Intervista di Alessia Mocci a Tania Scavolini: la donna, la poesia e “Riflessi in volo”
“Riflessi in volo è un viaggio dell’Io seguendo il flusso di riflessioni inconsce e consce, tramite riflessi di sogni e ricordi. È un viaggio della Vita per approdare a isole di saggezza e speranza, attraversando sofferenza e dolore. È un viaggio dell’Amore come connessione di individui, come propulsione di passione e sentimento. È, infine, un viaggio dell’Anima per rintracciare scintille di energia in ogni piccola parte dell’Universo.”
L’incipit della nuova silloge di Tania Scavolini, “Riflessi in volo”, è di forte impatto, ci trasporta per alcuni istanti nell’ipotetico viaggio dell’Io alla costante ricerca di espansione. L’Io si immedesima, in ogni verso, con il suo passato trascendendo tempo e, sopratutto, spazio.
Un viaggio nei ricordi, non sempre piacevoli, ma necessari come rotte in mare alto in un mondo di evocazioni. Lei, l’autrice, raccoglie la semina e serenamente osserva la “mappa della sua esistenza come progetto di riappropriazione di sé e della sua autenticità” (dalla prefazione di Anna Maria Vanalesti).
Una breve premessa, per una lunga ed interessante intervista. Buona lettura e se avete qualche altra domanda, l’autrice è disponibile per soddisfare ogni vostra curiosità. Lasciate un commento!
A.M.: Ciao Tania, ti ringrazio fortemente per l’intervista, ci conosciamo da tanti anni ma ancora non avevo ancora avuto il piacere di presentarti ai nostri lettori. Benvenuta su Oubliette Magazine ed iniziamo pure. Qual è stato il momento in cui hai capito di dedicarti così profondamente alla scrittura?
Tania Scavolini: Ciao Alessia, sono io che ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di far conoscere ai lettori non solo le mie poesie che in tanti già hanno modo di leggere, ma anche di svelare un pochino chi si nasconde dietro di esse. Inizio perciò col rispondere alla tua prima domanda, dicendo che, pur avendo scritto poesie fin dai tempi della mia adolescenza, c’è stato un grande lasso temporale di assenza da ogni forma di scrittura, probabilmente colmato da un’altra grande passione nata anch’essa da bambina e cioè la pittura. Solo in età matura ho risentito la spinta interiore di esternare le mie emozioni tramite la poesia, un ritorno quindi alla mia vecchia passione, ma tanti anni dopo. Non credo in ogni caso che se si ha più maturità si scrivono poesie migliori, credo piuttosto che le esperienze fatte durante il proprio vissuto, gli stati d’animo provati durante le variegate vicende della vita costituiscano sicuramente uno stimolo ideale ad ispirazioni poetiche più intense. Quindi circa nel 2008 ho rispreso a scrivere, ma solo nel 2009 ho avuto modo di far conoscere le mie poesie anche su Facebook. Ricordo ancora quale è stata la poesia, dal titolo “Mare mio”, con la quale nuovi amici poeti mi hanno conosciuto. Uno in particolare, il poeta e scrittore Gabriele Prignano, a cui sono legata ancora adesso per affetto e stima, mi ha spinto a continuare, esortandomi a liberarmi della timidezza ed io un po’ a fatica ho superato questa paura, accettando di esporre quello che fino a poco prima era destinato solo a me. Contemporaneamente l’amministratrice di un sito letterario, leggendo una mia poesia su Facebook, mi ha invitato a farne parte e dopo poco mi ha offerto la possibilità di entrare in redazione. È stata un’esperienza importante che mi ha fatto crescere anche nello stile. Leggendo molto, creando temi ispiratori, commentando altre poesie e scrivendo recensioni mi sono sicuramente creata una base formativa che non guasta di certo. Tutto questo, insieme con l’attitudine alla poesia, probabilmente già in mio possesso, è stato determinante per capire che nella mia vita ormai non poteva più mancare la scrittura.
