“Contro l’usura” di Ezra Pound: poesia tratta da “La quinta decade dei cantos”
Di seguito si potrà leggere “Contro l’usura” del poeta e saggista Ezra Pound facente parte de “La quinta decade dei cantos”.
“Contro l’usura”
“Con usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v’è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l’Annunciazione dell’Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa, ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà staccio vieto
arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l’usura, spunta
l’ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fe’ con usura
Duccio non si fe’ con usura
né Piero della Francesca o Zuan Bellini
né fu “La Calunnia” dipinta con usura.
L’Angelico non si fe’ con usura, né Ambrogio de Praedis,
nessuna chiesa di pietra viva firmata: “Adamo me fecit”.
Con usura non sorsero
Saint Trophine e Saint Hilaire,
usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte ed artigiano
tarla la tela nel telaio, nessuno
apprende l’arte d’intessere oro nell’ordito;
l’azzurro s’incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane amante
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra giovani sposi
CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane
carogne crapulano
ospiti d’usura.”
Ezra Weston Loomis Pound nacque a Hailey il 30 ottobre del 1885 e morì a Venezia il 1º novembre del 1972. Pound è stato un poeta, saggista e traduttore statunitense, che passò la maggior parte della sua vita in Italia.
Visse per lo più in Europa e fu uno dei protagonisti del modernismo e della poesia di inizio XX secolo. Costituì, assieme a Thomas Stearns Eliot, la forza trainante di molti movimenti modernisti, principalmente dell’imagismo e del vorticismo, correnti che prediligevano un linguaggio d’impatto, un immaginario spoglio e una netta corrispondenza tra la musicalità del verso e lo stato d’animo che esprimeva, in contrasto con la letteratura vittoriana e coi poeti georgiani.
Durante gli anni trenta e quaranta espresse ammirazione per Mussolini, Hitler e Oswald Mosley; trasferitosi in Italia nel 1924, sostenne il regime fascista fino alla caduta della Repubblica Sociale Italiana. Catturato dai partigiani, venne consegnato alle forze armate degli Stati Uniti, dove fu sottoposto a processo per tradimento.
Dichiarato incapace, fu detenuto tredici anni in un manicomio giudiziario fino a quando, liberato, tornò in Italia dove trascorse gli ultimi anni.
Ezra Pound inizia a scrivere la Quinta Decade dei Cantos (XLII-LI) nel 1936. Nella biblioteca Comunale degli Intronati e in quella dell’Accademia Chigiana il poeta, come aveva fatto in precedenza con i manoscritti malatestiani e con i documenti relativi alla storia di Venezia, s’imbatte di continuo nella storia della Toscana e del Monte dei Paschi.
Pound prende appunti, lo incuriosiscono i buoni agrari che gli ricordano quelli basati sul legname emessi nel Wisconsin. Ed è in questo periodo che Ezra Pound intravede una soluzione ai mali del mondo che si tramuta in una visione di un paradiso terrestre governato da Giustizia distributiva. La visione abbaglia il poeta. Questa decade è particolarmente interessante perché è quella in cui il poeta dà sfogo alla sua indignazione contro l’usura e che, più tardi, così definirà: “una tassa prelevata sul potere d’acquisto senza riguardo alla produttività, e sovente senza riguardo alla possibilità di produrre”. L’utopistico sogno è che il Monte dei Paschi, sorto nel 1624, possa frenare le usure della Banca d’Inghilterra, fondata nel 1694, che invece “trae beneficio dall’interesse su tutta la moneta che crea dal nulla” (Canto XLVI).
Alcune citazioni di Ezra Pound:
“Se un uomo non intende correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui.”
“Discutere dei governi delle così dette democrazie: Inghilterra, Francia, Stati Uniti, è una semplice perdita di tempo, sino a che non si distingue tra teoria e fatto. Questi tre paesi sono controllati dagli usurai, sono usurocrazie o daneistocrazie, ed è perfettamente inutile di parlarne come se fossero controllati e governati dai loro popoli o dai delegati che rappresentano i loro popoli, o nell’interesse dei loro popoli.”
“Borghese vuole dire ciò che l’operaio diventa appena gli si offre la minima opportunità.”
“Non puoi fare una buona economia con una cattiva etica.”
“L’usuraio distruggerà ogni ordine sociale, ogni decenza, ogni bellezza.”
“L’incompetenza si manifesta con l’uso di troppe parole.”
“Una nuova conoscenza è un esperimento, un nuovo amico è un rischio.”
“Non riesco a immaginare come un artista serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.”
“Governare è l’arte di creare problemi la cui soluzione mantiene la popolazione nell’inquietudine.”
– Altre poesie di Ezra Pound presenti in Oubliette:
“Histrion“
Info
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Ogni volta che rileggo o ascolto Pound, sono preso dalle medesime emozioni giovanili. Rivedo intorno l’abisso di una umanità che ha fatto grande solo il suo vuoto nel quale annaspi cercando un appiglio per dare stabilità ad una idea, ad una volontà. Appiglio forse non ci sarà, ma si continua a ricercarlo, perché un mondo diverso c’è. Forse solo nel sogno. Grazie Pound.
…ma si continuerà a cercare sempre, Antonio. Bellissime parole…si nota il tuo amore per la lettura e per la grandezza di spirito
http://www.youtube.com/watch?v=Ijv9Kpb1kHs