21^ edizione del Trieste Science + Fiction Festival: il meglio della fantascienza 2021 dal 27 ottobre al 3 novembre, Trieste

Dal 27 ottobre al 3 novembre il grande cinema di fantascienza torna dal vivo: l’edizione 2021 del Trieste Science+Fiction Festival, organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground, porta nel capoluogo giuliano le migliori produzioni di genere fantastico, con oltre 40 anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali e tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo.

Trieste Science + Fiction Festival 2021
Trieste Science + Fiction Festival 2021

Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG, Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Fondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali.

Trieste Science+Fiction Festival è membro ufficiale del board della Méliès International Festivals Federation, fa parte di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema e partecipa ad EURASF, rete europea di festival con focus sul film scientifico.

Quest’anno l’evento avrà luogo con modalità di partecipazione ibrida sia online che dal vivo in tre diverse sale: il Politeama Rossetti e il Cinema Ariston di Trieste e la Sala Web di SciFiClub, la piattaforma streaming permanente curata dal Science+Fiction su MYmovies, sito leader in Italia nell’informazione cinematografica.

In occasione del festival torna anche il Fantastic Film Forum, una serie di eventi dedicati agli operatori professionali del cinema e dell’audiovisivo che per il secondo anno consecutivo sceglie una modalità completamente digitale. Da non perdere il nuovo ciclo di interviste web sul canale YouTube del Festival MondoFuturo, per dialogare con i divulgatori e comunicatori della scienza sul mondo di domani, le esposizioni, i workshop e le iniziative per tutta la famiglia che rendono Trieste Science+Fiction Festival un immancabile viaggio nel futuro per gli appassionati della fantascienza di ogni età.

Per vocazione e per scelta il Trieste Science+Fiction Festival ha in questi ultimi anni dedicato molto spazio e ricerca a film, ospiti ed eventi capaci di raccontare e comunicare al pubblico quanto fosse strategica, per la sopravvivenza del pianeta e di tutte le specie che lo abitano, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale e il rispetto delle buone pratiche.

Anche per l’edizione 2021 il Festival propone una selezione del meglio della fantascienza con anteprime e prime visioni in esclusiva, composta da film italiani e internazionali, documentari scientifici e 5 programmi di cortometraggi. Alla scoperta dei nuovi talenti e delle idee più visionarie, di viaggi fantastici e avventure spaziali, con film provenienti da ogni parte del globo terrestre ed extraterrestre.

La serata di inaugurazione del Festival si terrà mercoledì 27 ottobre alle 20.00 al Politeama Rossetti di Trieste: dopo la cerimonia inaugurale, verrà proiettato in anteprima italiana il film di apertura della 21° edizione, “The Last Journey” di Romain Quirot con Jean Reno, opera francese di fantascienza che affronta importanti tematiche ambientali. Alle 22.30 la serata proseguirà con l’anteprima di “Night Raiders” di Danis Goulet con Amanda Plummer, disponibile anche sulla piattaforma streaming SciFiClub su MYmovies: un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore.

Tra i film in programma al Science 2021 anche “Settlers” dell’esordiente Wyatt Rockefeller, un audace sci-fi western, dove la nuova frontiera di un futuro non troppo lontano è il pianeta Marte, un luogo desolato e polveroso, in cui i nuovi colonizzatori cercano di sopravvivere a questo mondo sconosciuto e, soprattutto, agli uomini spietati che lo abitano. In una remota fattoria sulla frontiera marziana, una famiglia della Terra si aggrappa alla speranza di una vita migliore, lottando per sopravvivere alle insidie del Pianeta Rosso e, soprattutto, agli altri esseri umani.

Arriva a Trieste sempre in anteprima italiana anche “The Pink Cloud”, che segna l’esordio cinematografico della regista brasiliana Iuli Gerbase: uno sguardo acuto e riflessivo per analizzare l’impatto di una misteriosa invasione pandemica sulla vita quotidiana e sulle emozioni delle persone. Il risultato è un film profeticamente rivelatorio, che indaga le conseguenze emotive e psicologiche del lockdown. «Ho scritto la sceneggiatura di “The Pink Cloud” nel 2017» – spiega la regista – «La mia intenzione all’epoca era quella di esplorare i diversi percorsi emotivi di due personaggi costretti a vivere sotto un lungo e surreale lockdown. Con due riferimenti in mente: “L’angelo sterminatore” di Buñuel e “A porte chiuse” di SartreAl centro della trama una misteriosa e letale nuvola rosa che appare in tutto il mondo, costringendo l’umanità a restare a casa. Dopo aver trascorso una sola notte insieme, Giovana e Yago saranno costretti a barricarsi in un appartamento, senza alcuna possibilità di uscita, e a vivere come una coppia mentre passano anni di lockdown condiviso. E mentre Yago vive nella sua utopia, Giovana si sente intrappolata…

