“21” di Robert Luketic: la storia vera del gruppo di studenti del MIT che sbancò i casinò al conteggio delle carte nel blackjack
“Credevo di aver programmato la mia vita, ma poi ricordai che il mio professore di equazioni-non lineari mi disse: «Tieni sempre conto del cambio di variabile.»” ‒ “21” di Robert Luketic

Dal 1980 al 1990 i casinò di Las Vegas vennero beffati da un gruppo di studenti del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston.
Il film diretto dal regista australiano di origini croate e siciliane Robert Luketic (Sydney, 1 novembre 1973), “21”, omaggia nel 2008 questa singolare vicenda mutando la nazionalità degli studenti, infatti nella realtà il gruppo del MIT era formato da asiatici-statunitensi mentre nel film troviamo per la maggiore attori americani.
Il film è tratto dal romanzo dello scrittore statunitense Ben Mezrich (Princeton, 7 febbraio 1969) edito nel 2005 “Blacjack Club”, storia già raccontata nel 2002 dallo stesso scrittore in un articolo per la rivista Wired.
Protagonisti del film uno studente molto promettente Ben Campbell (interpretato da Jim Sturgess) ed il professore Mickey Rosa (interpretato da Kevin Spacey) in uno scambio di ruoli spiegato solamente da un flashback presente sul finale della pellicola.
Una storia intricata così come possiamo immaginare sia la mente di un contatore di carte.
Tutto infatti prende avvio con Ben presso l‘ufficio del direttore dell’Harvard Medical School. Non avendo disponibilità economiche vista la grossa cifra della tassa d’iscrizione richiesta (300.000 dollari), Ben partecipa alla prestigiosa borsa di studio Robinson assegnata ad un solo studente all’anno ma per vincerla deve proporre un racconto di vita sorprendente… e sino ad allora la vita del ragazzo non aveva nulla di eccezionale se non per le sue doti mnemoniche.
Il film inizia e termina nell’ufficio come se fosse un lungo flashback che si snoda nei dettagli della storia straordinaria che ha vissuto Ben e che lascia il direttore dell’Harvard e lo stesso spettatore a bocca aperta davanti all’arguzia ma anche all’avventura che il giovanissimo universitario ha vissuto.
Ben è studente al MIT e dopo aver mostrato del talento ad una lezione sul paradosso di Monty Hall (famoso problema di probabilità legato al gioco a premi statunitense che prende il nome del conduttore dello show noto con questo pseudonimo) viene ingaggiato dal professor Rosa per far parte della segretissima squadra di blackjack.

Un team formato da Choi (interpretato da Aaron Yoo), Jimmy Fisher (interpretato da Jacob Pitts), Jill Taylor (interpretata da Kate Bosworth), e Kianna (interpretata da Liza Lapira) che grazie all’aiuto del professore è riuscito ad elaborare un sistema di conteggio delle carte da gioco che consentiva di vincere ai tavoli di blackjack.
Una piccola parentesi sul gioco di carte: il blackjack in Italia è chiamato anche 21, e da qui si comprende bene il titolo del film, è un gioco che si svolge tra il banco ed i giocatori con la vittoria di coloro che riescono a fare un punteggio più alto del banco ed inferiore a 21.
L’origine del gioco è legata alla Francia e si stima sia del XVII secolo, il nome era “Vingt-et-un”, dunque il 21 italico, cambia nome negli Stati Uniti con balckjack che propriamente richiama il “fante nero”.
“O giochi forte o non giochi affatto.” ‒ “21” di Robert Luketic
Ben si trova spesato da quella proposta e rifiuta, ma Jill ‒ come il resto del gruppo ‒ è interessata alle sue capacità e facilmente riesce a fargli cambiare idea anche perché Ben ha bisogno di molto denaro (i 300.000 dollari di cui si è parlato inizialmente).
Così il team BlackJack ogni week end prende un aereo per Las Vegas e con una tattica sempre uguale ma ben studiata settimana dopo settimana porta a casa un bel bottino.
Tutti i membri entrano separatamente nei casinò con false carte d’identità che riportano nomi falsi ed ovviamente falsate personalità.

Fingono di non conoscersi e si dividono in due gruppi: gli esploratori ed i puntatori. Mickey Rosa dirige il gruppo ed intasca il 50% di ogni vincita.
Già dalla prima serata Ben fa sfoggio delle sue capacità e riesce a guadagnare più del resto del gruppo, superando Fisher, che sino al suo ingresso è sempre stato il numero uno.
Una caduta dal podio che porterà Fisher a compromettere una serata perché troppo ubriaco ed esser cacciato via dal team.
La Rosa era un contatore di carte sin da giovanissimo e non poteva compromettere la sua fonte di guadagno per delle gelosie interne o per un comportamento irresponsabile nel gioco… perché “il gioco è affare serio”.
“A Boston avevo un segreto, a Las Vegas avevo una vita.” ‒ “21” di Robert Luketic
Vediamo pian piano un Ben che cambia, dapprima occupava il tempo con i vecchi amici Miles Connolly (interpretato da Josh Gad) e Cam (interpretato da Sam Golzari) ed il progetto scientifico in comune, e successivamente grazie al denaro vinto facilmente e l’amore della bella Jill si ritrova a pensare di metter da parte molto di più rispetto alla somma che voleva raggiungere.
“Dov’è finito il ragazzo di 300 mila dollari e poi smetto? – Non sono più quello che studiava a Boston.” ‒ “21” di Robert Luketic

Ma la trama di “21” è appena all’inizio, altri personaggi come ad esempio il responsabile della sicurezza di molti casinò di Las Vegas, Cole Williams (interpretato da Laurence Fishburne) coprono ruoli degni di nota per lo svolgimento della storia che non si vuole svelare allo spettatore interessato alla visione della pellicola.
Per gli amanti del gioco, prima di qualsiasi viaggio a Las Vegas, consigliamo di provare le vostre capacità sul web, di sicuro è meno dispendioso: un sito tra i tanti presenti che vi consigliamo è BlackJack online Netbet.
In chiusura citiamo altri tre film in cui si è parlato del blackjack, gioco di carte amato in tutto il mondo: “Black Jack” del 1986, il famosissimo “Rain Man ‒ L’uomo della pioggia” del 1988 e di recente nel 2014 “The Gambler”.
“Sai che faccio? Mi gioco mezzo milione su una sola mano.” ‒ “21” di Robert Luketic
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