“Sei come sei” di Melania G. Mazzucco: il tema della genitorialità riconosciuta o negata a genitori dello stesso sesso
“Sono nata nell’anno del cavallo, dico. Secondo l’oroscopo cinese i nati sotto il segno del cavallo sono ribelli che non sopportano costrizioni, parlano molto e non hanno il senso del tempo. Amano viaggiare, criniera al vento”.
Eva Gagliardi è una ragazzina di undici anni. Eva Gagliardi è figlia di due padri, ma suo padre biologico è morto e anche l’altro padre l’ha abbandonata, perché per la legge italiana lui non è suo padre, non ha nessun legame di parentela con lei. È un estraneo.
Questo il tema forte del romanzo “Sei come sei” di Melania G. Mazzucco, edito da Einaudi.
Dopo la morte di Christian (il papà biologico), l’affido forzato presso la famiglia degli zii di Milano impone a Eva una serie di cambiamenti ai quali difficilmente si adatta: nuova famiglia, nuova città, nuova scuola, nuovi compagni di classe, che non la amano e anzi la prendono ripetutamente in giro quando apprendono che lei è figlia di due padri.
“Sempre tappandosi il naso con le dita, i tre ragazzini ripetono ferocemente Eva è una merda, Eva è una merda, Eva… La musica insulsa diffusa dagli altoparlanti della stazione copre la cantilena. Quanto possono essere imbecilli tre ragazzini di dodici anni? Ma lei non si pente di averlo detto. Ne va fiera. Come fosse un titolo di nobiltà. La sua medaglia d’oro”.
L’incidente, provocato volontariamente da Eva e nel quale crede di aver ucciso il suo unico amico Loris Forte, la porta a scappare di casa e a intraprendere da sola, in una fredda giornata invernale, un viaggio da Milano fino al paesino arroccato sugli Appennini marchigiani dove si è rifugiato l’altro suo padre, quello dal quale la legge la tiene lontana.
L’abile penna di Melania G. Mazzucco ci restituisce il ritratto di un personaggio quasi eroico, che nella sua imprudenza adolescenziale affronta la vita a muso duro per affermare il suo bisogno d’amore in una società in cui questo bisogno viene annichilito e misconosciuto se non rientra negli schemi convenzionali.
Una adolescente cresciuta con la consapevolezza che la vita riserva giornate dure, alle quali solo raramente si mescolano momenti di inestimabile leggerezza e felicità.
“Eva non è una bambina qualunque, disse Giose (il padre superstite, ndr), sa badare a sé stessa. Lo disse con un tono triste che fece risuonare in lei un campanello d’allarme”.
Eva attraversa mezza Italia, da sola, credendo di fuggire da un delitto, ma in realtà andando alla ricerca di risposte che non ha mai avuto dalla sua famiglia. L’arrivo improvviso a casa di Giose rimetterà in circolo l’amore fra padre e figlia, un amore che non ha avuto la possibilità di sbocciare in tutta la sua pienezza e che solo nella reciproca sincerità potrà al fine maturare.
Il romanzo, scritto con la consueta maestria che contraddistingue l’autrice, focalizza sul tema della genitorialità riconosciuta o negata a genitori dello stesso sesso, ci fa percorrere la via crucis di tutti coloro che si recano all’estero per raggiungere l’obiettivo di diventare genitori mediante il ricorso alla maternità surrogata. E poi il tema del mancato riconoscimento per il genitore non biologico, che la legge sulle unioni civili nel nostro paese non è riuscita a contemplare.
Ancora un libro che affronta un argomento spinoso e delicato che afferisce la sfera intima delle persone e che lascia aperti molti spunti di riflessione in questo nostro tempo in continua evoluzione. Un libro in cui protagoniste assolute sono le emozioni, represse o urlate o semplicemente vissute, che esprimono i personaggi, nelle loro relazioni ma anche nelle loro rispettive solitudini.
Written by Beatrice Tauro