Absolute Denial di Ryan Braund
Absolute Denial di Ryan Braund

Spazio all’animazione con “Absolute Denial” di Ryan Braund, che per il suo esordio alla regia firma un incredibile film animato composto da oltre 30.000 fotogrammi disegnati a mano, che racconta le dinamiche tra uomo e intelligenza artificiale, focalizzandosi sulla competizione tra un supercomputer e il suo creatore. Un programmatore ossessivo e geniale sacrifica la sua vita personale e professionale per costruire il computer più potente del mondo. Dopo settimane di isolamento e la sua esistenza ormai in pezzi, l’uomo si ritroverà ad affrontare una macchina molto più intelligente di lui. «Questo film è iniziato come un progetto molto personale e appassionato» – dichiara il regista – «A causa della pandemia e del confinamento, sono stato in grado di concentrarmi sull’intricato disegno a mano: oltre 30.000 fotogrammi di animazione! Il film non è solo una celebrazione dell’animazione, ma anche di ciò che può essere creato da remoto e in circostanze avverse».

“Strawberry Mansion” di Kentucker Audley e Albert Birney ci porta invece in un futuro non troppo lontano, in cui uno stato orwelliano controlla tutto e monetizza ogni esperienza umana, riscuotendo tasse persino sui sogni della popolazione. In questo mondo distopico in cui il governo registra e tassa qualunque emozione, il mite agente governativo James Preble si reca in una remota fattoria per controllare i sogni di Arabella “Bella” Isadora, un’anziana ed eccentrica artista. Entrando nel vasto archivio di VHS di Bella, che contiene una vita di sogni, Preble si imbatte in un segreto che gli offre una possibilità di amore e anche una speranza di fuga.

Il film “Mad God” rappresenta il ritorno a Trieste di Phil Tippett, già premio Asteroide alla carriera nel 2019, con il primo vero e proprio lungometraggio diretto dal mago degli effetti speciali dopo una gestazione trentennale. Il film verrà presentato fuori concorso al festival triestino in anteprima italiana. La carriera di Phil Tippett, pioniere dell’industria dell’animazione e degli effetti visivi, include due Oscar e sei candidature, un BAFTA, due Emmy e i prestigiosi premi Winsor McCay e George Méliès, e attraversa ogni pietra miliare della storia moderna degli effetti visivi, dalle iconiche creature di “Guerre Stellari” al rivoluzionario matrimonio fra tecnologia digitale e stop motion in film come “Robocop”, fino ai dinosauri di “Jurassic Park” e agli insetti giganti di “Starship Troopers”.

In calendario anche il documentario inglese “Alien on stage” delle registe Danielle Kummer e Lucy Harvey, che racconta in anteprima italiana l’incredibile storia vera alla Full Monty di un gruppo di autisti londinesi che decidono di mettere in piedi una sgangherata versione teatrale del capolavoro fantascientifico di Ridley Scott: uno spettacolo del tutto amatoriale e oltremodo bizzarro, che arriverà fino al prestigioso palcoscenico di un Teatro del West End di Londra.

L’iconica Barbara Crampton, indimenticata protagonista di “Omicidio a luci rosse”, “Re-Animator” e “From Beyond – Terrore dall’ignoto”, arriva sugli schermi del Trieste Science+Fiction Festival con “Jakob’s Wife” di Travis Stevens, pluripremiata commedia horror in anteprima nazionale che la vede nel cast insieme a Larry Fessenden. Anne è la moglie del Reverendo Jakob Fedder, zelante pastore di una piccola città: la loro vita confortevole subirà un brusco cambiamento quando lei deciderà di incontrare un vecchio amore… Un incontro da cui ricaverà due strani morsi sul collo, insieme a una forza sovrumana e una fame atavica.

