“Fluxi” di Miranda Greggio e Paolo Sartori, dal 9 luglio al 28 agosto 2016 in mostra all’Oratorio di San Rocco a Padova
“Gli artisti traggono ispirazione dalla particolare ricchezza dell’elemento acqua, indagandola ed interpretandola con particolari installazioni in fusione tra loro, ma anche valutando la dinamica e l’energia che questo elemento apporta ad ogni forma di vita.” – L’Assessore alla Cultura Matteo Cavan
La feconda collaborazione fra due artisti originari del Polesine, quali Miranda Greggio e Paolo Sartori, già concretizzatasi in passato in diverse esposizioni a Rovigo, è all’origine della mostra allestita nell’Oratorio di San Rocco a Padova.
“Fluxi”, questo il titolo, è iniziata il 9 luglio e si concluderà il 28 agosto 2016.
Rimane tutto il tempo quindi ai padovani e ai turisti di recarsi a visitarla, visto che si trova in uno dei complessi religiosi più intimi e suggestivi della città.
L’Oratorio di San Rocco è infatti un luogo ammirato per i suoi affreschi sulla storia dell’omonimo santo, e le varie esposizioni, allestite al suo interno, altro non rappresentano che un valore aggiunto.
Ad ispirare “Fluxi” è stata l’acqua, elemento fondamentale per la vita, di cui il Polesine è ricco. I due artisti elaborano, ciascuno a proprio modo, una riflessione sulla forma in divenire, dove non è preziosa la materia in sé, quanto per quello che essa riesce a trasmettere.
Una bellezza costituita da superfici irregolari ed imperfette, che offre un vasto campo alla sperimentazione. Una continua ricerca sia nella tecnica che sulla forma, passando da piccole creazioni, quali i gioielli, a dimensioni più ampie.
Sculture ed installazioni sono il terreno su cui si muove Miranda Greggio; mentre Paolo Sartori predilige trame tessute ed incise.
L’acqua, elemento positivo perché dà la vita, porta anche ad un processo d’interiorità, come flusso che sveglia la coscienza.
In mostra ci sono sette opere della Greggio, in grande formato, più altre sette che sono le medesime, realizzate in piccolo formato come collane, e sette tappeti di Paolo Sartori.
Cito testualmente dalla locandina: “Tra le opere ci saranno il Reli-Aquarium, un pigmento rosso che intende celebrare il viaggio verso i luoghi fisici e mentali dove terra e acqua si incontrano nella loro naturale sacralità; la Viriditas, un’essenza di colore verde, simbolo della vita e della natura; il Nidus Aquae, che rappresenta il liquido dal quale siamo nati; il Fluxi, scultura dotata di un’installazione luminosa che rappresenta l’insieme delle energie”.
Nel suggestivo oratorio, i tappeti sembrano una continuazione dell’ambiente, ma poi, a ben guardare, appaiono in tutta la loro originalità. In pochi infatti sono gli artisti a concentrare la loro attenzione su questo elemento decorativo, che diventa opera d’arte ed è vietato calpestare.
Installazioni che comprendono tappeti non sono poi così usuali, eccetto l’opera di Christo sul Lago d’Iseo. Nell’Oratorio di Padova l’elemento profano irrompe in tutta la sua essenza. Ma è una presenza elegante e raffinata, che va di pari passo con un ambiente raccolto e che trasuda storia.
La mostra è ad ingresso libero, con orario 9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00. Chiuso i lunedì, non festivi.
Written by Cristina Biolcati