“Non qui… Non ora…” di Pucci De Giorgio: vivere abbracciando il proprio cuore

“A cosa pensano le persone in attesa? Pensieri e attese. Pensieri che accompagnano le attese. Attese così cariche di pensieri da farti desiderare il silenzio, da fartelo invocare il silenzio: quel silenzio che rasserena e che conforta, quello che libera e culla chi imbocca la strada e se ne va. Ma certamente non chi resta.” – Sinossi del libro 

Non qui Non ora

Cosa cercano le persone in attesa? Cosa osservano? Di cosa vivono? Di ricordi. Ricordi di giorni spensierati, ricordi di momenti tanto aspettati, ricordi di parole non dette, ricordi di emozioni provate e represse.

Ecco, le persone in attesa vivono di ricordi, di immagini vive anche se vissute nel tempo, ma sempre immagini di vita sono. Immagini di giorni vissuti, di spensieratezza. Ricordi di persone conosciute e perse nell’arco della vita.

Persone in attesa che cercano parole, parole che furono espresse a suo tempo, cercando di riviverle, di risentire quei suoni pronunciati da loro stesse, da coloro che amavano, che hanno incontrato nel corso della vita. Un modo per riassaporarle, per non dimenticarle, facendo così in modo che altri possano continuare a trasmetterle, a sentirle vicine.

E per non lasciarsi andare. Per non sentire il vuoto di tanti silenzi.

Non qui… Non ora…” come se volessimo dire “non in questo luogo, non in questo momento”, per resistere, perché non si è vissuto ancora interamente la propria vita, Quante volte si scorrono quelli attimi, quante volte si è pensato quel momento fosse arrivato, ma quante altre volte abbiamo vinto contro quel destino, destino pronto a portarci lontano, destino sempre pronto a catturare ogni cosa che ci appartiene.
Non qui… Non ora…” un urlo soave nel vento che si sprigiona in un’eco. Un’eco di vita capace di fare vibrare nel cuore quei ricordi per tenerseli stretti.

Ed è quello che tiene viva la mente di Pina, la protagonista di questo racconto, che ormai novantenne si trova sola e a vivere in una casa per anziani, la stessa dove era vissuta la tanto amata nonna, per aspettare quel momento tanto temuto. Pina racconta alla sua infermiera, Anna, momenti significativi della sua vita, momenti che arrivano come un flashback, anche per aiutare la giovane donna a capire il dolce vivere, a capire se stessa, i suoi amori, ma soprattutto ad accettare alcuni punti dolenti che la vita porta ad affrontare, ma senza perdere la speranza di vivere, di continuare a coltivare quei sogni tanto cercati. A scoprire che l’amore non cessa solo perché si viene lasciati dal proprio uomo. L’amore dura in eterno, qualunque passo si decide di compiere.

È un dialogo molto sentito, ricco di tante sfumature quello che si instaura tra le due donne.

Pucci De Giorgio‏

Non qui… Non ora…” è un romanzo scritto da Pucci De Giorgio e pubblicato nei primi mesi del 2016 per la casa editrice Kimerik. Si tratta di un racconto che la scrittrice milanese, ma bergamasca di adozione, ha scritto pensando a come potrebbero sentirsi le persone quando arriva il momento di lasciarsi andare a quel grande silenzio che racchiude l’anima di una persona. Pensando a come ci si sente in quei giorni che precedono quegli attimi: siamo spaventati o pronti ad affrontare quell’incontro, se così possiamo chiamarlo per non usare quella parola che tanto non riusciamo ad usare? Come viviamo questi momenti, ma soprattutto con chi scegliamo di viverli? Cosa desideriamo regalare a chi ci accompagna in questo lungo viaggio?

Tutto questo è espresso in questo racconto. Un racconto metaforico che la scrittrice bergamasca ha scritto dedicandolo “a tutti gli “analfabeti emotivi”, a tutte quelle persone che non conoscono la gioia di entrare in empatia con gli altri e tengono rinchiusi nel proprio cuore tutto il loro “sentire” e tutto il loro “pensare”. Li tendono lì rinchiusi, rattrappiti, inscatolati… e non sanno quanto si perdono.” Un libro che vive anche di poesia, infatti, quando finisce un capitolo/un paragrafo, il successivo inizia con una poesia, poesia che spiega i prossimi passi, le emozioni vissute in quel contesto, in quell’arco di tempo.

C’è una frase nel libro che penso possa identificare il momentoQuando si soffre, nessuno vuole aggiungere nuova sofferenza a quella che già ci serra il cuore; quando si soffre, si preferisce il buio, ma non per questo la luce si spegnerà… e Pina non voleva rinunciare.

Non qui… Non ora…” l’ebbrezza della vita che vive dentro la propria anima. “Non qui… Non ora…” vivere abbracciando il proprio cuore.

 

Written by Daniela Schirru

 

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