Arriva sempre in anteprima italiana l’horror “Vampir” di Branko Tomović, che prende spunto da fatti di cronaca accaduti in Serbia agli inizi del diciottesimo secolo, che hanno poi alimentato miti e leggende intorno alla figura del vampiro. Un uomo di Londra arriva in un piccolo villaggio remoto in Serbia per occuparsi del cimitero. Comincia ad avere visioni da incubo e sospetta che gli amichevoli abitanti del villaggio abbiano un’intenzione più sinistra nei suoi confronti.

Spostiamoci in Sud Africa con “Gaia”, esordio nel lungometraggio di Jaco Bouwer, un horror ecologico che racconta il dramma della sopravvivenza. Durante una missione di sorveglianza in una foresta primordiale, Gabi, una guardia forestale, incontra due survivalisti che vivono come in un mondo post-apocalittico. Il ragazzo e il filosofico padre sembrano seguire una loro religione e avere una relazione misteriosa con la natura.

Night Raiders di Danis Goulet
Night Raiders di Danis Goulet

In anteprima italiana sarà anche “Night Raiders” di Danis Goulet, un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore. Siamo nell’anno 2043: nel Nord America uscito dalla guerra, l’occupazione militare controlla città private di ogni diritto, e anche i bambini sono diventati proprietà dello Stato. Niska, un’indigena Cree, decide di unirsi a una banda clandestina di vigilanti per infiltrarsi in un’accademia di Stato per bambini e riavere sua figlia.

La regista, sceneggiatrice e attrice Sabina Guzzanti presenterà il suo romanzo d’esordio “2119. La disfatta dei sapiens” (HarperCollins, 2021) al pubblico del festival domenica 31 ottobre alle ore 17.30 presso il Cinema Ariston. Sabina Guzzanti sarà presente alla manifestazione triestina anche in veste di giurata per il Premio Asteroide, riconoscimento internazionale per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti. Un romanzo che da un lato guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Farenheit 451) e dall’altro affronta temi di straordinaria modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia: un debutto letterario ironico, visionario e appassionante, in grado di cogliere questioni fondamentali e far riflettere. È il 2119 e la situazione, sul pianeta Terra, non è delle migliori: dopo una lunga serie di catastrofi ambientali, pandemie e sconvolgimenti di ogni sorta i superstiti sono stati costretti a sottomettersi a un regime ingiusto ma stabile, liberamente ispirato al feudalesimo. La società è formata da un centinaio di milioni di arcimiliardari onnipotenti e tre miliardi di migranti ambientali senza diritto di voto, raggruppati in grandi campi di accoglienza, sui lembi di terra risparmiati dall’innalzamento delle acque.

SWISS FILMS, l’ente di promozione per i film svizzeri all’estero, in collaborazione con la 20° edizione di NIFFF (Neuchâtel International Fantastic Film Festival) presenta una selezione di cortometraggi e lungometraggi di genere fantastico che verrà mostrata in anteprima al Trieste Science+Fiction Festival 2021. La selezione Swiss Fantastic Films on Tour raccoglie 14 opere originalissime suddivise in 7 film e 7 cortometraggi, mettendo in risalto la varietà di un genere che negli ultimi anni ha conosciuto una vera e propria rinascita, esplorando mondi sconosciuti capaci di stravolgere la nostra percezione del reale e di ispirare la nostra immaginazione.

Tra i film in programma al festival triestino due classici della fantascienza svizzera degli anni ‘60 e ‘70, recentemente masterizzati: “La vergine di Shandigor” (1967) di Jean-Louis Roy, un’originale avventura fantaspionistica alla 007 che vede protagonista uno scienziato alle prese con armi atomiche e oscuri poteri forti, insieme a “Grauzone” (1979) di Fredi Murer, un intrigante mockumentary in cui una giovane coppia dovrà affrontare una misteriosa epidemia che il governo cerca di insabbiare. Un ritratto impressionante della società del controllo elvetica che prefigura i movimenti di rivolta a Zurigo del 1980.

In calendario a Trieste anche le anteprime di cinque film che, nel corso degli anni 2000, hanno segnato una vera e propria affermazione della fantascienza elvetica, recuperando il genere fantastico in tutte le sue molteplici declinazioni attraverso visioni originali e personalissime.

