Lavoro da casa: il trend per lo smart working si conferma positivo

Con una media di 9 giorni al mese per i dipendenti delle grandi imprese e 7 per quelli delle pubbliche amministrazioni, lo smart working si conferma una risorsa imprescindibile per moltissime attività produttive.

Lavoro da casa - Photo by Ricardorv30
Lavoro da casa – Photo by Ricardorv30

Sebbene lontano dai picchi della pandemia, quando gli smart worker erano quasi 6,6 milioni, il lavoro da casa in remoto, secondo i dati di Osservatori.net, oggi continua a coinvolgere oltre 3,5 milioni di persone, con una crescita prevista del 5% per il prossimo anno.

Diversi i fattori che rendono questa nuova forma di produttività irrinunciabile, tra cui una maggiore flessibilità oraria, la riduzione dei tragitti casa-lavoro e la conquista di un migliore equilibrio tra vita privata e attività professionale. E nonostante le resistenze di chi, non volendo rinunciare alla socialità, non baratterebbe mai la casa con l’ufficio, c’è chi si è ben attrezzato, equipaggiandosi di un computer, di un workspace dedicato, ma soprattutto di una connessione internet ad alta velocità.

Smart working e digitalizzazione: l’importanza della rete

Una buona connessione a internet è alla base di ogni attività di smart working. Del resto, se c’è un fattore che ha contribuito a incentivare il ricorso al lavoro a distanza è proprio la digitalizzazione, che per la prima volta ha permesso di connettere in modo più efficiente i lavoratori con i luoghi professionali.

La connessione a internet è inoltre un requisito molto importante anche per l’attività di autonomi e liberi professionisti: una rete affidabile, è un fattore imprescindibile per essere competitivi ed emergere nel mercato del lavoro.

Le connessioni di ultima generazione garantiscono modalità di lavoro efficienti, una continuità operativa impeccabile e un’elevata solidità nel sostenere attività come il file sharing, le web conference e l’archiviazione su cloud.

Inoltre, nonostante la qualità, sono disponibili a prezzi estremamente competitivi, che possono essere agevolmente messi a confronto su appositi portali di comparazione. Per esempio, navigando su Facile.it per la scelta di internet a casa è possibile trovare un’ampia varietà di scelta, con proposte che possono essere valutate sulla base della velocità, della tecnologia di rete, dei metodi di pagamento disponibili e di ulteriori costi inclusi nel canone, come per esempio il modem Wi-Fi e le chiamate.

Tra le diverse opzioni disponibili oggi sul mercato, la rete che meglio si presta alle attività di lavoro è la fibra ottica: una connessione perfetta per la gestione, la trasmissione e l’archiviazione di enormi quantitativi di dati e in tutti i casi in cui siano richieste performance del lavoro da casa davvero impeccabili. La fibra ottica, in base alla copertura sul territorio, è disponibile in tre diverse soluzioni, ognuna caratterizzata da un’elevata velocità, ma strettamente dipendente dalla tipologia di infrastruttura.

Un ottimo servizio è anche quello offerto dalla diffusissima rete ADSL, a cui oggi si affianca l’innovativa FWA (Fixed Wireless Access), una tipologia di connessione, ideale per il lavoro, che ha il vantaggio di viaggiare su onde radio, anziché sui cavi tradizionali.

Scegliere una di queste soluzioni per la propria attività professionale garantisce modalità operative all’avanguardia, assicurando una perfetta connettività e contribuendo positivamente alla motivazione e alla produttività.

Lo smart working tra responsabilità ed efficienza

Alla luce delle trasformazioni che lo smart working, con il suo modello di lavoro agile ‒ talvolta anche nella modalità ibrida ‒ ha introdotto nel settore professionale, per molti oggi sarebbe impossibile compiere un eventuale passo indietro.

Secondo una ricerca dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 73% dei remote worker, qualora l’azienda richiedesse un completo ritorno in presenza, si opporrebbe fermamente alla decisione, il 27% dei quali prenderebbe in considerazione la possibilità di cambiare lavoro.

Fortunatamente, molte aziende hanno riconosciuto le potenzialità del lavoro da casa in termini di autonomia, sostenibilità e responsabilizzazione e hanno adottato una serie di misure finalizzate a renderlo strutturale nell’organizzazione.

Per i dipendenti, ciò rappresenta una vera e propria innovazione nel modo di organizzare il lavoro, grazie a una formula che consente di operare senza muoversi da casa, incrementando benessere e soddisfazione, ma soprattutto senza stress e senza compromessi sui livelli di produttività.

 

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