“I racconti di Alessandra” di Alessandra Vasconi: onirico e surreale con un tocco di poesia
Diciotto racconti e due fiabe ne “I racconti di Alessandra” (CTL Editore Livorno, 2024) di Alessandra Vasconi che intreccia ad arte prosa e poesia.
Ciascun racconto de “I racconti di Alessandra” è introdotto da un verso che funge da filo conduttore della raccolta e che andrà a creare un componimento poetico che riassume il significato del messaggio che l’autrice desidera trasmettere ai lettori.
Il libro si apre con l’incipit di un racconto il cui protagonista è un commercialista investito dalla poesia che attraverso le rime stravolge i numeri e i conti del suo lavoro.
Da queste prime righe ci rendiamo conto di apprestarci a leggere una raccolta di novelle e fiabe che ha molto a che fare con i versi e con i numeri in un intrecciarsi fantastico che l’autrice guida con maestria essendo nella vita a tutti gli effetti una poetessa e una commercialista.
Il racconto “Il commercialista” apre e chiude il libro “I racconti di Alessandra” e, come in un abbraccio virtuale dell’intera opera, costituisce il punto di partenza e quello di arrivo di un percorso di consapevolezza. Storia semiseria, con qualche accenno autobiografico, “Il commercialista” narra di uno stimato e instancabile professionista, segretamente innamorato della poesia, che una notte fa un sogno che gli cambierà la vita: un libro aperto volteggia nel cielo, legato a un lungo nastro rosso. L’uomo afferra un capo del nastro e vola via.
Al risveglio, spinto da un desiderio irresistibile, comincia a scrivere, scoprendo quanta bellezza si possa creare “con una manciata di lettere, un po’ d’amore e un pizzico di fantasia”. Le parole, però, prendono vita, lo avvolgono con il loro canto, lo sommergono di rime, gli svolazzano introno senza dargli tregua, stravolgendo la sua ordinata vita professionale.
Riuscirà il commercialista a trovare una soluzione?
Il lettore lo scoprirà procedendo con la lettura, incamminandosi con l’autrice in un cammino di consapevolezza, nel quale ogni racconto costituisce un piccolo passo. Partendo da racconti introspettivi e intimi, da storie di cadute e di rinascite, di partenze e di ritorni, passando attraverso alcune short story leggere e ironiche, lasciando sempre aperta la porta della riflessione, e concludendo con due dolcissime fiabe, l’autrice percorre le strade impervie dell’animo umano, toccando le corde sottili della coscienza.
Un invito ad accettare le proprie fragilità, a guardarsi dentro e a comprendersi, senza arrendersi di fronte ai piccoli e grandi ostacoli che ingombrano il cammino, prendendo la vita con serietà, ma anche con la dovuta leggerezza. Perché c’è sempre tempo per afferrare quel nastro rosso e volare via, c’è sempre tempo per abbracciare i propri sogni, e brillare di felicità.
Sogno come introspezione della realtà, come valvola di sfogo o come connessione tra realtà differenti?
Sicuramente in questi racconti c’è molto di più dell’esperienza di vita, dei riferimenti autobiografici e lo stile poetico di questa antologia ha caratteristiche metaforiche, quasi metafisiche.
“I ballerini sono scomparsi, il posto magico è svanito. Ma non temere, dalla grande terrazza del tuo cuore puoi ancora guardare la luna, e se ti farai guidare dalla sua luce argentata, la magia si ripeterà. Perché quel posto in riva al mare, un po’ fantastico, un po’ incantato, è sempre stato dentro di te.”
Così si chiude il primo racconto tra l’onirico il fantastico e il surreale e un tocco di poesia.
“I racconti di Alessandra”, libro per tutte le età, affronta anche temi sociali molto forti con la delicatezza della poesia: “Questa sera c’è una luce nuova dietro ai vetri della finestra di Emma. Una luce di speranza. E un grido diverso, a spezzare il silenzio della notte: il pianto, pieno di vita, di una piccola vita.”; e a volte con ironia: “Lo so che non gli faccio alcuna paura, ma la morte è donna, potrei sempre ripensarci e tornare indietro a Cercarlo.”
Un libro da portare sotto l’ombrellone.
Written by Franco Carta