Martha’s Vineyard: isola di sfrontata bellezza nel New England

“È un posto molto speciale, credo che ci sia un’onda di energia che avvolge il mondo, e quell’energia scorre attraverso Martha’s Vineyard.” ‒ John Belushi

Martha’s Vineyard Travel
Martha’s Vineyard Travel

Località appartenente allo stato del New England, favorita da un paesaggio spettacolare, Martha’s Vineyard è un’isola posta sulla costa meridionale dello stato del Massachusetts (Stati Uniti).

Frequentata principalmente da vip e gente benestante, l’isola vanta origini risalenti al periodo in cui era abitata dai nativi americani Wampanoag. Rappresentati a tutt’oggi da una grande comunità che conserva usi e tradizioni secolari. In origine i nativi erano conosciuti come il popolo dei pokanoket, ovvero ‘popolo dell’alba’. Erano infatti i primi a vedere il sorgere del sole, in virtù del fatto che l’isola si trova nella parte estrema della East Coast degli Stati Uniti.

Località più appartata rispetto ad altre, che godono di un eccessivo richiamo turistico, Martha’s Vineyard, con la sua linea costiera delimitata da coste rocciose, secondo il pensiero comune è definita località paradisiaca. Il nome dell’isola, si racconta, lo si deve all’esploratore britannico Bartholomew Gosnold (1602), che per omaggiare la propria figlia, morta precocemente, la battezza con il nome della propria figlia.

Motivo di pregio dell’isola è la presenza di vigneti, che convivono in armonia con prati verdissimi e colline e specchi d’acqua dolce, oltre che a un seducente affaccio sul mare. Ed è proprio l’abbondanza di numerosi vigneti che l’economia dell’isola si fonda principalmente sulla produzione di vini, a cui si deve aggiungere l’attività marittima, che soprattutto durante il periodo coloniale, è destinata alla caccia alle balene. Attività che termina sul finire del XIX secolo, per essere sostituita, grazie ad un importante affluenza di visitatori, da una fiorente attività turistica.

Distribuite lungo la costa, sono sei le città che fanno parte dell’isola; dove la presenza di ville affacciate sul lungomare, insieme ad eleganti negozi ristoranti, nonché un suggestivo affaccio sull’Oceano Atlantico, sono per i visitatori motivo di richiamo e fascino.

Edgartown è centro storico reso famoso dalla caccia alle balene; oggi, con le sue ricercate case stile coloniale e le sue caratteristiche viuzze, che conferiscono al luogo una bellezza senza tempo, è una delle principali destinazioni turistiche dell’isola.

Di fronte a Edgartown, imponenti e maestose spiccano le cosiddette scogliere rosse, uno dei fiori all’occhiello di Martha’s Vineyard, le cui insenature godono di un ricco habitat marino.

Altra grande attrattiva turistica di Aquinnah, a dominare il paesaggio circostante, è il faro che si innalza per offrire una vista sull’Oceano Atlantico davvero suggestiva. Alle scogliere è stato attribuito nel tempo grande significato, in quanto luogo appartenente ai nativi Wampanoag che hanno abitato quest’area per migliaia di anni, e in cui si respira ancora grande spiritualità.

Oak Bluffs, favorita dal porto, oltre che da un paesaggio da vero e proprio set cinematografico grazie ai suoi cottage multicolori e ad ospitali locande, è luogo dove si respira forte e palpabile l’atmosfera tipica della tradizione marittima dell’isola.

Attrattiva della città di Oak Bluffs sono le casette di marzapane costruite in stile vittoriano e dai toni pastello, che hanno sembianze dall’aspetto fiabesco.

Vineyard Haven è città che possiede il principale porto di attracco dell’isola, dove arrivano gran parte dei traghetti che collegano l’isola alla terraferma.

Chilmark è invece città dal paesaggio rurale, sebbene la presenza di scogliere sia anche in questo caso elemento, da un punto di vista paesaggistico, talmente attraente da togliere il fiato. Come pure le scogliere di Gay Head, situate nella parte occidentale dell’isola, che sono motivo di seducente fascino, a cui si aggiungono, quali elementi naturali, spiagge sabbiose e incontaminate.

Fra queste, da ricordare è South Beach, popolare tra gli amanti del surf che amano cavalcare le onde in ogni stagione dell’anno. Anche Lighthouse Beach, vicina ad Edgartown è altra spiaggia frequentatissima soprattutto dai vip.