A.M.: La tua ultima pubblicazione “Riflessi in volo” nasce dopo un lungo peregrinare nei versi che si muovono nella mente. Tutto sta nel catturare il momento e metterlo su carta, o tastiera. La mia curiosità sulla tua produzione inizia proprio con questo quesito: intramontabile carta o moderna tastiera?
Tania Scavolini: Pur essendo nata nel 1959, quindi cresciuta per la maggior parte della vita senza pc, uso la tastiera e non potrei farne a meno. Trovo che sia comodissimo sia per scrivere e rapidamente correggere, sia per creare una sorta di archivio diviso in cartelle anno per anno. Cosa alquanto utile! La penna mi è utile a volte per fissare un concetto che mi viene in mente al volo, magari stando in macchina ferma a un semaforo o in sala d’attesa dal dottore o in altre situazioni di questo tipo. Ci sarebbe anche l’utilizzo del cellulare, in cui ho word ma ci ricorro solamente d’estate quando sono in vacanza.
A.M.: E sul fattore tempo invece? Quante ore di lavoro instancabile ci son volute per concepire “Riflessi in volo”? Quanto materiale hai scartato, vagliato per poi successivamente autorizzare la pubblicazione?
Tania Scavoloni: Il libro “Riflessi in volo” parla di riflessi: dell’anima, dei ricordi del passato, delle immagini rubate ai sogni, delle voci colte dalla strada, dell’amore, della bellezza della natura, delle presenze e delle mancanze. Prima che nascesse il titolo, avevo un’ idea già nella testa di riunire tutti i testi che si ricongiungessero ad un certo tipo di tematiche e contenuti, e li ho vagliati in funzione di questa scelta. Anche la ricerca del titolo non è stata semplice. Riflessi in volo è nato quando ancora non avevo compreso che le mie poesie erano in realtà dei riflessi delle varie emozioni e stati d’animo. Quando ho trovato il titolo, ho capito ciò di cui stavo parlando nella mia raccolta. Il libro era pronto già verso la fine del 2014, tanto che sono presenti anche poesie scritte nel 2012 e anni successivi. Il tempo è stato necessario, ma in realtà è stato in stand by in attesa di capire se pubblicarlo come gli altri tre che lo avevano preceduto che mi permetto di citare in ordine di pubblicazione: 2010 Squarci di cielo, 2011 Mare e Terra, 2012 Diario di un’assenza, oppure tentare di cercare una casa editrice compatibile alle mie esigenze e alle mie tasche. Durante questo periodo in ogni caso ho curato al meglio il libro: la cover che è un acquerello personalmente dipinto da me, raffigurante una donna sognante e avvolta da un volo di farfalle; la prefazione-recensione è a cura della critica letteraria Anna Maria Vanalesti, che ho l’occasione anche qui di ringraziare per la competenza e il cuore con i quali ha preso in mano il mio libro, accarezzandolo con le sue parole di grande spessore professionale. E infine l’editing che ho fatto curare dalla persona che mi sta ora intervistando. Quindi, dopo le mie prime tre pubblicazioni con self-publishing sentivo la necessità questa volta di arrivare a una pubblicazione “vera” ma, viste le varie difficoltà in cui si trovano gli autori esordienti specie di poesia, stavo per rinunciare anche stavolta, finché, dopo vari preventivi e proposte editoriali, ho optato per CTL, Centro Tipografico Livornese Editore, che ringrazio per la serietà e professionalità con cui si sono dedicati e si dedicano al mio libro. Il libro è stato pubblicato nel marzo 2016.
A.M.: Quando ho letto per la prima volta la tua raccolta ho sentito un Io in perenne viaggio tra i ricordi del passato e l’attesa del futuro. Una prigione temporale in cui danzano riflessioni sulla vita e sul grande motore che muove il Mondo: l’amore. Qual è la chiave di lettura per potersi avvicinare alla tua poetica?
