Tour italiano per la band Lo Stato Sociale ed il loro fortunatissimo “Mi sono rotto il cazzo” – Intervista

Dalla Bio sul sito:

Lo Stato sociale è una band bolognese attiva da tre anni o forse quattro, nata per gioco da Lodo, Albi e Bebo chiusi in una sala prove\monolocale\rifugio essenziale con un caldo bestiale e un sacco di birre. In realtà ci conosciamo tutti da una decina di anni. Bebo, Albi e Kekko hanno cominciato a condividere cose sui banchi di scuola, Lodo è apparso dal luogo del non-senso un pomeriggio di anni fa a Radio Fujiko e Carrot è Carrot, il nostro crooner preferito.

Lo stato sociale è soprattutto un gioco, un divertimento incredibile messo assieme da cinque amici. Un giorno abbiamo deciso di caricare gli strumenti nell’auto di Bebo e da lì non ci siamo fermati. Sono cambiate molte cose, molte persone si sono aggiunte in qualche maniera, è arrivato il nostro amato furgone Augusto, è arrivata la famiglia Garrincha Dischi, molte più orecchie ascoltano le nostre canzoncine. Molte più di quanto avremmo mai immaginato.

Lo Stato Sociale:

Alberto Cazzola: basso e voce
Lodo Guenzi: chitarra, tastiera e voce
Alberto Guidetti: Korg Electribe e voce
Enrico Roberto: synth virus e voce
Francesco Draicchio: minikorg e voce

 

A.M.: Lo Stato Sociale. Chi ha avuto l’idea del nome del gruppo?

Francesco Draicchio: Premetto che sono quello nuovo quindi non ne so molto a riguardo. Però, occhio e croce, le cose dovrebbero essere andate così. Prima si chiamavano Thomas Doll. Hanno fatto una data. Hanno fatto merda. Poi hanno deciso di chiamarsi Lo Stato Sociale.

 

 

A.M.: Siete stati definiti “perfetti gemelli de I Cani”. Vi riconoscete in questa definizione?

Lo Stato Sociale: Boh… tematiche, suoni, ambiente di riferimento di alcuni pezzi. Non so può essere. Credo siano differenti le strade intraprese. Non ci interessa entrare nel meccanismo di nostra collocazione come prodotto culturale o come fenomeno di costume che è stata accettata dai ragazzi. Ci piace aver suonato all’inizio davanti a poca gente ed aver fidelizzato un pubblico che ora ai concerti è impressionante per numero ed intensità. Ci piace crescere con le nostre forze, far pagare poco i nostri concerti, essere un gruppo di cinque compositori e tre autori di testi che si confrontano e si mandano cordialmente a quel paese. Ci piace che Lo Stato Sociale sia un viaggio dentro alla nostra amicizia. Ci piace raccontare noi stessi nel mondo per raccontare il mondo nostro e delle alte sfere politiche ed istituzionali. Ci piace essere onesti e prenderci in giro.

Francesco Draicchio: Massì. Mh..forse no. Non so. La verità è che ci sono due possibili risposte a questa domanda. Una da interno allo Stato Sociale ed una da esterno. Parto come esterno. Magari ad un primo ascolto possono emergere delle analogie, anche perché i due esordi sono usciti a distanza ravvicinata nello stesso periodo e per giunta nello stesso contesto culturale. Ma se stai poco poco più attento le differenze si colgono eccome, sia nel modo di esprimersi che nei temi trattati. Da interno ti dico che le cose che facciamo non stiamo tanto a calcolarle. Nel senso che la musica, le canzoni, le cose in generale vengono fuori così, un po’ per caso. Sarà per nostri limiti, sarà perché così ci divertiamo di più, ma non è che stiamo tanto a guardare gli altri. Ad ogni modo I Cani spaccano. Gemelli non mi piace. Meglio fratelli.

 
A.M.: Siete per caso sarcastici, irriverenti, cattivi e divertenti?

Lo Stato Sociale: Nah… siamo una palla al cazzo.

Francesco Draicchio: Io mi alleno tutte le sere.

 
A.M.: Il vostro esordio è stato con due fortunatissimi ep, ora vi presentate al pubblico con “Turisti della Democrazia”. Cosa vi aspettate?

Lo Stato Sociale: Tour tour tour ed ancora tour… Siamo pieni di date e ne vengono fuori di nuove ogni giorno. L’unica aspettativa è questa. Non ci aspettavamo di radio due e radio dj, di repubblica e della rai, dei concerti con la fila fuori e dei singoli da 100.000 clic su youtube. meglio non aspettarsi nulla, per esperienza nostra.

