“Una cattedrale privata” di James Lee Burke: due detective ed un mistico galeone

Il suo nome significava “Il portatore di luce”. Il suo nome era Lucifero.

Una cattedrale privata di James Lee Burke
Una cattedrale privata di James Lee Burke

“Una cattedrale privata” di James Lee Burke è un romanzo che, ve lo dico con sincerità, mi ha messa in difficoltà. Non perché è brutto, anzi, tutt’altro! Non perché è bello, lo è. Ma perché c’è un lato che non ho compreso.

Forse dipende dal fatto che i due protagonisti, il detective Dave Robicheaux e il suo partner Clete Purcel, hanno un passato narrato in romanzi precedenti che io non ho letto.

Ma andiamo per gradi: Dave e Clete vengono coinvolti in una faida famigliare, mafiosa, da parte delle famiglie Shondell e Balangie. La figlia di una famiglia viene venduta all’altra.

“Le famiglie Balangie e Shondell vanno d’accordo come la merda sul gelato.”

Eppure figlio di una famiglia e figlia dell’altra si amano e, il loro unico desiderio è suonare insieme.

“Il suo talento musicale era a un passo dal cosmico, e la prima volta che lo sentivi cantare e suonare capivi che era agganciato alla coda di una cometa e poteva sfidare sia la mortalità sia l’improbabilità.”

La scrittura di Burke è graffiante, penetrante, fresca. Sono rimasta sorpresa quando ho letto che l’autore, non è certo di primo pelo: è nato nel 1936!

Il romanzo è ambientato in Louisiana, nei bayou e, le descrizioni fatte dall’autore è come se ci facessero sentire sulla pelle la sensazione dell’umido, degli stagni. A titolo informativo i bayou sono un intrico di canali formati nella zona paludosa del Mississippi. Bayou significa tortuoso.

“Quella sera il cielo era sigillato da nubi che ricordavano il ventre gonfio delle balene.”

Il suo modo di scrivere è accattivante, chiama il lettore e lo prende sottobraccio facendolo entrare nel libro: “Pensate che vi stia rifilando scemenze?/ Sapete com’è quando…”

La sua scrittura, come dicevo, è dura, senza fronzoli, in particolare durante i dialoghi; eppure sa fare delle descrizioni, soprattutto riguardanti la natura, che sono poetiche: “Le lucciole tremolavano tra le querce, poi si dissolvevano come pezzetti di spago bruciati”.

Ho adorato il suo schierarsi a favore dei detenuti, degli animali, contro il razzismo e la pena di morte.

Poi c’è quella parte di cui vi dicevo strana, che meno ho compreso: una parte quasi mistica. Sia Dave che Clete cominciano a sognare, e quindi a vedere, un vecchio galeone.

Come se non bastasse, incontrano anche il misterioso viaggiatore del galeone: Gideon Richetti.

Chi è costui? Non possiamo esattamente definirlo uomo visto il suo aspetto, che non starò a descrivervi, lo scoprirete leggendo. Inoltre lo si trova fotografato in diverse epoche!

Un fantasma?

Il problema è che questo fantasma uccide.

Clete e Dave dovranno compiere proprio un percorso all’interno delle loro vite, sciorinando al sole i loro peccati, le loro debolezze.

“Intorno a noi c’è un mondo che gli altri non possono vedere. Lei e il signor Robicheaux avete trovato la strada per entrarci. È stato uno sbaglio. Dovete rimediare all’errore.”

Lo stesso Clete ci informa che: “Mi sento come se la terra stesse morendo”. Ed è una tristezza sottile che aleggia nelle pagine di tutto il romanzo “Una cattedrale privata”.

James Lee Burke citazioni
James Lee Burke citazioni

Dave si lascia andare a due storie, ma entrambe con le donne sbagliate.

Ciò che non ho compreso è quel galeone, è la presenza di Gideon. Ho compreso il noir con le sue sfumature che si svolge fra le famiglie e i detective, in una sorta di partita a ping pong, fra incontri e scontri ben orchestrati. Ho capito la vita dei due detective, le loro difficoltà che portano in campo anche mentre lavorano.

Quello che fatico a inserire è quel galeone che, sicuramente, ha un forte valore simbolico, ma che lo trovo intrusivo in un romanzo che ho trovato affascinante per il tipo di scrittura, per le frasi che ho adorato e le opinioni che ho condiviso appieno.

Chiedo scusa per il mio limite che mi ha impedito, forse, di apprezzare il romanzo appieno. Ma ve lo consiglio vivamente: leggetelo e poi, se vorrete, venite a riempire la mia lacuna.

 

© 2024 Jimenez Edizioni

ISBN 978-88-3203-673-2

Pag. 399

€ 22,00

 

Written by Miriam Ballerini

 

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