Tania Scavolini: La prof Vanalesti in chiusura della prefazione scrive: “Che dire ancora di queste poesie se non che arrivano dirette al lettore e lo coinvolgono con raffiche di luce, intenerimenti, palpiti, perché in ogni verso c’è il cuore del poeta che solo così placa il suo dolore e la sua inquietudine. In bilico tra la notte e il giorno, tra la realtà e la poesia l’autrice difende il suo pensiero, il suo progetto di vivere e il suo disperato bisogno di amore.” Il consiglio che do ai lettori per avvicinarsi alla mia poetica è quindi di lasciarsi andare completamente al fluire delle sensazioni che i miei versi trasmettono. Il coinvolgimento apparirà naturale ed immediato. Chi ha letto il mio libro, se ne è trovato rapito, emotivamente irretito fino anche alla commozione. Ha lasciato che il dolore, l’amore, la malinconia e la nostalgia espressi nei versi arrivassero anche nel suo cuore e lo pervadessero. La chiave di lettura è: aprire il flusso e interagire emotivamente coi miei versi!
A.M.: “Riflessi di volo” presenta una dedica importante, vuoi raccontarci il tuo rapporto con la poetessa Liliana Toscano?
Tania Scavolini: Certamente, ho dedicato la raccolta alla cara Liliana, poetessa di Palermo scomparsa due anni fa, conosciuta su Facebook in occasione di un mini concorso indetto da me qualche anno fa sulla mia pagina Squarci di cielo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia. Come Premio finale avevo messo uno dei miei libri. Scrissero in parecchi… ma alla fine per me la poesia vincitrice fu quella di Liliana che ancora non conoscevo. Così entrammo in contatto rapidamente e anche subito in sintonia. Era una persona solare e positiva ed aveva tanto entusiasmo, nonostante la sua malattia. Ci accomunavano tante passioni, tra cui l’amore per la cultura e per la sua diffusione anche tra i bambini, l’amore per i meno fortunati di noi, avevamo adottato entrambe bambini a distanza in Africa e l’amore per la poesia ovviamente. Ogni tanto ci sentivamo al telefono per scambiarci idee, opinioni, consigli. Mi colpì molto che l’ultima telefonata intercorsa tra noi, sentendo la mia voce un po’ afflitta perché stavo molto male, fu lei a darmi coraggio e consigli su come intervenire. Questo non lo posso dimenticare. All’interno del libro, è presente la poesia che ho scritto il giorno dopo la sua morte, piaciuta anche alla sua famiglia. Di Liliana mi rimane il ricordo della sua voce, e le sue poesie… un grande tesoro!
A.M.: In un’intervista di aprile rilasciala ad Izabella Teresa Kostka racconti il tuo personale significato di “scrittura” identificandola come “salvifica”, “evasione”, “libertà”, “bisogno”. Se ti chiedessi di scegliere uno dei quattro, così a brucia pelo, cosa mi risponderesti?
Tania Scavolini: Di queste quattro parole a bruciapelo, scelgo “bisogno”. Sia chi mi conosce personalmente sia virtualmente sa che amo poco parlare di me, di ciò che mi succede ora o che mi è successo durante gli ultimi anni della mia vita, quasi mai rilascio dichiarazioni esplicite sul mio stato fisico o mentale. Preferisco lasciar parlare la poesia e attraverso di essa mi esprimo, mi sfogo, muoio e rinasco, sprofondo o riemergo. Oltre al bisogno personale, uso la poesia come bisogno per condannare le tante brutture del nostro vivere sociale. Sento molto le tragedie del mondo, la disperazione umana delle emarginazioni, la precarietà negli sguardi dei nostri giovani, la preoccupazione in quelli della mia età, le piaghe della violenza contro i minori e le donne. Inoltre mi piace la parola “bi-sogno” forse perché contiene un’altra parola che è “sogno”, sembra come se nel bisogno fosse contenuto un doppio sogno di vivere meglio, e questo lo auspico sia personalmente per me e i miei cari, ma anche per l’umanità intera. Approfitto, visto che l’hai citata, per ringraziare anche qui la bravissima Izabella in merito all’ottima intervista-recensione scritta apposta per me. Le sue parole entusiastiche nei confronti del mio stile e della tematica della mia poesia, mi hanno fatto veramente piacere e detto da una bravissima poetessa quale è Izabella la cosa è ancora più lusinghiera.
