“Sniper Alley To My Brother” di Max Fuschetto: la carezza segreta di Nick Drake nella musica contemporanea
Compositore in bilico tra musica colta e popular, Max Fuschetto è tra le voci più originali della scena contemporanea italiana. Le sue opere, eseguite nei più importanti teatri e festival internazionali, si distinguono per una scrittura visionaria, capace di fondere oriente e occidente, tradizione e sperimentazione.

Ho conosciuto Max Fuschetto nel 2022, in occasione dell’uscita del suo affascinante Ritmico Non Ritmico. Fu un incontro ricco di suggestioni, durante il quale emerse la figura di un compositore in costante esplorazione, capace di muoversi con rara grazia tra la musica colta e quella popolare, tra le architetture della tradizione e l’immediatezza del contemporaneo. Eppure, solo oggi, ascoltando il suo nuovo album Sniper Alley – To My Brother, ho scoperto un dettaglio che mi ha colpito profondamente: Fuschetto nutre, come la sottoscritta, una sincera ammirazione per Nick Drake.
Per chi, come me, considera Drake una delle voci più luminose e vulnerabili della musica del Novecento, sapere che la sua ombra delicata aleggia anche tra le note di Fuschetto è una rivelazione commovente. E proprio questa scoperta ha illuminato d’un tratto tutta la poetica del nuovo lavoro: Sniper Alley – To My Brother, pubblicato nella primavera 2025 dall’etichetta modern-classical NovAntiqua, è un album che si muove tra dolore e memoria, tra malinconia e speranza, con lo stesso pudore che caratterizzava i dischi del cantautore inglese.
Ma c’è di più: Sniper Alley – To My Brother è anche la colonna sonora originale dell’omonimo film presentato in anteprima alla 30ª Edizione del Sarajevo Film Festival, una delle manifestazioni cinematografiche più intense e simboliche del nostro tempo.
Il titolo richiama i drammatici eventi della guerra nei Balcani, ma la dedica To My Brother trasforma immediatamente il contesto in qualcosa di personale, intimo, emotivamente denso. Non è un album “politico” nel senso convenzionale del termine: è piuttosto una meditazione sonora su ciò che ci unisce e ci separa, su ciò che si perde e che forse, con la musica, si può ancora salvare.
L’influenza di Drake, pur non dichiarata nei suoni, si percepisce nel modo in cui Max Fuschetto costruisce l’atmosfera: rarefatta, essenziale, mai invadente. Ci sono momenti in cui il tempo sembra sospeso, come nella splendida To My Brother, una composizione che nasce da un sussurro e si sviluppa con timide aperture armoniche, simili a una brezza che attraversa un paesaggio ferito. Qui, come in molte pagine di Nick Drake, il silenzio è parte integrante del discorso musicale.
Sniper Alley non è solo un omaggio spirituale, è anche un lavoro di grande raffinatezza compositiva. La palette timbrica è ampia ma sempre controllata: strumenti acustici, campanelli, legni, tessiture elettroniche leggere, ritmi lenti come battiti d’ali.
L’apertura di No Man is an island si presenta come un’introduzione intimista e atmosferica. Una voce calda e controllata prende subito il centro della scena, accompagnata da accordi leggeri e avvolgenti di pianoforte, che creano un senso di spazio e introspezione. C’è una sensazione di riflessione e vulnerabilità, come se l’ascoltatore venisse invitato in uno spazio personale e sincero. Il titolo trova eco nel tono della musica: solitario ma non freddo, piuttosto consolante e umano.
Come rain come, inizia come fa la pioggia quando il cielo si prende il suo tempo: non un temporale, ma una confessione sommessa tra nuvole grigie e luce soffusa. Ogni nota cade con peso lieve, come se chiedesse permesso all’aria prima di restare.
Le spazzole sulla pelle del rullante sembrano sussurrare storie che nessuno osa più raccontare. Senza voce, la musica parla lo stesso. Dice: “Puoi restare qui. Non serve spiegare.”
Questo nuovo lavoro conferma Max Fuschetto come una delle voci più originali e profonde del panorama musicale contemporaneo. La sua capacità di fondere elementi disparati – musica etnica, elettronica, minimalismo, cantautorato – in una forma personale e coerente è rara. Ma ciò che rende Sniper Alley – To My Brother un album speciale è quella segreta, luminosa, inattesa vicinanza con Nick Drake. Non una citazione, non un omaggio dichiarato, ma un’affinità poetica che si respira in ogni traccia.
In un tempo che corre veloce, Fuschetto ci invita a rallentare. A fermarci. A sentire. Perché la musica, come ci insegnava Drake, può essere anche questo: una carezza nell’ombra, un gesto lieve che arriva dritto al cuore.
Tracklist
Sniper Alley – To My Brother:
1 No Man Is An Island
2 Come Rain Come
3 The Good Morrow (Opalescent Pendulum Choral)
4 Sniper Alley – To my brother
5 Bosnian Nursery Rhyme
6 Durme Durme – trad. Sephardic
7 L’Escalier De Drake (A Nick Drake)
8 Opalescent Pendulum
9 Oboe Sommerso
***
Cosimo Morleo, Silvia Munguia Martinez (Silvia Phoe), Amel Hodžić: voci
Enzo Oliva: piano
Eleonora Amato: violino
Silvano Maria Fusco: cello
Valerio Mola: contrabbasso
Carmela Cardone: arpa
Daniele Ingiosi: bandoneon
Salvatore Cuccaro: tromboni
Franco Mauriello: clarinetti
Giovanni Borriello: corno inglese
Roberto Di Marzo, Giulio Costanzo: percussioni
Max Fuschetto: oboe, sax soprano, chitarra elettrica, basso elettrico, piano Yamaha
Written by Cinzia Milite