri che non devono mancare sui nostri scaffali, sono quel genere di romanzi che paiono una coperta calda. Storie che raccontano e lasciano, riempiono, ti rimangono addosso come abbracci.

Il segreto dell’ultima estate di John Harding è uno di quelli, l’ho amato particolarmente perché è una storia piena di umanità, dove mi sono riconosciuta in tante e tante pagine.

Soprattutto quando il protagonista parla della propria famiglia, della madre che cucina sudando in un locale troppo piccolo, alla mente m’è apparsa subito mia madre. O il padre che ridacchia, le tragicomiche scene che troviamo all’interno de Il segreto dell’ultima estate, hanno davvero, almeno per me, qualcosa di famigliare.

Nick racconta della sua famiglia: il padre malato di Parkinson (per fortuna non quello col tremore, come ricorda sempre la madre), che ridacchia quando deve andare in bagno e ne combina di tutti i colori.

Di lui vengono descritti tutti i particolari, anche quelli intimi, e pare a tratti che anche noi si faccia parte della loro cerchia.

La madre che cerca di tranquillizzare tutti, che nonostante sia malata di cuore riesce a gestire papà, che è solo “un poco invalido” e gli urla di “tirare su quel collo”, perché se lo appoggia sempre sulla spalla.

La moglie di Nick, Laura, che è quella che aiuta la suocera e il suocero nelle varie incombenze, come vestirlo o svestirlo per metterlo a letto.

La sorella di Nick che incarica il fratello di dire alla madre che papà va ricoverato in una struttura, non è possibile continuare a gestirlo in casa.

Nick organizza quella che sarà la loro ultima vacanza.

Dall’Inghilterra si imbarcano su un aereo che li porta a Malta, là dove suo padre è stato in guerra e pare abbia avuto un figlio prima del matrimonio: “Per papà è stata una fortuna o una sfortuna non rimanere ucciso in guerra e vivere abbastanza a lungo da essere colpito dal morbo di Parkinson?”

Qui assistiamo ai vari casini per l’alloggio, per le cene fuori, per le feste. Per Nick che trova un blister delle pillole della moglie e scopre che non le sta prendendo.

Vuole avere un figlio senza nemmeno dirglielo? Allora, per tutta la vacanza, escogita stupidi stratagemmi, alquanto fantasiosi e ridicoli, per evitare di fare sesso con lei.

Nel frattempo cerca sempre di trovare il momento buono per convincere la madre a far ricoverare papà, ma quale momento può essere buono per dire una cosa del genere?

Fra i tanti sensi di colpa Nick si sente figlio, ma allo stesso tempo prova quello che tutti noi figli grandi abbiamo provato prima o poi: sentirci un poco genitori dei nostri genitori.

John Harding citazioni parkinson
John Harding citazioni parkinson

Si arriva al paradosso della persona curata e della persona che cura strette in un rapporto di dipendenza.

Intanto fanno delle ricerche per trovare Anthony, il famoso figlio di papà e lo trovano!  Piace a tutti, ma non a Nick e nemmeno piace a me. Provo esattamente le stesse sensazioni di Nick.

Fra truffe e disavventure gli equilibri si ristabiliscono, fino al finale che strapperà una lacrimuccia ai più.

Una famiglia intera che diventa la nostra famiglia, i loro problemi che si rispecchiano nella nostra vita.

Il segreto dell’ultima estate è un libro umano, che umanamente ci parla senza particolari effetti speciali, ma con la vita di tutti i giorni e i sentimenti che tutti ci accomunano.

 

© Il segreto dell’ultima estate, Garzanti, 2012

ISBN 978-88-11-68664-4

Pag. 347

€ 9,90

 

Written by Miriam Ballerini

 

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