A.M.: Nel 2015 sei stata selezionata come poetessa nell’antologia poetica “Melancholy Collection”, che ha permesso alle tue poesie di volare alla prestigiosa Fiera del Libro di Francoforte in ottobre. Quali altri trofei letterari nascondi?
Tania Scavolini: L’Antologia della “Melancholy Collection” edita da Rupe Mutevole mi ha fatto volare al di là dell’Italia in quel di Francoforte, addirittura alla prestigiosa Fiera del Libro di Ottobre 2015. Anche se non ero presente fisicamente, lo sono stata con la mia silloge “Ali di lieve battito” e con tutta l’emozione del caso. Vorrei raccontare brevemente ai lettori come è andata. Ho partecipato alla selezione per questa prestigiosa Antologia inviando la silloge tramite mail e il giorno dopo averla inviata ero già stata “catturata” in questo progetto. Il mio entusiasmo è andato alle stelle! Non mi era mai capitato fino a quel momento una risposta positiva così immediata, quindi conservo di questa esperienza un ottimo ricordo. Ci sono state tante altre antologie a cui ho partecipato ovviamente, anche prestigiose, a seguito specialmente della partecipazione ai concorsi. Infatti dal 2009 ho iniziato a partecipare a premi di poesia, forse per soddisfare il mio spirito di mettermi in gioco e il desiderio di confrontarmi con altri. Credo che serva anche questo, o almeno a me è servito per creare occasioni di continuo miglioramento. Ora partecipo con meno intensità, selezionando molto i bandi e le finalità, preferendo quelli con giurie dichiarate già in anticipo, meglio se gratuiti o se con contributo, scelgo quelli che lo devolvono in beneficenza. L’esperienza anche in questo campo mi aiuta a districarmi tra la giungla intricata dei tanti “Premi di poesia”. Ma è giusto che io ricordi alcuni dei vari riconoscimenti ottenuti ai concorsi. Già al primo, fatto nel 2009 ho vinto una pubblicazione con la Aletti Editore (ho ancora il contratto nel cassetto) ma era un contatto non gratuito, e io alle prime armi anche nel campo dell’editoria, ho preferito rinunciare. Altri riconoscimenti da citare sono: nel 2010 il Premio speciale alla cultura alla XV edizione del Concorso Internazionale di Poesia Il Saggio-Città di Eboli e il diploma di Poeti in Spagna V Edizione a cura del centro Culturale Studi Storici e il Gruppo Culturale De Espana di Madrid. Nel 2011 il premio speciale alla cultura per la poesia “Buona giornata… mondo” XV Edizione Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio – Città di Eboli”. Nel 2012 e 2014 l’inserimento, per meriti letterari, a far parte della II e IV edizione dei Poeti inseriti honoris causa nella collezione privata di testimonianze contemporanee del museo Epicentro, di Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Nel 2012 con la poesia “La panchina” nono posto alla Finale del Primo Concorso Internazionale di Poesia “Quelli che a Monteverde”. Nel 2013 ad Assisi per il Premio di poesia “La luce e il dialogo della pace” diploma di merito per la poesia “Dell’Anima il battito”. Finalista nel 2014 al concorso 50°Marcelli a Senigallia con silloge di poesia. E sempre nel 2014, diploma di selezione con la poesia “In fondo alla via” Premio Nazionale Letterario “TraccePerLaMeta” con commento critico della giuria. Nelle edizioni del 2010, 2011 e 2014 dei Premio Alda Merini e Premio Vivarium dell’Accademia dei Bronzi Ursini Edizioni attestati di merito e targhe. Concluderei con l’ultimo riconoscimento del marzo 2016: premio speciale “musicalità del verso” Premio Letterario Nazionale Una Perla per l’Oceano.
A.M.: Per la prossima estate ci sono in programma presentazioni del tuo “Riflessi in volo”?
