Coltiviamo la bontà: l’ambiziosa campagna di Kellogg Italia tra benessere olistico e comunità

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“La felicità dipende tutta da una colazione tranquilla.” – John Gunther

Coltiviamo la bontà - Kellogg Italia
Coltiviamo la bontà – Kellogg Italia

Coltiviamo la bontà” è la nuova campagna con cui Kellogg Italia intende promuovere e sottolineare dei capisaldi dell’azienda nata oltre cento anni fa, era infatti il 1898 quando W.K. Kellogg e suo fratello John Harvey Kellogg ebbero la brillante idea di puntare sull’importanza di una prima colazione genuina.

Si dovette aspettare il 1922 per l’arrivo in Europa, dapprima nel Regno Unito, per poi espandersi in tutti gli altri Stati. Furono anche i primi ad assumere una dietista, evento importante perché si iniziò a definire l’idea di dieta bilanciata a seconda dei ruoli degli alimenti. Oggi, noi diamo per scontata una visione di questo tipo ma negli anni ’20 fu una vera e propria intuizione.

Da sempre ho insegnato a mio figlio Alessandro l’importanza di una corretta alimentazione e il valore dello sport. Sono fiero di essere brand Ambassador della campagna perché, oltre a promuovere un’idea di benessere olistico per le persone attraverso il binomio nutrizione-sport, Coltiviamo la bontà ha un impatto concreto, positivo per le fasce più fragili della popolazione e per il pianeta. Condivido in pieno gli aspetti valoriali sia di Kellogg che dell’iniziativa: per me è fondamentale parlare alle famiglie e ai bambini attraverso attività virtuose per lo sviluppo armonico dei più piccoli e della società in generale.– Andrea Cinciarini

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Per la campagna “Coltiviamo la bontà” Kellogg Italia ha scelto il cestista Andrea Cinciarini, playmaker nella Pallacanestro Reggiana, come portavoce di una vita salutare, tra sport e buona alimentazione. Durante la conferenza di presentazione, avvenuta il 23 marzo 2022, Cinciarini ha sottolineato l’importanza del ruolo genitoriale nella riuscita di una educazione al rispetto di se stessi e ha raccontato la sua esperienza personale in famiglia, della sveglia alle 7 del mattino per poter aver il tempo per una colazione senza fretta, tutti assieme al tavolo e con la televisione spenta.

Perché la colazione deve essere anche un momento di comunione, di dialogo od anche di silenzio purché la persona sia conscia che il primo pasto è quello che determinerà la buona riuscita della giornata, che sia a lavoro oppure a scuola.

Breakfast Club – Kellogg Italia – Croce Rossa Italiana

Durante la conferenza si è parlato di un altro progetto “Breakfast Club” creato con la collaborazione di Croce Rossa Italiana, attivato nel 2021 ed ampliato quest’anno che ha coinvolto sei scuole elementari (dapprima Milano, Torino per poi espandersi a Caserta, Isernia, Catania e Caltanissetta) con la donazione di più di 80mila colazioni a più di 600 bambini con situazioni familiari difficili. Il progetto è ovviamente in progress e si pensa di arrivare ad altre scuole ed altre città, così da ramificarsi e portare un sorriso mattutino a tutti i bambini e le bambine che non possono avere in casa un momento solare.

Coltiviamo la bontà” è in continuità con il Manifesto del Benessere, una strategia decennale lanciata lo scorso anno a livello Europeo che promuove un benessere olistico per il vantaggio dei singoli e dunque della comunità intera e del pianeta con l’impegno di offrire ai propri consumatori non solo cibo gustoso ma prodotto in maniera sostenibile.

Uno degli obiettivi è fissato per il 2023 e vede la riduzione del 20% del contenuto di sale e del 10% del contenuto di zuccheri aumentando il livello di fibre. Tutto questo senza compromettere il gusto dei prodotti.

Ad oggi Kellogg Italia ha annunciato di aver ridotto del 16% il contenuto di sale nel brand Special K Original e del 20% nella gamma di Special K. Sarebbero circa 60 tonnellate di sale eliminate dalla dieta dei propri consumatori in Europa.

Un altro obiettivo, fissato per il 2030, è quello di fornire cibo a 2,6 milioni di persone con situazioni fragili a livello sociale; dal 2015 al 2021 in Italia Kellogg ha fornito cibo a 1,6 milioni di persone grazie alla partnership con Croce Rossa Italiana e Fondazione Banco Alimentare Onlus. Arrivare a 2,6 milioni non è utopistico, ma realizzabile considerando questi numeri.

Donare le eccedenze alimentari è il modo migliore per risolvere problemi legati alla sfortuna di vita ed un’azienda che dona ciò che andrebbe altrimenti perso è da lodare, perché tutte le aziende alimentari producono eccedenze ma non tutte scelgono di donare al prossimo. Ed è questo il benessere circolare che dall’individuo si percuote nella società e di conseguenza nel pianeta.

In un saggio edito qualche anno fa per la Negretto Editore, “Dire, fare, donare”, la curatrice e direttrice del Centro Servizi per il Volontariato Volabo Cinzia Migani sostiene: “È possibile che costruire nuovi ponti tra vita pubblica e vita privata rappresenti una condizione per favorire interazioni, legami fra le parti, relazioni interpersonali che variano la qualità di vita di una determinata comunità? Molti studiosi lo pensano, chiarendo che il capitale sociale si esplicita attraverso la connotazione fiduciaria, reciproca e cooperativa dei legami. Sostengono anche che sia possibile educare le persone ad avere fiducia, ingrediente di base del capitale sociale, dello spirito civico e solidale di una comunità.”

Coltiviamo la bontà - Kellogg Italia
Coltiviamo la bontà – Kellogg Italia

Ed è proprio su questo concetto del dono che la Kellogg Italia promuove “Coltiviamo la bontà”: “il capitale sociale si esplicita attraverso la connotazione fiduciaria, reciproca e cooperativa dei legami”.

Sensibilizzare ad uno stile di vita sano realizzato attraverso una corretta alimentazione ed adeguata attività fisica.

Crescere in maniera sostenibile e senza depredare il pianeta di tutte le sue risorse.

Creare un rapporto fiduciario con la società che non bisogna dimenticare è fatta da individui che devono mantenere la propria identità.

 

Info

Sito Kellogg Italia

 

 

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