“La maschera” poesia di Luigi Pirandello: accettare la realtà di sé
Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “La maschera” di Luigi Pirandello ed una breve analisi della stessa.
“La maschera”
Io non ti prego, o vuoto cranio umano,
che il nodo mi voglia distrigar.
Follie d’Amleto! Io sto co’l Lenau:
è vano de la vita la Morte interrogar.
A che avventarti questa malacia
che in van mi rode, in solidi perché?
Non vo’ sapere a qual mai uom tu sia
appartenuto ‒ ora, appartieni a me.
Tu nulla forse m’avresti insegnato
quando un cervel chiudevi ed un pensier;
ora m’insegni a ridere del fato,
e a vivere la vita ‒ unico ver.
Vogliam noi oggi, amico teschio, un poco
Rifarci de le noje aspre del dì?
Io ho pensato di prenderci gioco…
Amico teschio, indovina di chi?
De la luna, di lei… Non ti seʹ accorto
chʹella è morta, come tu sei morto,
e vi potreste intendere un pochin.
Quando sorge dai monti e le gioconde
Acque del Reno incande e le città,
coʹl primo raggio suo ti circonfonde,
da la finestra, e a contemplarti sta.
Vogliamo la comedia de la vita
Rappresentar stasera tutti e tre?
Io tu e la luna (sarà presto uscita);
la miglior parte la riserbo a te.
Ho comprato una maschera di cera,
che un volto finge di donna gentil,
una parrucca che par chioma vera,
e velo nero d’ordito sottil.
Vedrai bel gioco! Scambio de la Luna,
temo di te non m’abbia a innamorar…
tu sembrerai un’andalusa bruna
a le carezze del raggio lunar.
E allora dal mio tavolin vicino
Un bel canto d’amore io comporrò;
e quindi a te, facendo un greve inchino,
al lume de la Luna leggerò.
Tu certamente non me ʾl loderai,
e allora io ti diròcon molto ardor:
“Bella fanciulla, che lode non dài,
lodi io non voglio, ma voglio il tuo cor”
Né sì, né no. Ma in questo caso, è noto,
val sì il tacere; ed io cadrò al tuo piè,
e ti dirò… Tu ridi, o teschio vuoto
che sciocca vita! Io rido al par di te.”
***
Luigi Pirandello (1867-1936) scrittore e poeta, ma anche drammaturgo, premio Nobel per la letteratura nel 1934, ci ha donato un mondo di parole pregne di sentimento, lui che ha come centratura delle sue opere l’identità frammentata dell’io tema per lui fondamentale che si palesa anche nella poesia scelta “La maschera”.
Ma cosa rappresenta per l’autore la maschera?
La maschera è ripresa proprio dal concetto di maschera teatrale, poiché per l’autore l’essere umano vive in un perenne palcoscenico e quindi in un determinato frangente della quotidianità indossa una maschera per esprimere il meglio in quel divenire, un meglio però che non si identifica con la realtà identitaria del soggetto.
L’umo non possiede un’unica personalità bensì molteplici, ecco perché frantumazione dell’io. Il conflitto sfocia in un dualismo tra ciò che si è realmente e quello che si vuol far vedere agli altri. Il perché indossare una maschera è in linea con le fragilità interiori, debolezze e paure, ma solo nella ricerca e nell’accettazione della verità di sé stessi si può vivere nella verità individuale e sociale, libero dal velo della menzogna e dell’ipocrisia; ma a volte è difficile accettare la realtà di sé, si preferisce quasi la maschera che si indossa, cadendo vittima del proprio inganno.
“Imparerai a tue spese che lungo il tuo cammino incontrerai
ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti.”
Nei versi della poesia Pirandello narra di un dialogo immaginario dello stesso autore con un teschio, coinvolgendo poi la luna invitata a rappresentare “la comedia della vita”.
Nel dialogo con il teschio con ironia sprezzante e provocatoria afferma che il teschio, con cervello vivo all’interno non avrebbe potuto insegnargli nulla, mentre ora gli insegna a ridere del fato e a vivere la vita. E poi, il coinvolgere la luna, proprio lei, che rappresenta l’inconscio, i lati misteriosi dell’essere umano al confine con l’esoterismo.
La stessa luna che seguendo i suoi stessi cicli determina i ritmi dell’anima inconsapevole, determinandone equilibrio e disequilibrio, proprio come le molteplici personalità di un singolo individuo, che riconducono alla maschera.
Written by Simona Trunzo
Bibliografia
Luigi Pirandello, Poesie sparse, Culturea, 2023