Tania Scavolini: Per l’estate non ci sono presentazioni in programma, ma sicuramente a settembre sono in previsione. Ho diverse associazioni culturali di Ostia e Roma con cui ho preso accordi, ma non ho ancora fissate le date. Quindi invito i lettori a seguirmi sulla mia pagina dedicata alle mie poesie “Squarci di cielo – poesie di Tania Scavolini”. Per chi si chiedesse come mai la mia pagina si chiama Squarci di cielo, rispondo che è un omaggio al mio primo libro che prende il nome dalla poesia omonima, a cui sono molto affezionata e che mi rappresenta molto.
A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto? Ti dedichi anche alla lettura di autori esordienti?
Tania Scavolini: Premettendo che sono una grande appassionata di libri, questo periodo non ho letto molto, presa come sono dal lavoro e dagli impegni extra lavorativi. L’ultimo libro che ho letto è di Haruki Murakami ed è “1Q84” che è un libro molto particolare, genere surreale, un po’ noioso forse in qualche tratto, ma se si supera, la lettura procede abbastanza spedita. Mi dicono ce ne siano di migliori di Murakami e infatti da poco ho iniziato “Kafka sulla spiaggia”. Mi chiedi se leggo autori esordienti, ti rispondo che non mi è capitato. Io sono una che compra spesso nei mercatini, o si affida alle librerie vere e proprie o on line. Di solito cerco autori che conosco, ma per esempio la scorsa estate ho letto finalmente il libro di Silvia Avallone “Acciaio” sua opera prima, che purtroppo avevo perso quando era uscito, che proprio esordiente ora ormai non è più. Non conoscevo il suo stile per niente, mi sono fidata del giudizio della critica e del pubblico. Devo dire che mi è piaciuto molto. Se dovesse capitare, potrei anche leggere esordienti… perché no?
A.M.: Nel futuro vedi anche un romanzo, o senti di essere fortemente legata al verso tanto da non concepire più di un tot di parole?
Tania Scavolini: Questa è una domanda che mi hanno fatto spesso, a cui ho risposto sempre che per scrivere romanzi devi avere notevoli qualità, qualità di contenuto, originalità, studio perché se devi ambientare il romanzo tanto per dire negli anni ’60, ti devi studiare i tempi storici, quello che era di moda in quegli anni, le canzoni, la politica, ecc. insomma devi avere tanto di quel tempo e testa libera da dedicare che io attualmente ancora non ho. Forse quando andrò in pensione, quindi mai… scherzo!!!
A.M.: Salutaci con una citazione…
Tania Scavolini: La citazione con cui voglio salutare te e i lettori, in virtù della mia convinzione che la poesia non va mai del tutto spiegata: “Le poesie non si spiegano, se raggiungono il posto giusto le senti, ti grattano dentro“. – Margareth Mazzantini nel libro “Venuto al mondo”.
A.M.: Grazie Tania, una citazione perfetta! Chiudo anche io con una citazione: “Tono pacato e determinato/ di chi mai si arrende,/ ricordo ancora recente/ della tua voce / dall’accento del sole,/ della terra da cui provengo/ anch’io per origini remote,/ terra di mare,/ terra d’amore./ […]” – “A Liliana”
P.s. Per i lettori interessati all’acquisto della silloge “Riflessi in volo” consiglio di scrivere direttamente all’autrice così da aver la copia autografata e con dedica!
Written by Alessia Mocci
Info
Facebook Squarci di cielo – Tania Scavolini
Ciao! Ma che bellezza leggere questa intervista dopo aver terminato il libro della Signora Tania Scavolini.
Riflessi in volo è così che si legge, un libro da conoscere. E io lo sto consigliando a tutte le mie amiche.
ciao Luisa! mi fa molto piacere che hai letto il mio libro e lo stai anche consigliando alle tue amiche, segno che ti è piaciuto sicuramente..
posso consigliarti di dire alle tue amiche che posso spedirlo direttamente io con dedica personalizzata.
il contatto è anche via mail se volete sca59t@libero.it
o su profilo facebook mediante messaggistica o sulla mia pagina Facebook citata in calce all’intervista.
Tu lo hai acquistato su libreria on line immagino, mi puoi dire quale per favore?
ti ringrazio e a presto
Tania Scavolini