“The Snowman” film di Natale di Dianne Jackson: un successo che dura dal 1982

“Il vero messaggio del natale è che noi tutti non siamo mai soli.” Charles Dickens

The Snowman film di Natale
The Snowman film di Natale

The Snowman titolo inglese, Il pupazzo di neve in italiano, è un cortometraggio britannico d’animazione realizzato nel 1982. Da inserire a pieno titolo tra i classici natalizi, The Snowman, nonostante sia una pellicola breve, offre molteplici spunti di riflessione.

Diretto da Dianne Jackson e basato sull’omonimo libro illustrato di Raymond Briggs, il film, della durata di circa 26 minuti, grazie alla sua delicatezza narrativa e alla bellezza delle sue animazioni, ha avuto un successo straordinario entrando a far parte dei film natalizi per tradizione.

Prodotto da Channel 4, il cortometraggio è privo di dialoghi, ma non per questo meno coinvolgente di una pellicola parlata. Anche perché la musica che accompagna il film, con la canzone Walking in the Air di Howard Blake, è motivo di grande suggestione. Struggente e poetica, la colonna sonora è in completa sintonia con le immagini animate, che compensa l’assenza di parole di cui però lo spettatore non avverte la necessità. In quanto storia universale che attraversa il confine delle parole.

“Oggi siamo seduti, alla Vigilia di Natale, noi gente misera, in una gelida stanzetta, il vento corre di fuori, il vento entra. Vieni, buon Signore Gesù da noi, volgi lo sguardo: perché Tu ci sei davvero necessario.” Bertolt Brecht

Ma veniamo alla trama, semplice ma appassionante, e avvolta da un’atmosfera magica così come si conviene al periodo natalizio.

Il racconto, ambientato in una tranquilla campagna innevata inglese, vede il protagonista, un ragazzo di nome James, svegliarsi una mattina e scoprire che durante la notte di Natale il giardino della sua casa è stato ricoperto di neve. Emozionatissimo, il ragazzo decide di costruire un pupazzo, il quale prende vita magicamente fino ad assumere una propria identità e forme simili a quelle umane.

Per i due protagonisti, James e Snowman, da quel momento ha inizio un’avventura dal sapore fantastico di cui il ragazzo non immaginava l’intensità. Da prima, le scene animate vedono esplorare la casa di James grazie al loro vivace modo di muoversi; con passi che ricordano passi di danza si muovono all’unisono. Un modo d’intendersi che li avvicina, come fossero amici da sempre, sebbene fra loro non ci sia alcun scambio di parole.

Dopo aver perlustrato l’abitazione di James, ecco i due spiccare il volo all’insegna della magia e intraprendere un viaggio surreale che li traporta al Polo Nord. Dove incontrano altri pupazzi di neve, sempre animati, che preparano loro una festa e una memorabile celebrazione natalizia.

È un’avventura incantata quella vissuta da James e da Snowman, che culmina con l’incontro con Babbo Natale, il quale in ricordo di quell’avventura regala a James una sciarpa speciale.

La mattina successiva, purtroppo, quando James si sveglia, ad attenderlo non trova Snowman. Dell’amico con cui ha trascorso momenti di sincera amicizia è rimasto soltanto un cumulo di neve ormai liquefatta. Di lui rimangono solo il cappello e la sciarpa, adagiati sul terreno del giardino ancora innevato.

Una triste scoperta per James, che gli provoca un sentimento di perdita e di malinconica nostalgia.

Anche se resta in lui la gratitudine per aver vissuto una notte straordinaria.

Favola intrisa dello spirito del Natale, The Snowman è da ascrivere fra gli intramontabili e classici film natalizi, favorito inoltre da una sceneggiatura minimalista ma significativa, che grazie all’emotività trasmessa dai gesti e dalle immagini dei protagonisti, porta lo spettatore ad immergersi con passione nell’universo filmico. Condividendo lo stato d’animo del ragazzo espresso con una precisa gestualità.

“È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.” Charles Bukowski

L’animazione, interamente disegnata a mano con pastelli, è uno degli aspetti più affascinanti del film. Conferendo ad esso tratti delicati e nostalgici, come può esserlo un libro illustrato che prende vita.

Ogni frame, che sembra un dipinto, cattura l’atmosfera nostalgica e intima della storia. La neve, che brilla sotto la luce della luna, alle espressioni del bambino e del pupazzo che esprimono più di mille parole, sembra reale.

I colori trasmettono un senso di calore nonostante l’ambientazione invernale, e l’espressività dei personaggi comunica emozioni profonde. La sceneggiatura di The Snowman si distingue per la sua semplicità.

Come già detto la canzone Walking in the Air, cantata dal soprano Peter Auty, e la colonna sonora composta da Howard Blake sono il cuore pulsante del film. Lì, dove ogni nota sembra sincronizzata con il movimento dei personaggi e l’ambiente circostante.

