“Vaniloquio” poesia di Jorge Luis Borges: come una bocca non baciata

Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “Vaniloquio” di Jorge Luis Borges in traduzione e lingua originale ed una breve biografia del poeta.

“Vaniloquio”

Jorge Luis Borges - Vaniloquio
Jorge Luis Borges – Vaniloquio

La città è in me come un poema

che non sono riuscito a fissare in parole.

Da un lato v’è la eccezione di alcuni versi:

dall’altro, accantonandoli,

la vita si affretta sul tempo,

come terrore

che usurpa tutta l’anima.

Sempre ci sono altri crepuscoli, altra gloria:

io sento la stanchezza dello specchio

che non si placa in una sola immagine.

Perché questa tenacia

Di inchiodare con dolore un chiaro verso

Eretto come una lancia sopra il tempo

Se la mia strada, la mia casa,

spezzatrici di simboli verbali,

mi grideranno domani le novità?

Nuove

Come una bocca non baciata.

In lingua originale:

“Vanilocuencia”

La ciudad está en mí como un poema

que no he logrado detener en palabras.

A un lado hay la excepciόn de algunos versos;

al otro, arrinconándolos,

la vida se adelanta sobra el tiempo,

como terror

que usurpa toda el alma.

Siempre hay otros ocasos, otra gloria:

yo siento la fatiga del espejo

que no descansa en una imagen sola.

¿Para qué esta porfía

De clavar con dolor un claro verso

De pie como una lanza sobre el tiempo

Si mi calle, mi casa,

desdeñosas de símbolos verbales,

me gritarán su novedad mañana?

Nuevas

Como una boca no besada.

***

 

Jorge Luis Borges poesie Vaniloquio
Jorge Luis Borges poesie Vaniloquio

Jorge Luis Borges (nato Jorge Francisco Isidoro Luis Borges Acevedo) nasce a Buenos Aires il 24 agosto 1899 e muore a Ginevra il 14 giugno del 1986.

Scrittore, poeta, saggista, traduttore, filosofo e accademico argentino, le sue opere hanno contribuito alla letteratura filosofica e al genere fantastico. Il critico Ángel Flores, primo ad utilizzare l’espressione “realismo magico” per definire quel genere che intende rispondere al realismo e al naturalismo dominante del XIX secolo, considera come inizio di tale movimento la pubblicazione del libro di Borges Storia universale dell’infamia (Historia universal de la infamia).

È ritenuto uno dei più importanti e influenti scrittori del XX secolo, ispirato tra gli altri da Macedonio Fernández, Rafael Cansinos Assens, dalla letteratura inglese (Chesterton, Kipling, Stevenson, Wells, De Quincey, Shaw), da quella tedesca (Schopenhauer, Heine, Kafka) e dal taoismo.

Borges è conosciuto sia per i suoi racconti fantastici, in cui ha saputo coniugare idee filosofiche e metafisiche con i classici temi del fantastico (quali: il doppio, le realtà parallele del sogno, i libri misteriosi e magici, gli slittamenti temporali), sia per la sua più ampia produzione poetica, dove, come afferma Claudio Magris, si manifesta “l’incanto di un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto“.

Oggi l’aggettivo «borgesiano» definisce una concezione della vita come storia (fiction), come menzogna, come opera contraffatta spacciata per veritiera (come nelle sue famose recensioni di libri immaginari o le biografie inventate), come fantasia o come reinvenzione della realtà.

 

Info

Approfondisci la biografia su Wikipedia.

 

Bibliografia

Jorge Luis Borges, Carme presunto e altre poesie, Mondadori, 1972 (Introduzione e traduzione di Umberto Cianciòlo)

La traduzione presentata è stata modificata rispetto a quella presente nel libro.

 

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