Painting Words #7: intervista a Silvia Crocicchi, illustratrice ed autrice

La rubrica “Painting Words” vuole tracciare l’arte contemporanea con una serie di domande rivolte alle personalità più interessanti del panorama odierno. Nella prima puntata abbiamo incontrato Iena Cruz, nella seconda Lorenzo Babboni, nella terza Eugenio Sicomoro, nella quarta Gabriele Artusio, nella quinta Kimi (Michele Chimienti), nella sesta Antonio Bonanno ed in questa settima puntata vi presentiamo Silvia Crocicchi.

Silvia Crocicchi Papercut Painting Words
Silvia Crocicchi Papercut Painting Words

Classe 1983, l’illustratrice Silvia Crocicchi ama la natura e si lascia ispirare da essa in ogni occasione.

Nel 2003 si forma presso l’Accademia dell’Illustrazione e della comunicazione visiva, per poi decidere di illustrare i suoi stessi racconti. Esprime la sua creatività anche con l’arte della carta Papercut.

Dal 2005, collabora (o ha collaborato) con Erickson, Rusconi, Mondadori Piemme, Buk Buk, Edizioni Paoline, Clementoni, Headu, Lunii, Chiare Edizioni, StoryBox creative Lab e molti altri…

 

S.T.: Qual è la tua visione di arte e il valore che essa assume nel quotidiano vivere?

Silvia Crocicchi: Penso che l’Arte non sia una direzione univoca ma sia una forma di espressione che prende molteplici strade e vie di fuga. Arte è esplorazione continua. Come le radici di un albero si espande inglobando le tante sfaccettature della creatività: disegno, musica, scrittura, manipolazione dei materiali ma anche pensiero. È così che diventa parte del quotidiano, penetrando ogni gesto e rinascendo come nuova idea, un’idea sempre in evoluzione.

 

S.T.: Quando nasce la tua passione per l’illustrazione e quando unisci la comunicazione dell’immagine con quella della parola dedicandoti ai libri per bambini? C’è un episodio particolare che segna il tuo percorso?

Silvia Crocicchi: Il mio percorso nell’illustrazione è iniziato con l’“Accademia dell’Illustrazione e della Comunicazione Visiva” del 2003, dove ho appreso moltissime tecniche tradizionali e digitali con insegnanti bravissimi. Appena uscita, nel 2005, mi è stato commissionato il mio primo libro per bambini da un editore siciliano, una piccola realtà che aveva a cuore Il Teatro e l’Opera. Il libro era “Romeo e Giulietta” ispirato all’omonimo balletto di Prokof’ev. Da lì il percorso è stato vario e con gli anni sono cresciuta trovandomi a lavorare anche con grandi editori come Rusconi e Mondadori. Solo negli ultimi anni ho sentito l’esigenza di diventare anche autrice dei miei libri: avevo bisogno che illustrazioni e testi si completassero a vicenda, che rispondessero alle domande implicite che ognuna delle due arti si pone (cosa che era successa raramente nei lavori che mi erano stati proposti) e ho trovato la soluzione studiando scrittura. In questo scambio reciproco l’Albo illustrato è un manifesto, il lettore è chiamato a partecipare, a riflettere e a darsi risposte. Lo studio e la lettura sono sempre stati presenti nella mia vita e li trovo fondamentali per una crescita personale e professionale. Forse l’episodio spartiacque lo identifico nel 1997 quando lessi per la prima volta “1984” di George Orwell: scatenò la mia passione per la lettura e la curiosità per tutto ciò che non conosco.

 

S.T.: Raccontaci della tua passione per la Papercut…

Silvia Crocicchi: La Papercut è, in questo momento di Editoria prevalentemente digitale, un modo per tornare alle origini: disegnare, tagliare, incollare, comporre piano su piano, inventare storie e mondi fantastici in miniatura. Difficilmente progetto l’illustrazione a monte ma godo appieno del processo di creazione dando ascolto al bisogno di inventare. Lascio che le dita e i pensieri si muovano liberi.

 

S.T.: Quando decidi di iniziare un nuovo progetto qual è la forza motrice che stimola la tua creatività?

Silvia Crocicchi: Trovo molto stimolante la realtà del quotidiano, la società attuale, le piccole e grandi problematiche dell’essere umano. In genere butto giù un’idea, parto da un titolo oppure da una struttura narrativa che mi stimola, a volte addirittura da un finale, poi costruisco intorno tutto il resto. Ci vogliono giorni per ottenere un’idea convincente perché le storie hanno bisogno di sedimentare per essere efficaci. Scrivere per bambini è una grande responsabilità ma anche una realtà affascinante che condiziona la propria vita: e allora c’è bisogno di uscire nel bosco, prendere un caffè al bar, fantasticare tra le cose comuni e trarne qualcosa di straordinario.

 

S.T.: C’è un elemento della tua personalità che si palesa più spesso nelle tue opere oppure un messaggio che vuoi veicolare?

Silvia Crocicchi: La personalità influenza indubbiamente le creazioni, ma non so cosa sia davvero la personalità. Walt Whitman diceva “sono vasto, contengo moltitudini” e io ci credo fermamente. La personalità, i gusti, le passioni sono in continua evoluzione e così quello che ne deriva. Riguardo al messaggio contenuto tra le pagine penso che i libri debbano veicolare riflessioni e belle storie e mai risposte.

 

S.T.: I social hanno contribuito a una visione maggiore delle tue opere? Se sì, quale hai utilizzato maggiormente?

Silvia Crocicchi intervista Painting Words
Silvia Crocicchi intervista Painting Words

Silvia Crocicchi: I Social sono entrati a gamba tesa nella realtà che viviamo quotidianamente, per anni sono riuscita a restarne fuori poi come un’onda hanno rinfrescato anche me. Ho scoperto che non sono poi così male se vengono usati con giudizio soprattutto per chi ha bisogno di contatti per lavorare. L’illustrazione e la scrittura sono lavori solitari e aprire una finestra ogni tanto per mostrare al mondo quello che stiamo facendo può tornare utile (e stimolante). Sono ospite principalmente di Instagram che mi da molteplici possibilità di espressione, dalle immagini, ai testi, ai video. Sono molto affezionata al mio profilo che è diventato quasi un museo del mio percorso perché pubblico qualcosa ogni giorno.

 

S.T.: Quale il tuo prossimo progetto?

Silvia Crocicchi: Tra le mie prossime uscite ci sono due albi dei quali sono illustr-autrice, uno ad Aprile 2025 e l’altro a Settembre 2026. I lavori precedenti sono “Quello che basta”, pubblicato con Artebambini e “Inchiostro Mare” con Chiaredizioni. Sto per avviare un corso proprio sull’Albo illustrato a Bracciano (Rm) che partirà a novembre e tra i miei progetti c’è una nuova esposizione di illustrazione al femminile che, come quella appena terminata “Limiti”, spero coinvolgerà tante bravissime colleghe. Sarà realizzata molto probabilmente a Settembre 2025.

 

Written by Simona Trunzo

 

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