Walking in the Air, il tema principale, non è solo una canzone, ma un’estensione della narrazione, tanto da poterla definire una poesia animata. Soprattutto nel momento in cui James e il pupazzo spiccano il volo, è la musica ad accompagnare la scena con una melodia eterea e malinconica, trasportando lo spettatore in un mondo di meraviglia.

“Quand’ero bambino, erano la luce dell’albero di Natale, la musica della messa di mezzanotte, la dolcezza dei sorrisi a far risplendere il regalo di Natale che ricevevo.” Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe

Nonostante la sua brevità, The Snowman affronta temi universali che toccano corde profonde e sono mezzo per trasmettere valori importanti. A guidare una narrazione fantastica, infatti, sono l’amicizia, la magia del Natale e la bellezza effimera della vita, raccontati con delicatezza senza essere stucchevoli.

La relazione di James con il pupazzo è un esempio di amicizia pura e incondizionata, priva di aspettative o giudizi, che rappresenta un prodigio della vita e al contempo la sua provvisorietà: così come la neve si scioglie al sole anche le cose belle sono spesso destinate a svanire.

Quello trasmesso da The Snowman, il quale invita a vivere intensamente ogni momento e ad apprezzare ciò che si ha, sapendo che nulla è eterno, è un messaggio senza tempo.

The Snowman non è solo una storia natalizia, ma un inno all’incanto della vita e alla capacità di provare stupore di fronte alle cose semplici, che viene espresso soprattutto nel finale.

Il Natale, nel film, non è solo uno sfondo: è l’elemento magico per eccellenza, il periodo in cui credere nell’impossibile sembra l’ovvio che si trasforma in possibili opportunità.

Charles Dickens citazioni Natale
Charles Dickens citazioni Natale

Il film è inoltre motivo per raccontare l’essenza dell’infanzia: la capacità di meravigliarsi per le piccole cose, vivere pienamente il momento e creare legami profondi anche con ciò che è apparentemente effimero, assumendo un carattere universale. Grazie all’innocenza e allo stupore così tipici della fanciullezza, viste attraverso gli occhi di James, lo spettatore è già coinvolto in questa storia fantastica. Che gli permette di riconnettersi con quella parte di sé per scoprire la magia nella vita di tutti i giorni.

“Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerà tutto l’anno.” Gianni Rodari

Film colmo di quello spirito natalizio che dovrebbe sollecitare negli uomini sentimenti quali pace e speranza, i temi inclusi nella narrazione rappresentano il miraggio e l’opportunità di unire gli uomini, e di cogliere il loro stupore di fronte al grande miracolo della vita.

Motivo di riflessione della pellicola è anche il finale malinconico, lì dove il pupazzo si scioglie è scena che spinge lo spettatore a meditare sul vuoto causato dalla perdita, ma custode di un messaggio implicito sull’importanza dei ricordi e dei legami che gli uomini intrecciano fra loro. Con l’invito a custodire i momenti preziosi e speciali della propria vita. Così come accade a James, che non dimenticherà mai quella magica notte. Perché uno dei messaggi che il film vuole trasmettere è che ogni esperienza significativa, anche se breve, arricchisce e trasforma ogni persona.

“A Natale non si fanno cattivi pensieri ma chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno. A tutti loro auguro di vivere un Natale in compagnia.” Alda Merini

La forza del film sta nel fatto che riesce a parlare a tutte le età, trasmettendo emozioni e insegnamenti senza però essere dottrinale.

Guardare The Snowman non è solo un’esperienza visiva, ma è un viaggio emotivo che ricorda quanto siano importanti la gentilezza, l’amicizia e la capacità di sognare, anche di fronte alla transitorietà della vita. Inoltre, ciò che rende il film singolare è la sua capacità di raccontare una storia senza l’uso di dialoghi. Un approccio universale che permette di eliminare qualsiasi barriera linguistica, trasformando il film in un’esperienza accessibile e comprensibile a tutti, nonostante l’assenza delle parole. Assenza, che accentua la potenza delle immagini e della musica, creando un linguaggio emotivo condiviso.

Quando è stato trasmesso per la prima volta, il film ha ricevuto grande accoglienza. Il suo successo è dovuto all’accostamento della semplicità narrativa a una profonda emotività, tale da rappresentare un’opera senza tempo, che ha la capacità di parlare a generazioni diverse. Per i bambini, è una storia magica che stimola l’immaginazione, per gli adulti è un insegnamento sulla fragilità e sulla bellezza della vita. Ed è a fronte di ciò che l’opera trascende dal periodo natalizio, ma è racconto universale sulla natura effimera e preziosa della vita stessa.

“Onorerò il Natale nel mio cuore, e cercherò di conservarmi in questo stato d’animo per tutto l’anno. Vivrò nel passato, nel presente e nel futuro, i tre spiriti saranno sempre presenti in me.” ‒ Charles Dickens

 

Written by Carolina Colombi

 

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