Intervista di Pietro De Bonis a Luigi Carmina ed al suo “Racconti Hunderground”

“Mi sembra di impazzire. Sono solo, ma sopra lo ero alla medesima  maniera. Ho nostalgia di un passato in cui soffrivo, il futuro non offre aspettative migliori. Rimanere nel presente è la soluzione, ma quell’orologio non lo permette.”

Luigi Pio Carmina (Palermo, 1985) studia a Palermo. Prossimo alla Laurea in Scienze Biologiche, è impegnato in alcune associazioni universitarie e cittadine, oltre ad essere un attivista politico. Credente convinto ma riluttante verso qualsiasi forma di religione. Lettore tenace di libri d’ogni genere, dal fantasy al giallo, dalla saggistica alla politica. Si occupa anche di fotografia e video. “Racconti Hunderground” è la sua prima pubblicazione, un libro perfetto per chi vuole aprire una finestra sul mondo, affinché possa osservare e riflettere su come quest’ultimo soffre di gravi mali, causati dall’essere umano.

 

P.D.B.: Ciao Luigi! “Racconti Hunderground” (Zona Contemporanea Edizioni) è la tua prima pubblicazione, una domanda al volo, perché Hunderground con l’h?

Luigi Carmina: Ciao a tutti i lettori, ciao a te Pietro. Ho scelto di aggiungere una “h” che preceda “underground” per enfatizzare l’utilizzo di inglesismi nel nostro gergo comune, scegliendo questa lettera come simbolo per l’appunto.

 

 

P.D.B.: Storia ambientata in un metrò, un luogo perfetto per conoscere gente è così?

Luigi Carmina: La scelta della metrò è dovuta al desiderio del protagonista di evadere dalla quotidianità, optando per un loco solitario, ma allo stesso tempo trafficato, perché la sua volontà è quella di dare un taglio netto al passato, ma non vuole abbandonare, almeno inizialmente, il contatto con il genere umano.

 

 

P.D.B.: E sei te Luigi il protagonista e narratore, perché questa scelta di non nasconderti?

Luigi Carmina: Perché Racconti Hunderground è un romanzo introspettivo. Si rispecchia, tramite le azioni del protagonista, il mio pensiero e il mio desiderio di dialogo e comunicazione, tutto però intriso di surrealità. Non mancano infatti scene inverosimili ad contornare la storia.

 

 

P.D.B.: Punto fermo nel racconto sono l’amore e la passione.

Luigi Carmina: Sì, tra i tanti aspetti primeggiano l’amore e la passione, poiché il protagonista sente il bisogno di amare, ed anche tramite l’amore che cerca di non far perdere, al genere femminile in questo caso, la fiducia verso i propri simili. Tenta di non far provare ciò che prova lui, il distacco emotivo verso l’umanità , che è ciò che lo ha portato ad evadere.

 

 

P.D.B.: Leggo nella tua vita sei anche un attivista politico, quindi hai proprio di bisogno di parlare alla gente?

Luigi Carmina: Sì, come ti dicevo prima la volontà è quella di ascoltare, comunicare e spingere altri a fare in altrettanta maniera. Un modo è senz’altro la politica, essendo quest’ultima confronto e partecipazione, anche se spesso viene sfruttata per ben altri obiettivi. Uno dei punti cardine del romanzo è infatti la denuncia sociale e politica, quindi dei problemi della città; ogni personaggio sarà la chiave per argomentare e cercare di risolvere vari problemi e disagi collettivi.

 

 

P.D.B.: Dove possiamo reperire il tuo libro “Racconti Hunderground”? Hai in vista presentazioni?

Luigi Carmina: Il libro si può ordinare in qualsiasi libreria oppure online. Volevo inoltre segnalare il link del gruppo facebook dedicato al romanzo: http://www.facebook.com/groups/182308815166407/ , oltre al canale youtube: http://www.youtube.com/channel/UC4yB_5maQu1ae9O15fuY1Mw?feature=watch. Le presentazioni si svolgeranno durante la prossima stagione autunnale. Ringrazio te Pietro e tutti i lettori. A presto.

 

 

“Quando un’intervista vista l’ora è appena finita, una nuova intervista è appena iniziata. Un’intervista per amare, per sognare, per vivere…”

Written by Pietro De Bonis, in Marzullo

https://www.facebook.com/pietrodebonisautore

 

 

 

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