“Shinrin-Yoku” di Selene Calloni Williams: è possibile liberarsi dallo stress?
“La visione e la pratica dello Shinrin-Yoku si stanno rapidamente diffondendo nel mondo e si prevede che arriveranno a livelli di grande popolarità nei prossimi anni. Esso rappresenta un bisogno urgente e pressante della popolazione che ha attraversato l’epoca industriale e che adesso si trova in piena era tecnologica.” ‒ Selene Calloni Williams
Che cosa si intende con il termine Shinrin-Yoku ed in che modo questa pratica può rappresentare per l’essere umano un valente metodo contro l’ansia e lo stress? Ce lo spiegano la psicoterapeuta e sciamana Selene Calloni Williams e l’esperto di medicina dell’ambiente Noburu Okuda Dō con il saggio “Shinrin-Yoku l’immersione nei boschi” edito da Edizioni Studio Tesi (Edizioni Mediterranee) nel 2018.
Selene Calloni Williams, alla giovane età di diciannove anni, decise di trasferirsi nell’isola di Sri Lanka per praticare yoga, sciamanesimo e meditazione buddhista. Anni di eremitaggio nella foresta con sveglia alle 4 del mattino, meditazioni, ricezione degli insegnamenti dei maestri (Michael Williams, Venerabile Gata Thera, Reverendo Gotatuwe Sumanaloka Thero), studio del Dhammapada, lavori fisici quali pulire la dispensa e prendere acqua dal pozzo, incontri con i fedeli e digiuno (i monaci eremiti rispettano la regola di non mangiare dopo mezzogiorno).
Un’esperienza di immersione nella natura che ha fortemente caratterizzato i successivi studi di psicologia dando avvio all’idea dell’associazione Voyages Illumination che organizza viaggi, con un gruppo limitato di persone, alla scoperta dei luoghi mistici del pianeta ed alla conoscenza di monaci, sciamani, mistici ed eremiti.
Il saggio suddiviso in due parti intitolate rispettivamente Rigenerarsi nel verde e OMI: One Minute Immersion propone al lettore un primo apprendimento con la pratica dello Shinrin-Yoku, termine coniato in Giappone da M. Tomohide Akiyama, esplicando i benefici, il pensiero immaginale, il rapporto tra l’essere umano e la foresta, le varie meditazioni che si possono attuare (camminata, in piedi, a piedi nudi, seduta, et cetera), consigli di alimentazione, conoscenze sugli elementi, et cetera. Nella seconda parte, invece, sono presentati trenta alberi con i quali è possibile riscoprire una relazione profonda, non solo con una descrizione storico-mitologica della pianta ma anche con le parti utilizzate, le proprietà, l’impiego ed il dialogo immaginale connesso.
Ad esempio per il Mirto (Myrtus communis) si potrà leggere: “Quest’arbuto sempreverde era simbolo dell’amore e di bellezza per gli antichi Greci e Romani, che lo utilizzavano anche in occasione delle feste nuziali. Attorno al mirto ruotano diverse storie e leggende. Nella mitologia greca si narra che Afrodite, uscita senza vesti dal mare, venne inseguita dai satiri (compagni di Dioniso o di Pan, e figure mitologiche maschili che abitano i boschi e montagne, personificazione della fertilità e della forza della natura) e trovò rifugio in un bosco di mirti. Questa pianta è, infatti, simbolo della dea dell’amore e della bellezza, tanto che la ghirlanda intrecciata del mirto fiorito rappresenta Afrodite stessa, la cui presenza si percepisce attraverso il profumo dei fiori. […]”
Attenta conoscitrice del mito e dei simboli, Selene Calloni Williams offre ai lettori consigli per ristabilire una connessione con l’intuizione propria di ognuno di noi che, a causa dello stile di vita presente nelle città, si è affievolito portando ad un punto di crisi spirituale ormai fin troppo evidente.
L’esortazione ad affrontare consciamente il “bagno di foresta” (così si può tradurre letteralmente il termine Shinrin-Yoku) è propedeutica alla comprensione dell’importanza dell’accettazione di disturbi, emozioni o pensieri che riteniamo negativi; l’insegnamento, infatti, è di affrontare ciò che sta all’interno di noi, evitando di lasciarlo nell’ombra per porlo in rilievo nella luce così come la tradizione del Novecento occidentale insegna da Henry Corbin e Carl Gustav Jung a James Hillman.
“C’è sempre un momento quando ti addentri in un bosco in cui senti un cambio dell’energia, come se la vibrazione frenetica del mondo non poetesse più avanzare, d’improvviso ti accorgi di essere avvolto da un alito caldo e umido di pace e profondità. In quel momento «entri il bosco»: entri nel bosco e il bosco entra in te.” ‒ Selene Calloni Williams
Con spiccata sensibilità Selene Calloni Williams, essendo conscia della possibile difficoltà per chiunque di affrontare ‒ sia per motivi di lavoro, familiari od economici ‒ un viaggio sui territori della steppa, sugli altipiani, nei deserti o nelle foreste ha inserito all’interno del saggio un capitolo intitolato L’immersione nella natura stando in città ed in tutto il volume compaiono consigli su come migliorare la propria vita giornalmente con piccoli ma importanti passi. Ovviamente questo non supplisce l’esperienza di un viaggio perché fortemente accrescitiva (qualunque viaggio lo è) per quelle facoltà che in noi risiedono silenti ma che con la pratica possono diventare dialogiche.
“Sedere sulla nuda terra e non essere circondati da altro che dal suono del vento o dal canto degli uccelli dona alla meditazione una straordinaria potenza. […] Il contatto con la natura non favorisce solo salute fisica e mentale, ma anche libertà, illuminazione e risveglio.” ‒ Selene Calloni Williams
Written by Alessia Mocci
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