Jason Bourne al cinema: la parabola discendente di un successo mondiale?

Era il lontano 2002 quando sugli schermi di tutto il mondo un giovane Matt Damon si accingeva ad interpretare quello da tutti definito il nuovo Ethan Hunt (Tom Cruise – Mission: Impossible docet), il James Bond 2.0.

Jason Bourne

Matt Damon che poi legherà il suo volto ed il suo nome al franchaise che lo renderà ancora più ricco e famoso di un tempo, calandosi nei panni dello smemorato Jason Bourne per altri tre film.

La saga cinematografica conta, ad oggi, ben cinque film, ed è nata dalla mente e dalla penna di Robert Ludlum. Azione, sentimento, spy story per un mix che picchia duro nel cuore e nello stomaco (le scene finali sono lievemente pulp, ma anche molto… vere e realistiche, pur essendo comunque un prodotto di intrattenimento e“fictionale”) dello spettatore.

Spettatore che ha risposto bene, in termini di presenza, al botteghino per i primi tre film, dove la presenza di Matt e la solidità di regia (Paul Grengrass – Doug Liman) e sceneggiatura hanno garantito un team potente e possente.

Gli incassi parlano chiaro: se il primo Bourne, costato “solo” 60 milioni di dollari, ne ha incassati ben 214 in tutto il mondo, il secondo, “Bourne Supremacy“ a fronte di un budget di ben 75 milioni, ne ha riscossi, worldwide, ben 288.

Il terzo, “The Bourne Ultimatum” ha avuto un budget di ben 110 milioni, a fronte di un incasso globale di 442. Ma. C’è un ma. Un ma seguito da parecchi zeri…

Per il quarto film, l’assenza di Jason – Matt e del cambio di regista, unitamente al voler continuare con il marchio Bourne, pur non avendo Bourne in scena…

Non è stata una scelta che si è rivelata poi felice.

Jason Bourne

Questo nonostante, va detto, il film in questione (“The Bourne Legacy” NdR) sia un discreto film action, dove Renner e la Weisz non fanno quasi mai rimpiangere Bourne / Damon e Marie / Franka Potente. Ma si sa, lo spettatore si affeziona ai propri beniamini e spesso reagisce a malo modo, se questi vengono sostituiti su due piedi…

E allora vediamo che al botteghino, i risultati non sono proprio rinfrancanti: spesa che sale stavolta a ben 125 milioni di dollari, ed un incasso che arriva a 276, ovvero esattamente il doppio di quanto speso, in virtù – controparte dei primi tre, dove gli Studios hanno guadagnato, in media, la bellezza di quattro volte tanto quanto investito per ogni titolo.

Matt Damon “serve” a Bourne quanto Bourne serve all’attore di Cambridge? Non sappiamo rispondere. Sappiamo solo che c’è un solo Jason Bourne.

E noi vogliamo – vorremmo vederlo di nuovo in azione!

 

Written by Stefano Labbia

 

 

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