“Paradisi fragili” di Chiara Novelli – recensione a cura di Marzia Carocci
“Paradisi fragili” di Chiara Novelli – Pagnini editore 2012
Un’orchestrazione di parole dove la versificazione prende a creare musica e ritmo di limpidezza interiore.
Chiara Novelli alimenta la sua poetica con energia di respiro spirituale, dove i concetti ch’ella propone riportano a quel bisogno di un dialogo interiore nella ricerca di essenze vitali.
Poesie di natura esistenziale, caratterizzate da riflessioni filosofiche dove fondamentale è la ricerca di un’essenza che nutra il valore della vita stessa attraverso l’osservazione , la riflessione, l’esplorazione del mondo circostante dove tutto è vivo, alberi, acqua, , il passaggio delle stagioni, il profumo dell’amore, la solitudine stessa è vitale e vibra nelle parole dell’autrice.
Immagini mai statiche, simbolismi che prendono forma e forza, grazie anche ad un ottimo uso della figura retorica che arricchisce l’idioma trasformando la parola in rappresentazioni chiare ed espressive.
Nell’itinerario poetico che Chiara Novelli ci propone, vi sono inserite alcune liriche mistiche dove i concetti di fonte prettamente spirituale diventano certezze di fede e desiderio di cambiamento, poesie che brillano di luce propria dove la parola diventa canto in quella contemplazione che è simbiosi d’estasi e speranza.
Respiri di cantici, esplosioni di parole, concetti da assorbire, carezzare, amare …ascoltare, un susseguirsi di riflessi dell’anima che portano il lettore ad una contemplazione del sé dove riemerge un alter ego forse dimenticato o per troppo tempo occultato.
Bellissime liriche che sanno di trasformazione, nella continua ricerca di luce e di calore in un mondo che spesso è avaro di certezze e sogni da cullare.
La poetessa attraverso questa silloge, ci dona il riflesso caleidoscopico del suo pensiero che diventa in alcuni momenti trascendentale, fra l’essere quello che si è e il desiderio del divenire in quel dualismo fra sensazioni vissute e contemplazioni di ricerca del valore e di essenzialità.
Un itinerario diverso quello che Chiara Novelli ci propone, fra passi ben saldi sulla terra e voli pindarici a due passi dal cielo dove tutto può prendere forma, tutto può tramutarsi in immagine, fino alle vette più alte dove non è difficile raggiungere quei “Paradisi fragili” che delicatamente e con voce suadente, la nostra autrice ci propone in sincronia al suo battito del cuore che diventa sottofondo a quella sua voce che pare di udire.
Written by Marzia Carocci
apollinaire.mc@libero.it