Il mistero dell’Angel Caido di Madrid: la statua di Lucifero si ispira al Paradiso Perduto di John Milton
“Descend from heav’n, Urania, by that name/ If rightly thou art called, whose voice divine/ Following, above th’ Olympian hill I soar,/ Above the flight of Pegasean wing.”
“Scendi, Urania, dal ciel, scendi, se questo/ nome a te si convien, la cui divina/ voce soave accompagnando, io m’ergo/ sopra l’Olimpio monte ed oltre il volo/ delle Pegásee favolose penne.” – John Milton, “Paradiso perduto”, Libro VII
La fontana dell’Angelo Caduto si trova nel “Parque del Retiro” di Madrid. Rappresenta non un angelo ma il diavolo Lucifero mentre cade dal paradiso, si ispira al “Paradiso Perduto” di John Milton.
Costruita nel 1874 dallo scultore Ricardo Bellver y Ramón per volere del duca Fernán Núñez, la statua è una delle poche dedicate espressamente ed esclusivamente a Lucifero, l’angelo caduto.
Nel monumento Lucifero si appoggia, contorto, su una roccia mentre un serpente, simbolo del male, si attorciglia intorno alle sue gambe. L’espressione del viso è di stupore e disperazione.
Tra l’altro si trova all’altezza di 666 metri (l’intera città di Madrid ha come altezza media 667 s.l.m.), anche se secondo alcune teorie moderne il vero numero di Lucifero non è 666, ma 616, molti anni fa lessi anche un bellissimo libro su questo argomento.
Nel Papiro 115 (uno dei papiri di Ossirinco) e nel codice C (Codex Ephraemi Rescriptus) compare il numero 616 al posto del 666. Alcuni studiosi hanno proposto la teoria secondo cui il numero della bestia, il 616, corrisponderebbe al “Paraclito”, ovvero avvocato difensore, consolatore, Spirito di Verità.
Nel Nuovo Testamento il paraclito corrisponde allo Spirito Santo. Il termine ‘paraclito’ in greco risulta παράκλητος: sommando i valori alle lettere, si ottiene appunto il numero 616. In greco il numero 616 si scriveva XIC (chi + iota + stigma).
Quando mi reco all’estero i luoghi dove solitamente trascorro più tempo sono i parchi, specie se mi trovo in grandi città: è successo a Londra, New York, San Antonio, Roma e anche a Madrid.
Proprio nella capitale spagnola quasi ogni giorno passavo all’interno del Parco del Retiro e li trascorrevo momenti indimenticabili. In questo luogo cercavo sempre qualcosa di magico o nascosto.
Tuttavia, mai mi sarei aspettato di incontrare Lucifero! Sì, proprio lui, l’essere chiamato diavolo… all’incrocio infatti tra Paseo de República de Cuba e Paseo del Uruguay si trova la fontana dell’Angelo caduto (in spagnolo fuente del Ángel Caído) e dedicata proprio a Lucifero.
Venne costruita nel 1876 e si dice che negli anni successivi il luogo fu teatro di Sabba e rituali satanici da parte delle sette locali e che si sentissero strane voci che rendevano surreali il luogo e ciò lo rese una meta altamente sconsigliata specie nelle ore notturne visto che gli abitanti stessi udivano urla ed invocazioni spaventose a volte accompagnate da strane visioni.
Non avrei mai immaginato che questo luogo all’apparenza così tranquillo potesse nascondere segreti così sinistri.
La statua di Lucifero al centro della fontana non è poi così impressionante, ma per rendere il tutto più drammatico sono raffigurati anche dei serpenti che dai suoi piedi, salgono verso la parte superiore del corpo, mentre alla base della fontana i getti d’acqua escono da una serie di bocche demoniache.
Osservando bene il tutto ciò che risalta è il tono scuro che predomina e che dà un senso misterioso alla piazza in cui si trova. Questo tono scuro contrasta con i colori vivaci della piazza, con le piante e i fiori che si trovano ovunque, tranne che nelle immediate vicinanze della fontana.
Ho cercato di documentarmi su questo luogo e ho scoperto molti miti e leggende legati al sito ed a Ricardo Bellver y Ramón.
Intorno al XVIII secolo, gli anziani raccontavano che l’area che era abitata da streghe ed esseri misteriosi. Storie di un elfo che coltivava fiori nel Parco Retiro ogni volta che il Re lo attraversava, inspiegabili martellamenti nei muri di certi edifici, come quelli di Strada Toboso… ma non c’è bisogno di andare così indietro nel tempo per trovare questi fenomeni.
Nel corso degli ultimi anni, documenti come il “Caso Vallecas”, quando una ragazzina morì a causa di quella che appariva come una possessione demoniaca causata dall’uso incosciente di una tavola “Ouija”, il caso fu ampiamente trattato dai media nel 1990, un team di parapsicologi confermò, attraverso vaste analisi, l’esistenza di presenze ultraterrene.
Durante le notti vengono spesso avvistate tre suore che attraversano la piazza in preghiera, sagome che si muovono tra i fiori e che fissano la statua o i passanti.
La stazione di Atocha non è poi molto distante da questa piazza e forse molti ricorderanno l’attentato dell’11 marzo 2004 (Undici è un numero ricorrente in tutti gli attentati). Alcuni passanti giurarono di aver visto nuovamente le suore in preghiera proprio la notte prima dell’attentato.
Le varie storie legate alle visioni di queste suore mi hanno incuriosito molto. Approfondendo ho scoperto che una leggenda narra che Ricardo Bellver y Ramón, fece un patto con il diavolo e che in cambio della sua notorietà avrebbe dovuto costruire un monumento all’angelo caduto e che avesse confessato questo suo segreto solo in punto di morte a tre suore, le quali furono condannate alla preghiera eterna. Madrid è una città misteriosa oltre a essere carica di fascino.
La capitale spagnola nasconde molti altri misteri e altri segreti in piena vista, come i 75 file militari desecretati tra il 1992 e il 1997 che descrivono i maggiori avvistamenti UFO sopra la Spagna, tra cui rapporti di piloti e cittadini che assicurano di aver visto dischi volanti e luci sospette in forme simili a calamari. Questi file sono ora accessibili al pubblico nella libreria della Sede Centrale dell’Aeronautica.
Written by Vito Ditaranto
… con infinito amore a mia figlia Miriam