“You Like It Darker – Salto nel buio” di Stephen King: un pozzo buio dove saltare
Vi piace il buio? Bene. Anche a me, e questo fa di me la vostra anima gemella.

Ho letto tutti i libri di Stephen King, trovandoli strepitosi, alcuni magici, altri irresistibili. Ovviamente, in una carriera così lunga ci sta che ci sia anche qualche libro non esattamente ben riuscito. Lo stesso King dice che altri avrebbero di sicuro scritto meglio i suoi romanzi, ma non lo credo per niente.
Molti pensano che si faccia aiutare a scriverli, perché troppo prolifico, ma nemmeno questo penso sia vero, perché ci parla di come gli vengono le idee e, so, che scrive ogni santo giorno con qualche eccezione.
Dice nella postfazione de “You Like It Darker Salto nel buio”: “Ancora non capisco perché le persone abbiano bisogno di storie o perché io, come molti altri, senta il bisogno di scriverle.”
Entrambe sono destinate a rimanere domande che, per ognuno di noi, hanno risposte diverse.
Intanto mi sono goduta ancora una volta il suo scrivere, le sue storie; che sempre hanno una partenza e virano in scenari inaspettati: fiori che sbucano da una crepa della strada.
Questa volta King ci propone una raccolta di racconti intitolata “You Like It Darker Salto nel buio” che, secondo il mio modesto parere, sono stati fantastici dove si è dilungato, mentre in quelli brevi ho sentito come un incepparsi della soddisfazione per quanto andavo a leggere. Quasi stesse tenendo il cavallo del narrare per le redini.
Ma vediamoli uno per uno questi piccoli o grandi salti nel buio che l’autore ci propone.
In quasi tutti ci infila il periodo buio che tutti noi abbiamo vissuto, quello del covid.
Due bastardi di talento: due amici, uno appassionato di scrittura, l’altro di pittura. A un certo punto della loro vita, dopo uno strano incontro che ricorda vagamente quanto raccontato da King anni fa nel libro “L’acchiappasogni”; improvvisamente diventano due geni talentuosi.
“Se Dio vuole, mi sono liberato di tutte queste stronzate”, dice uno di loro quando, anziano, non ha più da fare incontri letterari ecc.
Il quinto passo: il protagonista è un pensionato “A sessantotto anni gli piaceva pensare di avere ancora tanta strada davanti. Però non aveva un senso negare che cominciasse a restringersi.” Nel parco fa un incontro particolare, un tizio che gli parla del suo problema con l’alcol. Il quinto passo è raccontare di sé a un estraneo del suo problema… ma c’è un finale a sorpresa.
Willi lo strambo: “A Willi piacevano le nuvole, gli uccelli morti e le lucciole moribonde”, lui è Willi, un bambino di dieci anni. Sarà pure strambo, ma la sorella è crudele.
L’incubo di Danny Coughlin: uno dei racconti lunghi di cui vi dicevo e che ho particolarmente apprezzato. L’uomo fa un sogno strano, scombussolato da quanto ha visto nel suo incubo, si reca sul posto per vedere come stanno le cose: il sogno gli ha mostrato la realtà, una donna è stata uccisa. Lui denuncia il fatto e viene incolpato del crimine. “Non c’è niente di cui preoccuparsi, pensa Danny. Niente di cui avere paura. E non è preoccupato. Non ha paura. È terrorizzato. Ecco cosa.”
Finn: povero Finn, è davvero sfigato all’ennesima potenza! “Per ogni colpo di sfortuna che Dio riservava ai mortali c’era sempre una compensazione doppia.” Già, così diceva sua madre.
Lungo slide inn road: in questo racconto possiamo vedere come ci siano delle differenze generazionali. Sulla falsariga di grano rosso e desperation, dove tra moglie e marito in auto scoppiano sempre delle liti accese. “Stavano andando a trovare una vecchia con un cancro allo stadio terminale, tuttavia Corinne Brown spera di poter fare una crociera…”
Lo schermo rosso: in questo pezzo possiamo rifarci all’invasione degli ultracorpi: “Mi stai dicendo che hai ucciso un’estranea? Una donna che somigliava soltanto alla persona che è stata tua moglie per nove anni?”
L’esperto di turbolenze: un uomo, veniamo a sapere che è obbligato a fare il suo lavoro. Di cosa si tratta? E potrà passare il testimone? “Cominciò a preparare il bagaglio. Non ci volle molto. Gli esperti di turbolenze viaggiavano leggeri.” E qui, l’argomento che tratta i voli, non può fare altro che ricordarmi quanto King odi volare!
Laurie: Laurie è il nome di un cane, quella che ha preso il posto della moglie defunta del protagonista. “Ora avrebbe dovuto sostituire la moglie con una cucciola, per giunta bastarda?” Ma avrà modo di ringraziarla, perché, in un certo senso, gli salverà la vita.
Serpenti a sonagli: l’altro racconto lungo. Ritroviamo un protagonista di un libro ormai vecchissimo: ve lo ricordato Cujo? Il cane sanbernardo che aveva tenuti prigionieri in un’auto una donna col figlio? Ecco, qui torna Vic Trenton, il padre del piccolo morto in quell’auto. Veniamo a sapere che, dopo la separazione, aveva avuto modo di rimettersi insieme alla moglie, la quale è mancata ora da poco. Proprio per questo si ritira in questo posto isolato, dove prendersi tempo per riflettere ed elaborare il lutto. Ma non ne avrà tempo: un’altra avventura lo aspetta, questa volta lui ne sarà il protagonista, perché altri figli reclamano la sua attenzione. “Non accade tutti i giorni di essere presentati a due gemelli morti.”
I sognatori: Un ragazzo è tornato dalla guerra del Vietnam. È bravo a stenografare e per questo viene assunto subito. Mentre è alle dipendenze di un ufficio trova uno strano annuncio: “Scienziato gentiluomo cerca assistente che lo aiuti in una serie di esperimenti.” La curiosità è forte e riuscirà a farsi assumere.

L’uomo delle risposte: che ne direste se, sulla vostra strada, trovaste un tizio che per soli 25 dollari possa darvi tutte le risposte sui dubbi che nutrite? È proprio quello che accade a Phil. Fresco di laurea in giurisprudenza non sa se associarsi allo studio già ben avviato del padre e del suocero, oppure tentare la fortuna in un paesino: “La sua mente oscillava avanti e indietro: paese o città, delle due l’una.” Ma è davvero così semplice?
Ecco i racconti contenuti in questa nuova antologia “You Like It Darker Salto nel buio” di Stephen King. A me ne sono piaciuti alcuni, non necessariamente gli stessi che potrebbero piacere a voi. Ognuno di noi ha davanti il proprio pozzo buio dove saltare. Non per tutti la sensazione è la stessa.
© 2024 Sperling & Kupfer
ISBN 978-88-200-7943-7
Pag. 532
€ 21,90
Written by Miriam Ballerini