Presentazione dei tre nuovi libri di Amerigo Iannacone, 4 gennaio 2012, Pesche
Organizzato dall’Associazione Turistica e Culturale “Pro-Pesche”, un evento culturale che si preannuncia di notevole interesse si terrà a Pesche (Isernia), Sala consiliare, mercoledí 4 gennaio 2012, alle ore 18,00: saranno presentati tre libri, gli ultimi usciti, dello scrittore molisano Amerigo Iannacone.
Il primo “Matrioska e altri racconti” (Ed. Eva, Venafro 2011), è uscito lo scorso settembre; il secondo, “Pensieri della sera”, ancora fresco di stampa, è una riedizione del suo primo libro, una raccolta di poesie pubblicata nel 1980; il terzo, appena uscito dalla tipografia, si intitola “Poi” (Ed. Confronto, Fondi 2011), ed è la silloge con cui Iannacone ha vinto il Premio “Libero de Libero”, edizione 2010, il cui premio consisteva appunto nella pubblicazione dell’opera.
Sono previsti interventi del poeta e critico letterario di Formia Giuseppe Napolitano, Nicola Lalli, operatore culturale pescolano, e Aldo Cervo, scrittore e critico letterario di Caiazzo. Moderatrice sarà Marilena Di Lollo.
Amerigo Iannacone, ben noto negli ambienti letterari non solo molisani, è autore di oltre una trentina di libri, tra poesia, narrativa, saggistica, traduzione e altro ed è anche redattore di un mensile letterario e di cultura varia, Il Foglio volante, da lui fondato, che esce ininterrottamente da 27 anni.
Scrive Aldo Cervo a proposito del volume “Poi”: «La raccolta Poi deriva da un’anima sintonizzata sulle lunghezze d’onda dell’Infinito, e da una mente le cui facoltà, affinate da lungo esercizio e severa autocensura, riescono a volgere in una forma poeticamente alta il messaggio che ne proviene. Il volumetto segna l’approdo di un complesso percorso culturale all’insondabile mistero della vita, ribadito – il mistero – dall’irresolutezza che vi si coglie tra la percezione di una esistenziale precarietà (…dune, sempre dune, / incerte / sotto i nostri piedi timorosi.) e l’adesione fiduciosa al messaggio del Santo di Assisi.
Di superba bellezza infine, per il tono accorato che le connota, le liriche dedicate alla madre contadina, e al padre muratore, i cui saxa, se non dureranno più degli scripta (vedi la casa dei gladiatori della Pompei archeologica) certamente hanno dato e danno a tutt’oggi alla gente un tetto dove ripararsi e dove ritrovarsi in armonia al finire di una laboriosa giornata.»
Per il resoconto della presentazione clicca QUI.
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