Apocalypse di Tim Fehlbaum
Apocalypse di Tim Fehlbaum

Nel film “Apocalypse” (2011) il regista Tim Fehlbaum mette in scena una battaglia per la sopravvivenza, in un futuro in cui una tempesta solare ha reso la Terra inabitabile e dove infuriano guerre per il possesso dell’acqua. In “Chimères” (2013) di Olivier Beguin il protagonista comincia a subire strani cambiamenti a seguito di una trasfusione di sangue. L’oscuro “Tiere – Animals” (2017) di Greg Zglinski vede protagonista una coppia in crisi che, dopo aver investito una pecora lungo una strada di montagna, si ritroverà al centro di una serie di eventi sinistri e inquietanti che culmineranno in uno stato di allucinazione. Con “Les Particules” (2019) il regista Blaise Harrison esordisce sul grande schermo con un riuscitissimo teen movie che unisce sci-fi e fisica quantistica, in cui un gruppo di liceali è alle prese con uno strano fenomeno legato a un acceleratore di particelle. Completa la selezione dei lungometraggi il film di Simon Jaquemet “The Innocent” (2018), un viaggio allucinante all’interno della mente umana, durante il quale la protagonista vede il suo mondo andare in pezzi a causa dell’improvviso ritorno di un suo vecchio amante.

Torna la sezione speciale dedicata alle produzioni fantastiche e fantascientifiche made in Italy, tra cortometraggi e film in anteprima: Spazio Italia, la sezione dedicata ai protagonisti e alle produzioni del cinema fantastico nostrano con classici e lungometraggi, accanto a cortometraggi e web series (Spazio Corto).

Sabato 30 ottobre alle ore 14.30 al Cinema Ariston al via il primo appuntamento dedicato ai cortometraggi made in Italy di Spazio Corto. Alle 16.00 seguirà la proiezione in anteprima assoluta del mediometraggio in lingua friulana “Salvadis”, diretto e prodotto dal fumettista Romeo Toffanetti, che racconta un mondo funestato da un’epidemia, in cui un remoto paese racchiuso fra le montagne sembra essere l’ultimo baluardo dell’umanità. Alle 17.00 sempre all’Ariston verrà proiettato “La Terra dei figli” di Claudio Cupellini, tratto dalla graphic novel di Gipi: il viaggio coraggioso di un ragazzo attraverso un’Italia post-apocalittica. Alle 22.00 sarà la volta di “Inferno rosso. Joe D’Amato sulla via dell’eccesso” di Manlio Gomarasca e Massimiliano Zanin, documentario sulla figura di Aristide Massaccesi, in arte Joe D’Amato, artigiano della settima arte e maestro del cinema di genere. Domenica 31 ottobre sempre alle 14.30 al Cinema Ariston secondo appuntamento con i cortometraggi italiani di Spazio Corto. Alle ore 19.30 la serata prosegue all’Ariston con l’anteprima mondiale del film “A volte nel buio” di Carmine Cristallo Scalzi, in cui una comunità affetta da una misteriosa malattia sembra aver trovato una speranza nel piccolo Giacomo, un bambino “sano”, vedendo in lui una possibile redenzione e salvezza. Ma il suo rapimento scatenerà terribili conseguenze…

Il festival si prepara a festeggiare quattro anniversari spaziali, celebrando quattro pietre miliari del genere sci-fi attraverso una serie di imperdibili proiezioni dal vivo. Il primo anniversario sarà quello di “1997 – Fuga da New York” (1981), capolavoro di John Carpenter e intramontabile cult fantascientifico che quest’anno compie i suoi primi 40 anni: il film verrà proiettato in occasione del Trieste Science+Fiction in versione 4K lunedì 1° novembre alle 11.00 al Rossetti. Una pellicola con cui tutta la cinematografia di genere ha dovuto fare i conti, mentre personaggi, dialoghi e ambientazioni restano impressi nella memoria collettiva. Su tutti, l’iconico protagonista Jena Plissken (Snake nella versione originale), interpretato da Kurt Russell. Uno degli anti-eroi più amati e imitati della storia del cinema, che si muove in una New York – divenuta un enorme carcere di massima sicurezza – cupa e spettrale, dove risiedono più di 3 milioni di criminali. In questo inferno sulla terra viene inviato il genio del crimine Jena Plissken: una missione in solitaria pericolosa tanto quanto i residenti della città, che ha l’obiettivo di salvare il Presidente americano, precipitato mentre era in volo verso un summit internazionale. Nel 2021 spegne le sue prime 40 candeline un altro immarcescibile cult del 1981, che il festival triestino si prepara a festeggiare con una proiezione sempre in versione 4K domenica 31 ottobre alle 11.00 al Politeama Rossetti: “Un lupo mannaro americano a Londra” diretto e sceneggiato da John Landis. Pietra miliare del new horror, il film è un mix riuscitissimo tra terrore e humor nero, che ha rivoluzionato la figura del licantropo sul grande schermo, qui reso indimenticabile anche grazie al prodigioso make up e agli effetti speciali di Rick Baker, che venne insignito del premio Oscar al miglior trucco nel 1982. Al centro della vicenda due studenti americani, David (David Naughton) e Jack (Griffin Dunne), turisti in Inghilterra che si smarriscono nella brughiera. Qui vengono assaliti da un lupo che emerge dalla nebbia: l’animale uccide Jack e ferisce gravemente David, che si risveglia in un ospedale di Londra ancora in stato di shock e incapace di comprendere cosa sia accaduto…

