“Sei tu la mia ossessione” di Ninni Schulman: l’amore è magia senza alcuna via di fuga
“Sei tu la mia ossessione” è un thriller psicologico ambientato in Svezia, dove vive la scrittrice, Ninni Schulman.
Un libro che ho letto tutto d’un fiato, perché cattura e t’incuriosisce. Perché niente è quello che sembra e, leggendo, il lettore immancabilmente si fa delle idee, ma viene anche sorpreso da dubbi che, nelle pagine precedenti, non aveva.
A chi è riferita la frase che troviamo sulla copertina?
“Pensava fosse una grande storia d’amore. Ma nessuno può vivere con una persona di cui ha paura”.
Forse si riferisce a Pål, che scrive in prima persona questo libro, dal suo letto d’ospedale dove è ricoverato in seguito all’amputazione della gamba. Vedovo, dopo che sua moglie è morta di una brutta malattia.
Troviamo i suoi pensieri, la fatica della riabilitazione e della ripresa.
Il suo grande amore per Iris, conosciuta in metropolitana dove lui lavora. Lei passa sempre di lì, di corsa dopo il lavoro, per tornare a casa.
O si riferisce a Iris?
Reduce da una storia d’amore andata male, con le sue amiche che la rimproverano di buttarsi sempre a capofitto, dando troppo ascolto alle sue emozioni.
I capitoli sono nominativi: Pål e Iris.
Iris è scritto in terza persona, e narra tutta la vicenda dell’innamoramento, della sua incredibile fortuna ad avere incontrato un ragazzo sensibile, attento come Pål. Quasi non sembra vero!
La loro storia d’amore esplode, fuoriuscendo dalle pagine, quasi sommergendo il lettore.
Iris è molto tecnologica, posta tutto quello che le accade sui social, mentre Pål è contrario a questa esibizione della propria vita.
Interessante una frase che si riferisce proprio a questo argomento: “I social sembrano rappresentazioni in cui tutti vogliono farsi vedere e però quello che si vede non è la vita reale. Tutti sono attori protagonisti del proprio spettacolo che però nessuno ha il tempo di guardare”.
I loro unici contrasti escono solo quando si tratta questo argomento. Sembra proprio la coppia ideale.
Eppure ci sono delle ombre… il passato di Pål, con la madre abbandonata dal padre e la morte della sua sorellina caduta da una scogliera.
E Iris, con un padre schizofrenico e la sua paura di averne ereditato i tratti.
La Schulman ha un modo di scrivere metodico, procede passo dopo passo, senza sovrapporre, senza confondere. Si nota che ha un piano ben preciso e che lo sta seguendo punto per punto. Eppure tutto questo non rende affatto noioso il romanzo, anzi! È scritto in modo che sia una vera e propria istigazione a continuare a leggere!
Iris comincia a stare male. Dapprima sono malesseri fisici, poi tutto ciò la condiziona sempre più mentalmente. Pål le è sempre vicino, anche troppo vicino. A un certo punto si sente quasi il fastidio causato da lui per questa troppa invadenza.
Ed è a questo punto che le carte si mischiano e i dubbi cominciano ad affollare la mente del lettore. Che sta succedendo? Iris sta impazzendo? Oppure è Pål ad avere qualcosa che non va?
Ma no, deve essere Iris perché lui è in ospedale, dopo che è stato ferito gravemente.
No, no, deve essere Pål, perché Iris ne ha paura …
Al lettore vengono fatti solo assaggiare dei miseri bocconi di verità, perché la fetta più grossa della torta la scrittrice la tiene per sé, per il suo finale.
© 2021 Marsilio Editore – Farfalle –
ISBN 978-88-297-0702-7
Pag. 334
€ 17,00
Written by Miriam Ballerini