“Strada a doppia corsia” film di Monte Hellman: un senso di giovinezza perduta?

Strada a doppia corsia (Two-Lane Blacktop) è un bellissimo road movie del 1971 diretto da Monte Hellman, un regista “di culto” per i cinefili.

Strada a doppia corsia film di Monte Hellman
Strada a doppia corsia film di Monte Hellman

Uscito dalla scuderia di Roger Corman – il padre dei B-movies “d’autore” – Hellman (1929-2021) realizzò solo 11 lungometraggi in 62 anni, l’ultimo dei quali nel 2010. In Italia fu scoperto alla metà degli anni Settanta per due film usciti in realtà dieci anni prima – Le colline blu e La sparatoria – entrambi con un Jack Nicholson quasi ai suoi esordi, divenuto nel frattempo celebre con pellicole come Chinatown e Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Le colline blu (Ride in the Whirlwind) e La sparatoria (The Shooting) erano stati girati in contemporanea – seguendo una tradizione cormaniana – nel deserto tra Utah e Arizona nel 1966: qualcuno lì defini, a ragione, western metafisici” per la loro stilizzazione, lontana dalle tipicità del loro genere cinematografico.

Strada a doppia corsia fu scritto da Rudy Wurlitzer, futuro sceneggiatore del più celebre Pat Garrett & Billy the Kid di Sam Peckinpah; gli interpreti principali erano un giovanissimo James Taylor, Dennis Wilson (il batterista dei Beach Boys) e Warren Oates, “attore feticcio” di Hellman. Anche in questo caso i dialoghi scarni, la stilizzazione delle scene e della narrazione, la solitudine esistenziale dei personaggi ammantano il film di un’atmosfera crepuscolare, nell’accezione in cui quest’aggettivo fu spesso usato proprio per i western coevi (incluso il Pat Garrett di Peckinpah).

La trama è incentrata su una sfida tra un pilota e il suo meccanico che girovagano, alla guida di una Chevrolet truccata, per le strade del sudovest americano, vivendo alla giornata alla ricerca di auto contro cui gareggiare, e il guidatore di una Pontiac incontrata nel loro peregrinare senza mèta. La sfida consiste nell’arrivare per primi a Washington, vincendo così l’auto altrui. Nel corso del tragitto, tuttavia, il rapporto tra i tre, cui si unisce anche una giovane autostoppista, si trasforma man mano in una relazione quasi cavalleresca.

Quando i due ragazzi finiscono i soldi, i quattro si dirigono verso una pista dalle parti del Tennessee per gareggiare contro altre auto e guadagnare il necessario per proseguire il viaggio. Ma il guidatore della Pontiac se ne va assieme alla ragazza, che nel frattempo aveva intrecciato relazioni con gli altri due protagonisti. Tuttavia quando le propone di dirigersi con lui verso il nord, lei lo lascia per andarsene con un motociclista appena incontrato.

Il film Strada a doppia corsia fu girato in diversi Stati: dal North Carolina al Tennessee, dall’Oklahoma all’Arkansas, dall’Arizona al New Mexico fino alla California. Non ci fu un grande riscontro commerciale, ma le critiche furono in genere molto positive, e la rivista “Esquire” elesse il film come il migliore dell’anno 1971, pubblicandone anche in un numero la sceneggiatura. Nel 2012 la Library of Congress degli Stati Uniti ha incluso il film nel National Film Registry, la raccolta dei film selezionati per la conservazione da parte del National Film Preservation Board per il loro contributo storico, culturale ed estetico.

Al di là della fabula, è l’atmosfera che lo pervade a fare il film. Ci sono i luoghi: gli spazi sterminati e bellissimi del sudovest americano, con le stazioni di servizio, i diner e i ristoranti in the middle of nowhere. Ma soprattutto si percepisce continuamente come un senso di “giovinezza perduta”, forse anche, subliminalmente, per la presenza, nel ruolo della ragazza, di Laurie Bird, all’epoca bellissima diciottenne.

Era nata il 26 settembre del 1953 a Long Island, Laurie Bird, e lavorava come modella quando Hellman la scelse tra quasi 500 candidate per il ruolo dell’autostoppista, di cui non viene mai detto il nome (è semplicemente “The Girl”). Cresciuta da un padre estremamente severo dopo il suicidio della madre, scappò di casa diverse volte finché fu messa in un istituto per “ragazze problematiche”.

Recitò in soli tre film (a questo seguirono Cockfighter dello stesso Hellman nel 1974 e, nel 1977, Io & Annie di Woody Allen, dove era la fidanzata del produttore losangelino interpretato da Paul Simon) prima di morire anche lei suicida il 15 giugno 1979, a 25 anni, nell’appartamento di Art Garfunkel, all’epoca suo compagno.

Un’altra giovanissima eroina degli anni Settanta “cara agli dèi” e dal destino tragico. Come Janis Joplin. Come Edie Sedgwick.

 

Written by Sandro Naglia

 

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