“Chi ama non sa” di Gianna Schelotto: quando l’amore non è e non può essere tutto
“Non è dove dovrebbe essere, né sa perché si trovi dove si trova. In un punto dell’universo che, chilometro dopo chilometro, sente sempre più remoto, gli sta nascendo un figlio. […] L’iPhone squilla, non cessa di squillare. Lo cercano, vogliono localizzarlo: è in corso una caccia all’uomo, e il braccato è lui. Ha quarant’anni… quasi quarant’anni.”

Una donna sta per partorire ma il padre del bambino ha deciso di scappare vittima di una paura profonda per lui stesso incomprensibile. La mamma non pretende nulla e la non presenza di lui al momento del parto non la stupisce più di tanto né le crea particolari preoccupazioni.
Si tratta infatti di una situazione particolare, di un bambino non voluto ma concepito in un momento di condivisione di un sentimento. I due si accordano facilmente ma sono i parenti a non essere felici di tutto questo e naturalmente desidererebbero un matrimonio al più presto.
“Chi ama non sa” (Rizzoli, 2016) è il primo romanzo di Gianna Schelotto, dopo una serie di libri divulgativi riguardanti la psicoterapia, sua professione da oltre quarant’anni.
Personaggi dal carattere ben definito caratterizzano questa storia, la psicologia di questi è in primo piano ed è interessante osservare i loro comportamenti e le loro reazioni di fronte a ciò che sta accadendo.
Abbiamo la visione di una famiglia atipica, non una coppia ma due persone che hanno un bambino, vivono per questo ma ognuno a casa propria e senza troppe interferenze da parte di uno o dell’altro.
Entrambi hanno a che fare con genitori apprensivi abituati a ben altri tipi di relazione, i dubbi sono tanti e solamente un grande affetto nei confronti delle parti coinvolte potrà aiutare gli stessi ad andare oltre.
Un tema oggi attualissimo, quello delle famiglie riviste e spesso contestate per le loro ‘anomalie’. Un romanzo particolare che ha in parte i tratti del giallo per via di un mistero che coinvolge il neonato.

Manca forse però qualcosa che possa dargli un tocco di vivacità in più. Certamente passare dai saggi alla narrativa non sarà stato così semplice per la Schelotto e le sue pagine patiscono un po’ il voler essere quasi troppo descrittiva, psicologicamente parlando.
Ma troviamo anche delle donne coraggiose, a partire dalla madre del bambino, che nel corso della loro esistenza si sono dovute reinventare e che non si arrendono di fronte a nulla ma trovano come fonte salvifica il dialogo e la riflessione.
Più in generale l’amore è il vero protagonista di “Chi ama non sa”, amore in senso lato ed in ogni sua sfaccettatura. Amore che unisce ma che non sempre è in grado di realizzare sentimenti inesistenti, così come la collettività talvolta impone a chi non possiede sufficiente forza per ribellarsi.
Written by Rebecca Mais