“Dopo” di Stéphane Allix: perché la morte ci fa paura?
Ascoltiamo con il cuore. E scopriamo che cosa succede dopo.
Appena finito di leggere un saggio sull’esistenza di Dio (Dio La scienza Le prove), mi è parsa quasi una conseguenza naturale leggere anche del Dopo, di quando si muore.
Tutti noi ci siamo chiesti, almeno una volta nella vita, cosa accadrà della nostra anima. Se esiste, dove andrà? Se non esiste, beh… il problema non sussiste!
Ecco che mi sono dedicata alla lettura del saggio di Stéphane Allix, un giornalista, scrittore e regista che, per molti anni, è stato reporter di guerra.
Ha indagato per quindici anni su questo tema e, ancora oggi, credo stia proseguendo nella sua ricerca.
Dice lo scrittore: “La vita dopo la morte è una realtà, un’ipotesi scientifica, razionale”.
Proprio per questa frase credo di essermi convinta a prendere il suo libro, ma di scientifico ho trovato solo il fatto che, quando delle persone testimoniano di “incontrare” o “sentire” i propri defunti, degli psicologi o psichiatri si accertano che non siano malati, che non abbiano visioni e che non sentano delle voci, cioè: non siano schizofrenici.
In tutti i casi da lui presentati pare proprio che stiamo parlando di persone sane di mente che, dopo la perdita di un loro caro, sono riuscite in qualche modo a rientrarvi in contatto.
Spesso, così si legge, sono le persone che non chiedono, non provano a mettersi in contatto che diventano protagoniste di questi casi. Se, invece, si domanda con insistenza, è facile che ciò non succeda mai.
Allix nella sua vita ha avuto due lutti importanti: il fratello e il padre e, lui per primo, ha avuto modo di constatare che i defunti ci sono vicini, anche se, di là, hanno molto da fare per giungere alla loro dimora.
Questo il presupposto da cui partiamo: “Fate la domanda a chi vi sta attorno, ai vostri famigliari, agli amici, a chi ha perduto una persona cara. Chiedete loro con rispetto e mente aperta se non hanno vissuto qualcosa di strano legato a quelle morti. Assicurate loro che volete saperlo davvero e che li ascolterete senza giudicare. E poi ascoltate. Rimarrete stupiti, anche dalle persone che pensavate di conoscere bene”.
In effetti io per prima ho avuto delle esperienze, alcune cose che non si possono spiegare razionalmente.
Ho sempre pensato e creduto che ci sia un dopo, ma, devo essere onesta, il libro non ha fugato i miei dubbi. Non mi ha dato certezze, o prove provate, nonostante Allix assicuri che, per quanto lo riguarda, quello che ha scritto è la prova di tutto ciò.
Certo è che è un argomento da sempre tabù e che fatichiamo ad accettare, perché la morte ci fa paura.
“Perché le nostre emozioni ci mettono in imbarazzo?” chiede Allix.
E ancora: “E se fosse arrivato il momento di parlare apertamente di ciò che capita a tanti di noi?”
“Dopo” è un saggio che consiglio. Io ho sempre fame di sapere, di capire, di confrontarmi e, anche di una tematica come questa, che può spaventarci, è alla fine utile leggerne. Perché ci riguarda, tutti, perché che lo si voglia o no, prima o poi ci capiterà.
Certo, non sarà come a scuola che ci si presenta preparati, ma almeno informati!
Ci si confronta con quanto scritto e si decide, in base alle proprie esperienze personali e al proprio sentire quanto si possa condividere.
© 2024 Libreria Pienogiorno
ISBN 979-12-81136-839-2
Pag. 298
€ 18,90
Written by Miriam Ballerini