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“Facebook in the rain” di Paola Mastrocola – recensione di Rebecca Mais

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Dopo l’ultimo acclamatissimo libro “Togliamo il disturbo”, Paola Mastrocola ritorna con un breve ma intenso romanzo che tratta una tematica molto attuale: Facebook in the Rain”, pubblicato recentemente da La biblioteca di Repubblica – L’Espresso nella collana L’amore ai nostri tempi.

Facebook in the Rain” è la storia di Evandra Martella, una donna non più giovanissima, divenuta vedova in seguito alla morte precoce dell’amato marito senza il quale non sa più come occupare il suo tempo.

Passa così le sue giornate al cimitero, a parlare con il marito e con le altre vedove che incontra lì. Ma il problema si pone quando piove: cosa può fare Evandra nelle giornate di pioggia che le impediscono di recarsi a trovare il caro defunto?

È in quel momento che si accorge di non avere una vita e la cosa la preoccupa così tanto da rivolgersi alla migliore amica che le consiglia di andare su Facebook.

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Evandra non ha idea di cosa si tratti ma nel momento in cui impara ad utilizzare il computer e soprattutto Facebook, ecco che la sua vita cambia completamente.

Si ritrova piena di amici, di persone con le quali parlare e decide persino di incontrarne alcune, perché come dice Evandrala vita vale solo se ci si incontra. E t’incontri se ti guardi negli occhi”.

Ma la rete nasconde tanti pericoli ed Evandra si ritrova  inconsapevolmente a subirne le conseguenze. Così decide che nella rete ci si sente più sicuri e che è meglio non uscire, neppure di casa. Il finale, prevedibile quanto inaspettato, è la conseguenza di un qualcosa che altro non è che pura dipendenza.

È la storia di un disagio, quello di Evandra e dell’amico Baldo che non sanno cosa realmente sia la vita ma è anche la storia attualissima di una falsa rinascita. Evandra pensa di aver sconfitto la solitudine che l’affliggeva grazie a Facebook ma Baldo intuisce che così non è e ci riflette su:

“…pensò anche a Facebook, all’etere, alla rete, a quanto l’umanità ormai affidi a questi luoghi inconsistenti i più reconditi pensieri perché arrivino a destinazione. Chissà dove finiscono i messaggi che scriviamo, chi se li mangia, se ci sia da qualche parte una Bocca Enorme Spalancata che s’ingoia tutte le parole che ci lasciamo sfuggire, anche le più segrete, nella notte, quando è buio, quando ci sentiamo soli, quando crediamo che nessuno pensi a noi né ci voglia, che l’intera galassia si dimentichi della nostra insignificante esistenza”.

Paola Mastrocola ancora una volta sorprende con il suo stile lineare e il suo linguaggio semplice con i quali riesce a trattare argomenti che così semplici a volte non sono.

“Facebook in the rain” è una favola moderna che fa riflettere e che vuole ammonire dall’uso sconsiderato e irresponsabile delle nuove tecnologie.

 

Written by Rebecca Mais

 

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2 pensieri su ““Facebook in the rain” di Paola Mastrocola – recensione di Rebecca Mais

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