“La madre scomparsa” di Emily Gunnis: la paura si insinua da una stanza all’altra
“La madre scomparsa” è un romanzo imperniato sui segreti, sul non sapere, sulla penombra. In copertina troviamo questa domanda: “Quanto sei disposto a scavare nel passato per salvare chi ami?”

Il libro spazia fra il 1945, il 1960 e il 2014.
La scrittrice Emily Gunnis usa queste date, andando avanti e indietro nel tempo, per farci vedere, a frammenti, quanto accaduto prima e quanto sta accadendo ora. Soprattutto quanto di ciò che sta accadendo ora abbia radici negli anni precedenti.
Le madri sono diverse, secondo me, anche se l’autrice, nel titolo vuole indicarne solo una.
Abbiamo Jessie: madre nel presente, che ha appena partorito e, in seguito a una psicosi post partum, fugge con la sua neonata Elisabeth: “I social media erano stati inondati dalle immagini delle telecamere diffuse dalla polizia, in cui Jessie usciva dall’ospedale nel freddo pungente con la piccola Elisabeth avvolta in nient’altro che in una coperta”.
Quindi Iris, sorellastra di Jessie, hanno in comune la madre, ma non il padre; giornalista impegnata anch’essa nella ricerca della fuggitiva. Lei che di bambini ne ha persi in diversi aborti, lei che vorrebbe essere madre e non lo è: “Non poté fare a meno di avvertire la crudele ironia per cui Jessie aveva la sola cosa che lei desiderava più di ogni altra cosa al mondo, eppure stava mettendo in pericolo quel dono prezioso”.
C’è Rebecca, la madre di entrambe le ragazze, Jessie e Iris, che lotta col suo passato, lei che si è trovata nella situazione di assistere alla morte violenta di entrambi i genitori, con un padre che, tornato dalla guerra, soffriva di nevrosi cronica da combattimento e, per questo, picchiava la madre. Quella sera il padre aveva picchiato a morte la madre e, poi, si era sparato: “Non voleva richiamare alla mente il suono della voce del padre, che quando aveva urlato aveva squarciato la tempesta che ululava contro la casa”.
E ancora Harriet, la madre di Rebecca, che scrive un diario su quanto sta accadendo nella sua vita, lei che ha poi sposato Harvey, il figlio del vicino di casa. Con lui ha avuto Jessie, ma le cose non hanno funzionato e ha avuto un’altra unione.
E chi è Cecilia, una signora anziana e in fin di vita che viene trovata mezza congelata su una spiaggia? “Chiudo gli occhi e lascio che la mente torni sulla spiaggia, il posto dove la storia è finita. E dove tutto è cominciato”.
Un giallo dove l’investigatrice è la figlia minore, Iris, alla ricerca della sorella fuggita, ma anche della verità. Sa che Rebecca, la loro madre, ha subito un grave trauma da ragazzina, quando ha visto i genitori morire. Sa che ha avuto anche lei una sorta di depressione post partum che, a quanto pare, ora ha ereditato la figlia.
Anche la madre di Rebecca ha sofferto dello stesso problema; ma quello che nessuno sa è che Harriet non è la vera madre. Cecilia, la donna morente chiusa in una stanza d’ospedale, dice di essere lei la madre di Rebecca.
Un diario che noi lettori sfogliamo nelle varie pagine dedicate nel libro e ci svelerà quanto è accaduto anni addietro.

Gli uomini non fanno una bella figura in questo romanzo: Harvey è ormai un uomo maturo che non ha saputo essere abbastanza forte. Adam, il compagno di Jessie, invece di starle accanto prima del parto, è da qualche parte a fare fotografie. Jacob, il padre di Rebecca, è stato sconfitto dalla guerra che gli ha sottratto la sanità mentale. Il marito di Cecilia è uno che ritiene più importante la propria reputazione della moglie…
Le donne sono guerriere, ma assalite da terribili eventi o pecche. Insomma, è difficile trovare uno dei protagonisti al quale affezionarsi.
Devo ammettere che, la prima parte del libro, l’ho trovata poco chiara, faticavo un poco a seguire tutti i personaggi, del prima e del dopo, cercando di ubicarli. Continuando a leggere è diventato tutto più chiaro e sono riuscita ad appassionarmi alla vicenda. Fino alla fine, fino alla conoscenza di tutto ciò che stava nella penombra.
© 2022 Garzanti
ISBN 978-88-11-60616-1
Pag. 311
€ 19,00
Written by Miriam Ballerini