Francesco Draicchio: Già superate le più rosee aspettative. Tutto il resto è solo del grasso che cola.

 
A.M.: Come nasce una canzone dei Lo Stato Sociale?

Lo Stato Sociale: Prima i testi, quasi sempre. Scriviamo in tre. Bebo scrive di notte, quando è stanco dal lavoro. Albi quando fa finta di lavorare o quando s’annoia davvero. Io, Lodo, alla quattro o cinque di mattina, quando non ho sonno o sono brillo. Alcune ci piacciono subito. altre sono iniziate da uno e completate da un altro. “Mi sono rotto il cazzo” è l’unica scritta a sei mani, con un tema comune sviluppato da ognuno e poi rimontato assieme. Poi Bebo mette la cassa, Albi i bassoni e noialtri si fa caciara.

Francesco Draicchio: I tre baldi giovani Arbè, Lodo e Bebo mediamente dicono un sacco di cagate. Ogni tanto le scrivono. Ogni tanto le portano anche in saletta con qualche accordo. Poi, nell’ordine, io compongo le suonerie per i cellulari e Carota fa i temi strappa-mutande.

 

 

A.M.: Su Youtube è possibile ascoltare tutti i pezzi de “Turisti della Democrazia”. Perché questa scelta? Non è controproducente per l’acquisto del cd?

Lo Stato Sociale: A noi piacciono le cose libere. Oggi e domani.

Francesco Draicchio:  Sono della filosofia che se uno vuole l’oggetto se lo compra. Tutto il resto è di dominio pubblico. La musica della mutua.

 
A.M.: Lo Stato Sociale ed i Social Network. Quanto serve, oggi, il social?

Lo Stato Sociale: Tanto. Con noi è stato una chiave. Credo sia importante saper sfruttare lo strumento e non farsene mangiare. Il fatto che annulli distanze e divismi e produca un rapporto di conoscenza e scambio onesto con chi ti segue è molto bello.

Francesco Draicchio:  Serve, serve. Poi però ci devi aggiungere un po’ di abilità comunicative, le facce da stronzi che non abbiamo, un furgone di nome Augusto, un pieno di metano e tanta voglia di guidare.

 

A.M.: Avete già le date del tour? Ci potete anticipare qualcosa?

Lo Stato Sociale: Ne abbiamo già fatte parecchie, queste sono alcune delle prossime e molte altre sono in arrivo!

30/03 Torino “Officine Corsare”
31/03 Pisa “Università Polo Porta Nuova”
06/04 Carpi (MO) “Kalinka”
07/04 San Benedetto del Tronto (AP) “InDie Home”
13/04 Udine “Cas Aupa”
14/04 Firenze “Glue”
20/04 Brusciano (NA) “Bloom Music Club”
21/04 Catanzaro “Cubo Rock”
24/04 San Miniato (PI) “La Stazione”
25/04 Milano “magnolia”
27/04 S.Egidio alla Vibrata (TE) “DejaVu”
28/04 Rieti “Youthless Club”
30/04 Montebelluna (TV) “Giornate Resistenti”
04/05 Saluzzo (CN) “Ratatoj”
18/05 Conegliano (TV) “Appartamento Hoffmann”
19/05 Alessandria “C.S.O. Crocevia”
31/05 Roma “Università La Sapienza – Città Universitaria”
01/06 Cinquale (MS) “Baraonda”

02/06 Brescia “Vinile 45”
08/06 Pinarella di Cervia (RA) “Barrumba”
09/06 Trieste “Etnoblog”
14/06 Ferrara “SOTTOMURA di Porta San Pietro”

15/06 Milano MIAMI
16/06 La Spezia “InDIeAlma”
06/07 Castel San Pietro (BO) “IndieGest”
14/07 Gazzada Schianno (VA) Gash Festival
16/08 Montebello di Bertona (PE) “Rock Your Head”

 
A.M.: E se vi dicessi: “Mi sono rotto il cazzo” di farvi delle domande, voi cosa rispondereste?

Lo Stato Sociale: Brava tu! Yo!

Francesco Draicchio: Che c’hai ragione.

 

 

Vi lascio alcuni siti utili:

http://www.lostatosociale.it/

http://www.myspace.com/lostatosociale

http://www.facebook.com/statosociale

 

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