“Prey Field”, documentario ambientalista prodotto da Faster Keaton Produzioni

Prey Field” è un breve documentario (14’) girato nel 2012 nella montagne villacidresi, in provincia del Medio Campidano in Sardegna, diretto da Fabrizio Marrocu per Faster Keaton Produzioni.

 

 

Patrocinato dal Comune di Villacidro, dalla Provincia del Medio Campidano,  dalla Lega Italiana Protezioni Uccelli “Lipu”, dall’Associazione Protezione Animali Natura ed Ambiente A.N.P.A.N.A., dalla Federazione Nazionale Pro Natura, dall’Associazione Mediterranea per la Natura, dal “Movimento Azzurro”, dal C.A.B.S. Committee Against Bird Slaughter, dall’Associazione “Casa della Sardegna-Paris” con sede a Parigi e dalla web magazine OublietteMagazine.

Filmato sotto forma di inchiesta, troviamo come unico attore Marcello Saba che, all’interno della sua proprietà terriera, racconta e mostra l’impatto ambientale provocato dall’inquinamento da piombo e plastica proveniente dai bossoli, lasciati dai cacciatori, nelle montagne e campagne villacidresi.

“Prey field” (letteralmente “il campo braccato”) non vuole condannare una categoria, ma si fa portavoce di un fenomeno che tutti conosciamo, che tutti abbiamo visto e con cui tutti siamo entrati in contatto: la mancanza di rispetto verso la proprietà, la terra, e verso luoghi di cui tutti noi siamo, alla fine dei conti, ospiti.

Il documentario sarà presentato ufficialmente alla Terza Edizione dello Skepto International Film Festival nella sezione documentari (fuori concorso) giovedì 29 marzo 2012 alle ore 19.30 presso l’Hostel Marina Sala A-B.

 

Riflessione di Marcello Saba:

Come vi sentireste se aprendo la porta di casa, dopo aver sentito bussare, uno, dieci, venti figuri irrompessero dalle finestre spalancandole; se queste “persone” sfondassero il portone, e se facessero i loro comodi imbrattando pavimento, se­die, frigorifero e dispensa? Se vi calpestassero i fiori piantati con cura in giardino e stracciassero i vestiti del bambino che state educando con affetto e rispetto? Sicuramente avreste la legge dalla vostra parte per chiedere aiuto, con la certezza di una condanna nei loro confronti e di un risarcimento per voi.

No, non sempre la legge è dalla vostra parte.

Possiedo un oliveto familiare, sin da ragazzo ho contribuito ad impianta­re ogni albero presente nella proprietà. Il mio attaccamento verso que­ste piante è lo stesso di chi costruisce una casa pezzo per pezzo o di chi cre­sce un figlio e ne conosce il carattere, i sogni e le capacità inespresse. Da anni, questo mio coltivare la terra è reso vano dall’inquinamento presente nel­la mia proprietà, è come se non fosse più casa mia: se tutto va bene, da feb­braio sino a
agosto posso curare il mio oliveto, mentre da settembre a genna­io è in una situazione di multiproprietà con individui di cui non conosco il volto
.”

 

Il documentario è visionabile online su Youtube:

 

Alessia Mocci

Responsabile dell’Ufficio Stampa di “Prey Field”

alessia.mocci@hotmail.it

 

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