In programma anche la versione restaurata di “La morte in diretta” (1980) di Bertrand Tavernier, in omaggio al regista francese scomparso quest’anno e vincitore dell’Asteroide d’oro nel luglio del 1980 in occasione del diciottesimo Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste. Appuntamento mercoledì 3 novembre alle 11.00 al Cinema Ariston. Il film di Tavernier è un’amara parabola in chiave fantascientifica sulla morte come intrattenimento e sulla manipolazione dell’individuo da parte dei mass media, magnificamente interpretata da Romy Schneider, Harvey Keitel, Harry Dean Stanton e Max von Sydow. Anticipando di almeno vent’anni l’era dei reality show, il film racconta la vicenda della scrittrice Katherine (Romy Schneider) alla quale è stata diagnosticata una malattia terminale. Un produttore televisivo le offre un contratto per filmare in esclusiva la sua morte: lei prima accetta, ma poi decide di fuggire. Sulle sue tracce arriva Roddy (Harvey Keitel) che si è fatto impiantare nel cervello una micro-telecamera per filmare tutto ciò che guarda.

THX 1138 di George Lucas
THX 1138 di George Lucas

Arriva al Trieste Science+Fiction Festival anche “L’uomo che fuggì dal futuro – THX 1138” (1971), film d’esordio di George Lucas con protagonista Robert Duvall, che verrà proiettato in versione restaurata martedì 2 novembre alle 16.00 al Cinema Ariston in occasione dei suoi primi 50 anni dall’uscita nelle sale. Con spunti e rimandi ad autori come Ray Bradbury, George Orwell e Aldous Huxley, il regista di “Guerre Stellari” realizza un film d’esordio da lui stesso definito di “fantasociologia”, rielaborando un progetto presentato per la sua tesi di laurea alla UCLA. In un futuro distopico del XXV secolo la razza umana vive in un mondo sotterraneo controllato da computer dove le emozioni sono proibite, e l’assunzione di droghe che obnubilano la mente è obbligatoria. Tutte le persone sono state private del loro nome, sostituito da un codice alfanumerico. Ma un uomo, THX 1138, decide di rifiutare segretamente le droghe prescritte e commette quello che è un crimine capitale contro lo stato: innamorarsi.

Anche per la 21° edizione il festival conferma Education Program, il progetto dedicato a studenti, famiglie e insegnanti con un ricco calendario di eventi dal vivo. L’Education Program lavora da anni allo sviluppo e allo studio di una Media Education che, grazie al linguaggio del cinema, dei videogiochi e dei fumetti, mette al centro la riflessione analitica sulla complessità delle immagini più che la loro mera fruizione o l’utilizzo strumentale che spesso se ne fa nei contesti educativi e di edutainment. Obiettivo del progetto è quello di offrire a bambini, ragazzi e adulti la possibilità di vivere, a volte per la prima volta, un’esperienza di percezione del mondo che può emozionare, fare riflettere e talora, come accade grazie a certe grandi storie narrate dalla fantascienza, di interrogarsi sul nostro tempo, sulle sue urgenze e i fantasmi che infestano la strada che conduce al futuro e ad altri mondi migliori e possibili.

Il ricco cartellone di visioni e laboratori, dentro e fuori la sala cinematografica, quest’anno prenderà il via già martedì 26 ottobre, quando al Cinema Ariston di Trieste gli studenti delle scuole primarie e delle secondarie di primo grado della città parteciperanno alla matinée di “Moonbound” di Ali Samadi Ahadi. Questo film di animazione ricco di azione e irresistibili invenzioni visive parla di coraggio, amicizia, crescita e di come il nostro pianeta vada protetto a ogni costo, seguendo le vicende di un timido e imbranato ragazzo alle prese con un’avventura incredibile: andare sulla Luna per recuperare la sorellina rapita. Presentato in anteprima nazionale, sarà arricchito dal commento di Paolo Fedrigo (ARPA FVG Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale).