Ma, non sono soltanto scenari marini ricchi di elementi naturali a contraddistinguere Martha’s Vineyard, anche ambienti tipici della parte interna dell’isola, quali sentieri che dalla costa avanzano verso le colline, diventando meta di escursioni per gli amanti del trekking. Attraverso cui si avventurano i visitatori, raggiungendo le riserve naturali di West Tisbury e Chilmark.

Martha’s Vineyard è inoltre località dove storia, cultura e natura convivono in perfetta armonia, offrendo dell’isola un quadro d’insieme che va oltre il tempo.

Come già detto, il settore trainante dell’economia di Martha’s Vineyard è il turismo, che ne fa una delle mete più frequentate della East Coast degli Stati Uniti. In passato, principalmente da persone facoltose e da vip, non esclusi i Presidenti degli Stati Uniti (i Kennedy, gli Obama e i Clinton), oggi, si può parlare di un tipo di turismo più sostenibile, e perciò alla portata anche di persone dal reddito medio; e ciò grazie a tour organizzati a cui partecipano visitatori che raggiungono l’isola soprattutto durante la stagione turistica. Che vede un’affluenza che in alcuni periodi passa dai 20.000 residenti a circa 100.000.

Attrezzata per ospitare un certo numero di turisti, l’isola è implementata da strutture di accoglienza quali la presenza di bed and breakfast, e case di vacanze. Mentre, per una clientela di livello, doverosa è la presenza di alcuni hotel di lusso.

Tuttavia, il carattere discreto dell’isola, che evita eccessi di urbanizzazione, è prevalente. Ovviamente, al fine di preservare il territorio dalla presenza di mezzi che ne destabilizzerebbe l’insieme armonico, la circolazione sull’isola avviene principalmente tramite autobus, biciclette o veicoli a noleggio.

Altro settore trainante dell’economia dell’isola è la produzione agricola, anche se in misura più limitata rispetto all’attività turistica, con prodotti provenienti da attività commerciali anche a livello locale, quali pesce e ortaggi, a cui aggiungere la produzione di mirtilli.

A Martha’s Vineyard non mancano le attività culturali, che vedono scrittori e attori presenziare a eventi, quali il Martha’s Vineyard Film Festival e il Martha’s Vineyard African American Film Festival, momenti rappresentativi che si tengono ogni anno la cui risonanza ha eco non solo a livello locale.

Martha's Vineyard New England
Martha’s Vineyard New England

Vivace sull’isola è la presenza di una comunità afroamericana, la cui storia, risalente alla fine della Guerra Civile, momento storico in cui molti afroamericani si stabiliscono sull’isola, si differenziano per un diverso tipo di cultura. Anche la musica e il teatro animano la scena artistica dell’isola con concerti estivi e produzioni teatrali locali. Non manca, inoltre, la presenza di numerosi musei, come il Martha’s Vineyard Museum, dedicato alla storia marittima e culturale dell’isola.

Le sue bellezze naturali, combinate con una forte identità culturale, fanno di Martha’s Vineyard una destinazione di eccellenza, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo e mantenere vivo il fascino della tradizione americana.

Martha’s Vineyard è nota anche per essere stata il set del celebre film di Steven SpielbergLo squalo (1975), ed ambientazione del film di Roman PolańskiL’uomo nell’ombra (2010).

La città è stata anche teatro dell’incidente aereo che ha portato alla morte (1999) John Fitzgerald Kennedy Jr., figlio di John Fitzgerald Kennedy, e di sua moglie Carolyn.

Da aggiungere, manifestazione non di poco rilievo, che già dalla sua prima colonizzazione l’isola diventa il centro di un singolare caso a carattere genetico. Si racconta, e i fatti corrispondono al vero, che intorno al 1650 un certo numero di nuclei familiari provenienti dall’Inghilterra, favoriti dal territorio fertile e dal clima mite si fermano in maniera definitiva in zona. Grazie anche al rapporto empatico stabilito con i nativi presenti sul territorio. I puritani, così sono i nuovi arrivati, avevano l’abitudine di sposarsi fra consanguinei, fatto questo che determinò in alcuni appartenenti alla comunità, la comparsa di un gene responsabile della loro sordità.

Il numero crescente di persone non udenti generò negli abitanti di Martha’s Vineyard un fenomeno di ampie proporzioni, tanto da escogitare per comunicare un modo di intendersi basato su segni.

Che sarà l’embrione del linguaggio basato sui segni in uso a tutt’oggi dalle persone non udenti.

“«Sal, dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo.»
«Per andare dove, amico?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare.»” ‒ Jack Kerouac

 

Written by Carolina Colombi

 

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