“Istanti” poesia di Jorge Luis Borges: so che sto morendo
Di seguito sarà possibile leggere la poesia intitolata “Istanti” di Don Herold ma erroneamente attribuita a Jorge Luis Borges, nelle info è presente un link che spiega la vicenda.
“Istanti”

Se io potessi vivere un’altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l’oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d’acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all’inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un’altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
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Sulla poesia “Istanti”: è una versione in versi di un testo in prosa che compare per la prima volta nel 1953 a firma di Don Herold, un umorista e autore di fumetti inglese; poi venne ripresa da Nadine Stair. Ne venne tratta una versione in versi in lingua spagnola che ebbe molto successo e fu riproposta in tempi recenti in vari blog, attribuita al poeta Jorge Luis Borges, o anche a Gabriel García Márquez.
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Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo noto semplicemente come Jorge Luis Borges nasce a Buenos Aires il 24 agosto del 1899 e muore a Ginevra il 14 giugno del 1986.
Scrittore, poeta, saggista, traduttore, filosofo e accademico argentino è ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo; è famoso sia per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali), sia per la sua più ampia produzione poetica, dove, come afferma Claudio Magris, si manifesta “l’incanto di un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto.”
Le opere di Borges hanno contribuito alla letteratura filosofica e al genere fantastico. Il critico Ángel Flores, primo ad utilizzare l’espressione “realismo magico” per definire quel genere che intende rispondere al realismo e al naturalismo dominante del XIX secolo, considera come inizio di tale movimento la pubblicazione del libro di Borges Storia universale dell’infamia (Historia universal de la infamia).
Citazioni:
“Per certi comunisti, se sei anticomunista sei subito definito fascista. Questo è incomprensibile, quanto affermare che se non sei cattolico sei un mormone.”
“Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono.”
“Stampando una notizia in grandi lettere, la gente pensa che sia indiscutibilmente vera.”
“Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca.”
“All’allievo che gli chiede se esiste il paradiso, il maestro Paracelso risponde dicendogli che il paradiso esiste ed è questa nostra Terra. Ma esiste anche l’inferno, e consiste nel non accorgersi che viviamo in un paradiso.”
“Forse l’etica è una scienza scomparsa dal mondo intero. Non fa niente, dovremo inventarla un’altra volta.”
“Uno scrittore deve abbandonarsi al piacere di sognare, di scrivere; anche se ciò fosse imprudente. Però chissà che la massima felicità non sia la lettura.”
Altre opere di Jorge Luis Borges su Oubliette:
“Rimorso per qualsiasi trapasso”
Info
Leggi la vicenda dell’errata attribuizione della poesia “Istanti”
Approfondisci la biografia su Wikipedia.
3 pensieri su ““Istanti” poesia di Jorge Luis Borges: so che sto morendo”