Di ben altra atmosfera, e tra le più cupe mai create dal cinema contemporaneo sci-fi, è invece “1997: Fuga da New York” di John Carpenter, che sarà proposto agli studenti delle scuole superiori di secondo grado venerdì 29 ottobre, sempre all’Ariston. Questo capolavoro di tensione e distopia, con protagonista Jena Plissken (Kurt Russell) alle prese con una lotta all’ultimo minuto per salvare la sua pelle e quella del presidente degli Stati Uniti d’America in una città-carcere da cui è impossibile uscire, è una pagina di cinema straordinaria che parla di potere, povertà e violenza nella società occidentale e che verrà interpretata, dopo la visione, dal critico Paolo Zelati.

A queste matinée che segnano un importante e significativo ritorno al cinema in presenza da parte delle scuole, si aggiunge uno speciale evento legato all’anteprima del film “Witch Hunt” di Elle Callahan. Destinato alle classi quinte delle scuole superiori di secondo grado, quest’opera che narra una tremenda “caccia alle streghe” del XXI secolo con protagoniste delle teenager, è una profonda ed eccezionale esperienza di riflessione sulla crescita, la libertà, l’essere donna e le regole di inclusione ed esclusione imposte dalla società con cieca ferocia.

La proposta targata Education Program ideata e destinata alle scuole proseguirà per tutta la stagione invernale, quando studenti e docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado d’Italia potranno partecipare a uno speciale pacchetto di lezioni che tra incursioni nel cinema e nella letteratura della fantascienza consentiranno di conoscere da vicino tutte le qualità di un genere che da Méliès a “Dune” è capace tanto di coinvolgerci quanto di farci riflettere.

Allargando lo sguardo oltre le pareti scolastiche, al pubblico più ampio delle famiglie, inoltre, l’Education Program completa il suo cartellone con due attività. La prima, “Il regista pratico e gli effetti speciali”, in programma domenica 31 ottobre alle ore 16.00 al Cinema Ariston, è destinata a bambini e adulti di tutte le età. Cosa distingue un regista pratico da un creatore di effetti speciali? Marcello Baretta risponde a questa domanda riportando in vita il celebre personaggio-icona del cinema fantascientifico anni ’80 E.T. l’extraterrestre grazie all’impiego della tecnologia animatronica. L’esito di questo esperimento sarà un vero e proprio spettacolo per bambini e adulti di tutte le età!

La seconda, il “Piccolo laboratorio per scoprire tutte le sfumature del cinema” in programma il 2 novembre alle ore 11.00, sempre all’Ariston, proporrà ai bambini dai 6 ai 9 anni e ai loro genitori di addentrarsi nell’universo di colori, suoni ed effetti visivi generati dall’animazione digitale per imparare a decifrarlo e vivere così una vera e propria esperienza di educazione alla visione che è tanto divertente quanto pedagogica. Nel corso del laboratorio saranno mostrati i cortometraggi “Microtopia”, realizzato da un team di ben 6 autori, e “Me, a Monster?” della regista Belinda Bonan.

The Last Journey di Romain Quirot
The Last Journey di Romain Quirot

Come ogni anno, una significativa selezione dei film appartenenti a quella ufficiale del festival andrà a comporre un percorso di visione per bambini e famiglie (4 i titoli: oltre al già citato “Moonbound”, ci sono “The Last Journey” di Romain Quirot, “Junk Head” di Takahide Hori e “Alien on stage” di Danielle Kummer e Lucy Harvey) e uno per ragazzi dai 14 anni in su (ben 16 i titoli, tra classici e contemporanei) offrendo così la possibilità di (ri)scoprire il miglior cinema di fantascienza sul grande schermo e arricchire mente e occhi per superare, visione dopo visione, i limiti del proprio sapere e del proprio sentire sui temi più urgenti del nostro tempo: ambiente, mai così presente nei film di questo anno, crescita, autodeterminazione, e tanto altro ancora.

