“In Times New Roman…” album in studio dei Queens of the Stone Age: un arsenale sonoro

In Times New Roman…” è un’opera che si inscrive nella linea evolutiva dei Queens of the Stone Age. Come in un archetipo narrativo, la band utilizza l’ingegnosa struttura precedentemente sperimentata in Like Clockwork (2013), ma con una raffinatezza stilistica ancora più accentuata.

In Times New Roman dei Queens of the Stone Age
In Times New Roman dei Queens of the Stone Age

Rispetto a Villains (2017), che pur presentando un’ampiezza sonora risultava sì capzioso, ma anche limitante, questo nuovo album diviene invece un vero e proprio arsenale sonoro, capace di spaziare con disinvoltura tra le più disparate dimensioni musicali.

Le chitarre, che in passato avevano un ruolo primario, si fanno ora più sfuggenti, quasi a voler cedere il passo a una sezione ritmica sempre più intensa ed energica. La voce di Josh Homme, invece, si staglia prepotentemente, come un faro che guida l’ascoltatore attraverso i meandri sonori delle tracce.

Ciò che colpisce maggiormente in In Times New Roman è la vasta gamma di suoni che la band riesce a evocare, con una padronanza tecnica e stilistica davvero notevole. L’album si configura come un melting pot musicale, in cui ogni traccia rappresenta un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente.

Come in un gioco di specchi, la band riflette se stessa, ma anche la storia del rock, in un’opera che rappresenta uno degli apici creativi della loro carriera.

Nonostante l’album sia caratterizzato da una grande coerenza e da una scrittura di canzoni solide, mancano tracce decisamente eccezionali, come “No One Knows” o “I Sat by the Ocean”.

Tuttavia, In Times New Roman rimane uno dei migliori album rock del 2023, capace di soddisfare la sete di musica degli estimatori del genere.

L’album si apre con “Obscene”, un pezzo che irrompe con un riff di chitarra grezzo e sfacciatamente arrogante, catturando l’attenzione dell’ascoltatore. La voce di Josh Homme si posa delicatamente su una linea di basso timida e percussioni profonde. È un viaggio trionfale delle migliori caratteristiche dei QOTSA, che vengono amplificate dall’aggiunta di una sezione di archi diventando in qualche modo la parte più inquietante.

“Paper Machete” è la traccia più tagliente dell’album. Porta il peso della rabbia, le chitarre seppelliscono la voce di Homme abbastanza da far vacillare l’ascoltatore.

Nel brano si manifesta un’energia punk, con un ritmo aggressivo e melodie penetranti, che incorniciano le istanze di un sarcastico Josh Homme che si scaglia contro un tradimento che ha ucciso il suo amore.

La rabbia del frontman si sgretola in “Negative Space”, pezzo che abbandona l’aggressività per trasmettere angoscia e tristezza, poi “Time & Place”, un glam-hard-rock che conserva molto del rock robotico e dei groove rigidi che erano prevalenti in “Era Vulgaris” (2007).

“Carnavoyer” è una descrizione appropriata dell’accettazione della vita per come è, nonostante il caos che emerge dalle macerie delle difficoltà personali vissute dal frontman Josh Homme durante il recente periodo: un divorzio disordinato, una battaglia per l’affidamento dei figli e una diagnosi di cancro.

La traccia finale “Straight Jacket Fitting” è un’epopea di 9 minuti che descrive in dettaglio l’oscuro mondo di tragedie e traumi percepite da Homme.

Queens of the Stone Age
Queens of the Stone Age

L’album dimostra la maturità e la coerenza della band. L’approccio sperimentale e la ricerca di sonorità fresche e insolite costituiscono da sempre un tratto distintivo dei Queens of the Stone Age, e tale peculiarità si rispecchia in quest’album con grande enfasi. La band ha saputo accogliere ed elaborare le proprie influenze del passato, mantenendo sempre una voce solida e inimitabile, affermando innegabilmente il talento di Josh Homme quale uno dei più grandi musicisti della sua generazione.

 

“In Times New Roman…” (Matador Records 2023)

Tracklist:

  1. “Obscenery” 4:23
  2. “Paper Machete”
  3. “Negative Space”
  4. “Time & Place”
  5. “Made to Parade”
  6. “Carnavoyeur”
  7. “What the Peephole Say”
  8. “Sicily”
  9. “Emotion Sickness”
  10. “Straight Jacket Fitting”

 

Written by Cinzia Milite

 

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