“L’aurora” poesia di Federico García Lorca: un naufragio di sangue

“L’aurora”

Federico Garcia Lorca - poesie - L'aurora
Federico Garcia Lorca – poesie – L’aurora

L’aurora di New York possiede

quattro colonne di fango

e un uragano di colombi neri

che sguazzano nell’acqua imputridita.

 

L’aurora di New York geme

su per le immense scalinate

cercando in mezzo agli spigoli

nardi di angoscia disegnata.

 

L’aurora arriva e nessuno l’accoglie nella bocca

perché là non c’è domani né speranza possibile.

Talvolta le monete fitte in sciami furiosi

traforano e divorano bambini abbandonati.

 

I primi ad affacciarsi comprendono nelle ossa

che non avranno l’eden né gli amori sfogliati;

sanno che vanno al fango dei numeri e di leggi,

a giochi privi d’arte, a sudori infruttuosi.

 

La luce è seppellita da catene e frastuoni

in impudica sfida di scienza senza radici.

Nei quartieri c’è gente che barcolla d’insomnia

come appena scampata da un naufragio di sangue.

 

Federico García Lorca (Fuente Vaqueros, 5 giugno 1898 – Víznar, 19 agosto 1936) è stato un poeta, drammaturgo e regista teatrale spagnolo, che raggiunse il riconoscimento internazionale come figura emblematica della generazione del ’27, un gruppo principalmente di poeti che introdusse le avanguardie artistiche ‒ come il simbolismo, il futurismo e il surrealismo ‒ nella letteratura spagnola con risultati eccellenti, in quella che fu definita la Edad de Plata.

Sostenitore dichiarato delle forze repubblicane durante la guerra civile spagnola, fu catturato a Granada, dove si trovava ad alloggiare in casa di amici, e fucilato da uno squadrone delle forze nazionaliste.

Il suo corpo fu poi gettato “in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande”. I suoi resti non sono mai stati trovati. [Continua a leggere la biografia su Wikipedia]

Lorenzo Spurio scrive sul poeta: “Se è vero che molte sono state le ipotesi attorno alla reale localizzazione dei resti mortali del Poeta  (tra cui quella secondo la quale essi vennero trafugati e inumati a Salto, in Uruguay, sotto un possente monumento che ne celebra il ricordo), secondo Benjamín Amo “le evidenze testimoniali e documentali rendono chiaro il fatto che Federico venne assassinato in un punto concreto”, vale a dire in quel posto nel quale, però, mai si è trovato il suo corpo né tracce dei suoi resti.” [Leggi l’articolo “El enigma Lorca”, documentario di Benjamín Amo]

 

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