Per seguire il festival della fantascienza online saranno disponibili due diversi pass, biglietti virtuali che consentiranno al pubblico di salire sulla navicella del Trieste Science+Fiction Festival per un viaggio verso le infinite meraviglie del possibile e il caleidoscopico mondo della fantascienza e del fantastico. Nello specifico, sarà possibile acquistare nella Sala Web di SciFiClub sulla piattaforma MYmovies il pass Raggi Fotonici (il motto del festival urlato sempre prima delle proiezioni dai fan del TS+FF) per vedere tutti i film su MYmovies.it (costo: 9,90 euro), oppure il pass Raggi Fotonici Club che include anche un mese di abbonamento a ScifiClub, la piattaforma streaming per i fan della fantascienza curata dal Trieste Science+Fiction (costo: 12,90 euro).

Sabato 30 settembre dalle 10 alle 13.30 al Café Rossetti si svolgerà un viaggio interstellare in 4 stazioni (spaziali) attraverso gli eoni del tempo alla scoperta dell’universo dei FantAutori triestini e della produzione letteraria locale di genere. Introduce e coordina Fabio Pagan, giornalista e divulgatore scientifico

Si comincia alle 10.00 con “La Trieste del futuro un poco tanto americana”, presentazione del libro “C’era una volta… Triestewood” di Andrea Martinis (editore Bora.La). Modera l’incontro il giornalista musicale Ricky Russo, vincitore del premio letterario “Salva la tua lingua locale”. Oltre all’autore Andrea Martinis sarà presente anche l’editore Diego Manna, autore di libri e giochi su Trieste e il suo dialetto. Trieste, 2039. Eric, triestino in declino, richiama in città il suo vecchio compare di bevute Furio, da anni ritiratosi in meditazione in un monastero in Grecia, con una richiesta di aiuto: la città è nelle mani dell’industria cinematografica americana che ne ha snaturato l’identità. Riuscirà a ripristinare la Triestinità, o dovremo abituarci a vedere al cinema titoli come “L’ammutinamento dell’Ursus”, “Un tram chiamato desiderio” e “Gangs of Largo Barriera”?

Alle ore 10.45 sarà la volta di “Storie di natura fantastica e dintorni”, presentazione del libro “Antologia dell’invisibile e altre meraviglie” di Massimo Pandolfi, a cura di Silvia Milani (In.edit Edizioni), con moderatore lo scrittore Maico Morellini, vincitore del Premio Urania 2010 e del Premio Italia 2019, e saranno presenti l’autore Massimo Pandolfi, naturalista e scrittore, autore di racconti e saggi nell’ambito della letteratura fantastica e di fantascienza, e la curatrice del volume Silvia Milani. Una silloge di racconti e altri scritti sui molti versanti della fantascienza e del fantastico naturalistico. Storie di zoologia e botanica, creature dell’immaginario e del nostro passato antropologico pubblicate nell’arco di sessant’anni (più alcuni inediti). Il tutto, impreziosito dalle evocative illustrazioni di Hernàn Chavar.

Alle 11.30 al via “Fantascienza di confine” – Presentazione del libro “FantaTrieste” di AA. VV. a cura di Roberto Furlani (editore Kipple Officina Libraria), con moderatore lo scrittore di fantascienza, spionaggio e fantasy Fabio Novel, collaboratore del Delos Network. Tra gli ospiti: il curatore Roberto Furlani, scrittore e fondatore della rivista telematica “Continuum”, e gli autori Lorenzo Davia, vincitore del Premio Viviani 2019, e Fabio Aloisio, premio Urania Short 2019. Risulta quasi naturale che Trieste sia permeata da una vocazione fantascientifica, in quanto essa stessa città di confine. Non tanto geografico, quanto uno spartiacque tra due aree del sapere che la impreziosiscono esattamente alla stessa maniera nella quale impreziosiscono la fantascienza. Dieci storie di fantascienza triestina, dieci essenze di una città che respira il futuro e il limite come forse nessun altro luogo in Italia.

Alle 12.15 ultimo appuntamento con “La fantascienza lisergica” – Presentazione del libro “Dune. Tra le sabbie del mito” di Filippo Rossi (editore NPE), con moderatori Raimondo Pasin, pittore, fumettista, scenografo, grafico, incisore e illustratore, e Simonetta Cusma, artista e insegnante di Arte e immagine – Saranno presenti l’autore Filippo Rossi, creatore di Living Force Magazine, vincitrice del Premio Italia 2013 e 2016 come miglior fanzine italiana di science fiction e consulente alla traduzione dei romanzi ufficiali di Star Wars nella collana Oscar Fantastica. Ambiente e personaggi, storia e avventura di un mito letterario vengono affrontati per la prima volta in modo analitico da questo saggio. Dopo anni di preparazione, il volume di Filippo Rossi segue le messianiche tracce tra le dune di Paul “Muad’Dib” Atreides e dei suoi figli per comprendere l’ossessione e distinguere le visioni dai miraggi nascosti nelle sabbie. Ingresso libero con Green Pass.

