“Il mistero della giovane infermiera” di Dario Crapanzano: una nuova indagine del commissario Mario Arrigoni

“Allora, cominciamo col dire che la Gemma l’è una gran bela tosa: ha una faccia stupenda, capelli neri lunghi fino alle spalle, è alta uno e settanta con un fisico che nemmeno la Silvana Pampanini, sa, quell’attrice di Bellezze in bicicletta e 47 morto che parla che è stata anche Miss Italia. Le è sempre piaciuto mettersi in mostra, fin da ragazzina, e se c’è da fare la civetta è sempre in prima fila…”

Il mistero della giovane infermiera

Agli amanti del giallo “vecchio stile”, così come ai nostalgici di una Milano degli anni Cinquanta, consiglio di leggere la nuova indagine di Mario Arrigoni, il commissario che opera in zona Porta Venezia.

Il mistero della giovane infermiera” ha fatto la sua comparsa nelle nostre librerie il 23 agosto 2016, edito da Mondadori. Mario Arrigoni ha la stazza robusta del mitico commissario Maigret, al quale la stampa stessa, nel libro, ama paragonarlo.

Lo scrittore milanese Dario Crapanzano ha il merito di avere rispolverato un modo nettamente “retrò” di fare indagini, dove, più che sugli eventi, la scena ruota intorno ad un commissariato periferico, i cui membri della squadra, basandosi sugli interrogatori dei sospettati, fanno congetture e si consultano di continuo.

La Milano che viene descritta è quella delle trattorie a conduzione familiare; degli spazzacamino e dei venditori di lupini agli angoli delle strade; di sabati pomeriggio passati nei cinematografi o sulle scale mobili della Rinascente. Tempi andati, che è sempre bello rievocare, oppure, dipende dai casi, conoscere ed approfondire.

È il 26 maggio 1953, e, in un cantiere della zona di competenza di Arrigoni, viene trovata morta una bella ventitreenne. Si tratta di Gemma Salvadori, di professione infermiera. Alla ragazza hanno fracassato il cranio con un martello a disposizione degli operai, che quindi non può fornire alcun indizio utile circa l’autore del misfatto.

Le indagini si muovono a ridosso della cerchia di conoscenti della vittima. I principali sospettati sono il fidanzato taxista; l’attempato primario della clinica per cui Gemma lavorava, incallito dongiovanni; lo sfuggente anestesista quarantenne; e persino il marito della sorella, con la quale la ragazza non era da tempo in buoni rapporti.

Il punto fondamentale è riuscire ad avere un quadro della giovane uccisa, fra i tanti pareri contrastanti che la vogliono brava ragazza e personalità civettuola, al contempo.

Dario Crapanzano

Quando però l’autopsia rivela che la vittima era incinta, appare chiaro che il mistero vada ricercato fra chi aveva ben più di un ottimo motivo per sbarazzarsi di lei. Ma non è facile trovare chi questa persona possa essere, e infatti l’indagine pare arenarsi, se non fosse per un illuminante suggerimento che una presenza femminile molto vicina al commissario gli offre.

Questo romanzo non è costellato di azione, anzi, al contrario si basa sulle riflessioni e le passeggiate in solitaria che servono ad Arrigoni per fare chiarezza. Inoltre, essendo l’uomo una buona forchetta, le soste nei migliori ristoranti della zona sono d’obbligo.

La semplicità delle situazioni e dei dialoghi, nonché della vita in famiglia di Mario Arrigoni che non potrebbe sussistere senza la moglie Lucia e la figlia tredicenne Claudia, non mancano di offrirci uno spaccato della Milano degli anni Cinquanta. Un periodo in cui l’Italia era da poco uscita dalla guerra e le macerie lasciavano il posto ad una ricostruzione di massa. Anche solo per la lettura di un romanzo, è bello avere quest’illusione. Un capoluogo lombardo prospero e ricco di promesse, come adesso nessuno riuscirebbe più a descrivere.
Written by Cristina Biolcati

 

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