“Donne pericolose” di Mackenzie Compton: amore e omosessualità al femminile nei ruggenti anni Venti

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“Finché lei e Rosalba avessero passeggiato sottobraccio tra i cespugli profumati, Lulu sentiva di potersi considerare matura come la sua nuova amica. L’intimità e il raccoglimento di quel rifugio erano amici dei bisbigli e l’oscurità avrebbe nascosto il rossore più intenso. Ma una volta riemerse nella nuda luce lunare, Lulu avrebbe dovuto vincere il suo imbarazzo: sarebbero state sole, lontane dal resto dell’umanità, davanti soltanto il mare […]”.

Donne pericolose

Siamo intorno agli anni Venti, detti ‘i ruggenti’ e in effetti c’è chi, nonostante la guerra, se la gode ignorando quel grigiore portato da uno dei conflitti più terribili, in quanto a perdite, della storia mondiale. In particolare Rosalba Donsante, una ricca ereditiera svizzera, ama trascorrere le estati sull’isola di Serene, al largo del golfo di Napoli.

Qui il tempo sembra fermarsi e nonostante il turismo sia drasticamente diminuito c’è ancora chi decide di trascorrervi le proprie vacanze. Nulla di strano se non fosse che Rosalba non è alla ricerca di qualche avvenevole uomo ma di graziose fanciulle da educare sessualmente e con le quali intrattenersi.

Queste sono tante, c’è la giovane e inesperta Lulu, c’è Giulia, poi Hermina e tante altre.  Tutte aristocratiche, avvezze a farsi servire e riverire. La quotidianità pare non riguardarle e cosa importa se trasgrediscono alle note regole di buoncostume vestendosi con abiti maschili e dedicandosi all’amore per individui dello stesso sesso?

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Donne pericolose” (Sonzogno, 2016, traduzione di Daniele Brolli) è il romanzo dello scrittore scozzese Mackenzie Compton (West Hartlepool, Durham, 1883 – Edimburgo 1972, noto separatista, tra i fondatori del partito nazionale scozzese) che suscitò maggior scalpore.

Si tratta infatti di un romanzo che parla di omosessualità e di sessualità più in generale. Non tutte le donne presentate in questa storia erano lesbiche, molte tra loro si lasciavano trascinare da una sorta di moda che le portava ad esplorare nuove esperienze, nuove sensazioni.

Per altre era l’occasione per entrare nelle grazie di chi poteva dare loro una vita ancora più agiata di quella in loro possesso. La virilità intesa in senso letterale veniva completamente ignorata e perché non vivere secondo i propri desideri con la massima spontaneità possibile?

Mackenzie Compton

Certamente queste ricche donzelle suscitavano pettegolezzi ma alla fin fine ad averla vinta erano sempre loro, con la loro emancipazione, con i colori del mare, i capricci da soddisfare, con le periodiche gelosie e la voglia di lasciarsi alle spalle situazioni poco piacevoli e le minacce di povertà incombente.

Mackenzie Compton è stato un precursore del genere, nonostante i tempi fossero differenti non ebbe paura di raccontare una realtà che esisteva allora come oggi, senza risparmiarsi in baci e carezze.

Ma soprattutto è stato capace di narrare simili vicende con naturalezza, come volendo far riflettere i contemporanei, e i posteri, su un tema oggi più che mai attuale.

 

Written by Rebecca Mais

 

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