Mercoledì 3 alle 18.00 all’Ariston si terrà l’incontro a ingresso gratuito “Dal Millennium Falcon alla spada laser, cosa è “fanta” e cosa è “scienza”. Era il 1977 quando il mondo scoprì una galassia lontana lontana, ricca di pianeti e tecnologie di ogni tipo. Iperspazio, pistole laser, droidi, porti spaziali e una misteriosa Forza capace di connettere tutti gli esseri viventi… Quanto la fantascienza ha attinto dalla scienza reale per ricreare questi mondi e civiltà? Quanto costerebbe realizzare il Millennium Falcon? E riusciremmo a pilotarlo in una fascia di asteroidi?

Nato quest’anno dalla collaborazione tra URBAN Photo Awards, promosso dall’Associazione culturale dotART e La Cappella Underground, il premio Trieste Science+Fiction Festival ha visto in gara oltre 70 fotografie artistiche liberamente ispirate alla fantascienza nel quotidiano. Il fotografo americano Harry Giglio, già vincitore assoluto dell’edizione 2020 di URBAN Photo Awards, si è aggiudicato il Premio speciale Trieste Science+Fiction Festival – URBAN 2021 con il suo scatto Time Traveler. Harry Giglio è un fotografo pubblicitario e regista di video, specializzato in fotografia editoriale, aziendale, lifestyle e ritrattistica. Vive e lavora a Pittsburgh, in Pennsylvania.

La giuria, composta da Daniele Trani, Lorenzo del Porto e Daniele Braida, ha motivato così la sua scelta: “Sembra un fotogramma di un film Time Traveler. Con una messa in scena sobria ma elegante, un’ottima composizione del fotogramma e un uso della luce semplice ma molto efficace, Giglio ci fa viaggiare all’interno di questa carrozza di un treno fuori dal comune, come si evince dal titolo. I viaggiatori sono immersi nei loro pensieri, ma la presenza dell’autore è rivelata dallo sguardo in macchina del personaggio in primo piano; questo espediente meta-cinematografico aiuta lo spettatore a essere ancora più partecipe della scena, come se fosse anch’esso uno dei passeggeri di questa sorta di Galaxy Express.”

Sempre al Rossetti dal 27 ottobre al 1° novembre saranno esposti i poster ufficiali 2021 realizzati da al talento dell’illustrazione italiana Alessandro Pautasso, in arte Kaneda, che vanta importanti riconoscimenti e collaborazioni tra cui il New York Times, Disney, NBA, Warner Bros, Sony, Universal e Greenpeace.

La Galleria Tivarnella Art Consulting (Via Tivarnella, 5) dal 29 ottobre al 13 novembre ospiterà la mostra sempre a ingresso gratuito, dedicata ai soggetti delle opere di Baloh, tratti dal mondo cinematografico, basati sul connubio tra vista e udito: frammenti di colore si associano a bit musicali. Si generano così immagini che definiscono una narrazione ibrida tra pittura, suono e cinema. Orari: mercoledì-venerdì 16.00-20.00, sabato 11.00-13.00 e 16.00-20.00.

A ingresso gratuito anche la mostra “Ecocalypse di Bojan Mitrović”, che si terrà in via Molino a Vento, 72 III piano dal 26 ottobre al 6 novembre (orari 17.00-19.00). Un dialogo tra la Rivelazione di S. Giovanni di Dürer e le attuali e future conseguenze del riscaldamento globale. Perché è lecito aspettarsi il collasso della civiltà ben prima della nostra estinzione come specie e come ciò potrebbe accadere? I disegni restituiscono la visione personale dell’artista, apocalisse nel senso originario del termine: rivelazione.

 

Info

Sito Trieste Science + Fiction Festival

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2 pensieri su “21^ edizione del Trieste Science + Fiction Festival: il meglio della fantascienza 2021 dal 27 ottobre al 3 novembre, Trieste

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