Open Innovation: binomio ricerca ed impresa, un progetto di Maire Tecnimont e Luiss

La ricerca è l’atto di percorrere i vicoli per vedere se sono ciechi.– Plutarco

Maire Tecnimont - l'inaugurazione della cattedra Open Innovation alla Luiss
Maire Tecnimont – l’inaugurazione della cattedra Open Innovation alla Luiss

Lunedì 2 dicembre 2019 presso il LOFT Luiss si è tenuta l’inaugurazione della cattedra di Open Innovation dell’Università Internazionale degli Studi Luiss Guido Carli che ha visto la partecipazione del Rettore Andrea Prencipe, del Presidente ed azionista di maggioranza di Maire Tecnimont Fabrizio Di Amato, della Professoressa Luiss di Consumer behavior Simona Romani, di Henry Chesbrough della Luiss University and University of California, dell’Amministratore delegato di Maire Tecnimont Pierroberto Folgiero e della giornalista de Il Messaggero Maria Latella che ha moderato il dibattito. Presente anche la Vicepresidente della Luiss Paola Severino che ha coinvolto il pubblico con delle considerazioni conclusive.

La cattedra di Open Innovation è stata finanziata da Fabrizio Di Amato e ha lo scopo di ricercare partnership “non ovvie” rispetto alla consuetudine della collaborazione per l’innovazione. In un mondo profondamente mutato dall’uso della tecnologia e dei rapporti sociali, anche le aziende devono mutare e stare al passo con i tempi e Maire Tecnimont (Gruppo industriale multinazionale leader nell’ingegneria impiantistica, nel settore degli idrocarburi, e nella ricerca di energie rinnovabili e green chemistry) ha ben presente questa necessaria rigenerazione.

L’inaugurazione di questa cattedra rappresenta un ulteriore passo avanti verso la Open Innovation, una vera e propria Rivoluzione Copernicana per le industrie di ogni settore. Credo, infatti, che oggi più che mai sia necessario un approccio open-minded che porti ad un’evoluzione delle Società da organizzazioni ‘chiuse’ ad organizzazioni ‘aperte’.” – Fabrizio Di Amato all’evento di inaugurazione

Open Innovation guarda oltre ed è un cantiere aperto nel quale le partnership possono offrire idee e competenze nuove, non convenzionali.

Le aziende, dunque, avranno la possibilità di aprirsi maggiormente al mercato con obiettivi altri che scrutano la società e l’ambiente sotto un binomio di ricerca ed impresa che porta ad un totale ripensamento dei canali di trasmissione che oggi viaggiano su strade digitali, sui social network, con gli influencer con una sorta di passaparola.

Le cosiddette “competenze inaspettate” sulle quali non si aveva mai ragionato prima, diventano oggetto di studio e portano nuova vivacità nel fare impresa.

Fabrizio Di Amato - Luiss - Open Innovation
Fabrizio Di Amato – Luiss – Open Innovation

La cattedra di Open Innovation illustra precisamente quanto un’azienda debba controllare i processi di innovazione dalla start-up al mercato globale.

“Se l’innovazione è basata sulla capacità di cambiare mentalità, in modo tale da affrontare le sfide poste dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità, dobbiamo, quindi, creare un ecosistema che coinvolga i diversi stakeholder, aperto alla “fertilizzazione incrociata” tra Università, Istituti di Ricerca, Società, Start-up, mondo della finanza, autorità pubbliche, incubatori e acceleratori.– Fabrizio Di Amato all’evento di inaugurazione

Non sorprende che Maire Tecnimont abbia scelto di finanziare proprio una cattedra del genere perché il Gruppo è in costante crescita con importanti risultati in tutto il mondo, si contano infatti più di 9.300 professionisti in 45 Paesi con ben 50 società, e più di 1.500 brevetti specifici. L’innovazione continua è sempre stato il segreto del successo ed il Gruppo dimostra di mettere in pratica questo antico insegnamento in una continua Rivoluzione Copernicana.

Gli dei non hanno certo svelato ogni cosa ai mortali fin da principio, ma, ricercando, gli uomini trovano a poco a poco il meglio.” – Senofane

 

 

 

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