“Mare” poesia di Federico García Lorca: il Lucifero dell’azzurro

Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “Mare” di Federico García Lorca ed una breve biografia del poeta.

“Mare”

Federico García Lorca poesie Mare
Federico García Lorca poesie Mare

Il mare
è il Lucifero dell’azzurro.
Il cielo caduto
per voler essere la luce.

Povero mare condannato
a eterno movimento,
dopo aver conosciuto
la calma del firmamento!

Ma della tua amarezza
ti redense l’amore.
Partoristi Venere pura
e la tua profondità
restò vergine, senza dolore.
Le tue tristezze sono belle,
mare di spasimi gloriosi.
Ma oggi invece di stelle
hai verdi polipi.

Sopporta il tuo dolore,
formidabile Satana,
Cristo ha camminato sulle tue onde,
ma anche Pan.

La stella Venere è
l’armonia del mondo.
Taccia l’Ecclesiaste!
Venere è il profondo
dell’anima…

… E l’uomo miserabile
è un angelo caduto.
La terra è il probabile
Paradiso perduto.

*

La poesia “Mare” è stata scritta nell’aprile del 1919.

 

Federico García Lorca nasce a Fuente Vaqueros il 5 giugno del 1898 e muore il 19 agosto del 1936, fucilato da militanti del movimento politico CEDA all’alba perché di sinistra, omosessuale e massone e gettato “in un burrone ad alcuni chilometri alla destra di Fuentegrande” nei dintorni di Víznar, vicino a Granada.

Poeta, drammaturgo e regista teatrale spagnolo raggiunse il riconoscimento internazionale come figura emblematica della generazione del ’27, un gruppo principalmente di poeti che introdusse le avanguardie artistiche ‒ come il simbolismo, il futurismo e il surrealismo ‒ nella letteratura spagnola con risultati eccellenti, in quella che fu definita la Edad de Plata.

Lorenzo Spurio scrive sul poeta: “Se è vero che molte sono state le ipotesi attorno alla reale localizzazione dei resti mortali del Poeta  (tra cui quella secondo la quale essi vennero trafugati e inumati a Salto, in Uruguay, sotto un possente monumento che ne celebra il ricordo), secondo Benjamín Amo “le evidenze testimoniali e documentali rendono chiaro il fatto che Federico venne assassinato in un punto concreto”, vale a dire in quel posto nel quale, però, mai si è trovato il suo corpo né tracce dei suoi resti.” [Leggi l’articolo “El enigma Lorca”, documentario di Benjamín Amo]

 

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