“Corpo di donna” poesia di Pablo Neruda: resterò nella tua grazia
Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “Corpo di donna” di Pablo Neruda ed un abreve biografia del poeta.
“Corpo di donna”
Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un’arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l’ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d’assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
Pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto, Pablo Neruda nacque il 12 luglio del 1904 a Parral e morì il 23 settembre del 1973 a Santiago del Cile in circostante non ancora del tutto accertate.
Neruda è stato un poeta cileno ma esercità anche come diplomatico e politico. Oggi è considerato uno degli autori più importanti della letteratura dell’America latina del Novecento.
Lo pseudonimo “Pablo Neruda” aveva come scopo nascondere al padre la sua dedizione per la poesia e, dovendo pubblicare le prime poesie su una rivista, scelse proprio Neruda per richiamarsi al poeta ceco Jan Neruda (Praga, 9 luglio 1834 ‒ 22 agosto, 1891) di cui però non sapeva nulla e che trovò citato in una rivista letteraria.
Gabriel García Márquez lo definì «il più grande poeta del XX secolo, in qualsiasi lingua». Neruda è stato insignito nel 1971 del premio Nobel per la letteratura.
Neruda fu un intellettuale simbolo della sinistra e di schierò apertamente con la politica del presidente Allende. Morì 12 giorni dopo il golpe di Pinochet, ufficialmente per un cancro. Negli ultimi anni però la tesi di omicidio ha preso sempre più piede.
Il segretario personale del poeta, Manuel Araya, sostiene che l’uomo sia stato assassinato con un’iniezione che un presunto medico gli avrebbe praticato nel sonno il 23 settembre, verso le 4 del pomeriggio.
Neruda sarebbe morto soltanto 5 ore dopo. Il giorno seguente egli avrebbe dovuto partire per il Messico e tutto era pronto: l’ennesimo viaggio d’esilio a cui, proprio a causa delle sue idee politiche, il poeta fu condannato per buona parte della sua vita. Secondo i sostenitori della tesi dell’omicidio, il regime militare non voleva che un uomo di tale notorietà andasse all’estero a testimoniare l’opposizione a Pinochet.
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Altre opere di Pablo Neruda presenti su Oubliette:
“Sarà come se non fossimo mai stati”
“Posso scrivere i versi più tristi stanotte”
grazie
perché la donna ed il suo corpo si esprimono attraverso la natura?Colline,fondo della terra,tunnel.L’uomo sembra escluso.Strano per due esseri nati dalla stessa combinazione.